CASTRO (LE) – Dopo il rinvenimento nella scorsa settimana della statua mutila di Minerva, di cui vi abbiamo già parlato, ieri è toccato alla mano sinistra. Il cantiere aperto da diversi anni nella città salentina sta ricomponendo i tasselli per l’importantissimo reperto: il tempio dedicato alla divinità cantato da Virgilio, ed edificato nel punto di attracco di Enea, in fuga dalla guerra di Troia.
La mano della statua è tre volte più grande di una umana e, sebbene sia priva della gran parte delle falangi, presenta una particolare conformazione dei solchi interni del palmo: in effetti, la linea della testa e del cuore sono simbolicamente fuse in un’unica traccia. Gli archeologi ora lavorano affinché Castro, cittadina che si affaccia sull’Adriatico, regali ulteriori reperti, magari la testa, parte più preziosa di questa antica testimonianza risalente al IV secolo a.C.
A.P.