Velocità e progresso
Il dinamismo plastico è una tecnica rappresentante la simultaneità del movimento nell’ambito delle arti plastiche e figurative.
Al volgere della Belle époque l’automobile divenne il modello di bellezza e un’immagine di potenza per la società contemporanea. In questo periodo il clima generale trasudava progresso e avanguardia. L’avanguardia italiana era alla ricerca di un nuovo linguaggio con cui esprimere queste innovative tematiche che governavano la nuova società progressista.
![dinamismo](https://www.frammentirivista.it/wp-content/uploads/2018/10/Dynamism_of_a_Biker_1913_by_Umberto_Boccioni-1.jpg)
L’arte del dinamismo
In questa cornice si inserisce Umberto Boccioni (1882-1916), primo ad affrontare e sviluppare queste problematiche in ambito artistico come vere e proprie tematiche. Questi nuovi elementi di rappresentazione si fusero con la sua caratteristica raffigurazione della vita moderna dell’epoca.
Nel 1910 incontra Tommaso Marinetti, che lo introduce alle idee di movimento e di simultaneità. Idee che Boccioni personalizza descrivendole con immagini formate da più punti su una traiettoria, alla cui base c’è l’idea dell’assioma di un corpo in movimento.
![dinamismo](https://www.frammentirivista.it/wp-content/uploads/2018/10/Unknown-1.jpeg)
A differenza di Giacomo Balla, interessato al principio ottico della persistenza delle immagini sulla retina, Boccioni è attratto dal motivo della durata, concetto temporale che comprendere il passato, il presente e il futuro.
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Il tema principale della sua scultura e della sua pittura è la forma dinamica. la sua costante ricerca all’interno del dinamismo avvicina alle correnti del Cubismo e dell’Espressionismo, nell’ambito del considerare e rendere partecipe lo spettatore. La sua capacità di cogliere il movimento e il dinamismo lo rendete il più celebre dei futuristi.
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