X Factor è il talent show che si è più trasformato nel tempo. Ormai giunto alla sua quindicesima edizione, il programma di punta di Sky Uno ha adottato una peculiare capacità camaleontica di raccontare il nostro tempo: un’epoca senza limiti e barriere, erede di una ricca contaminazione culturale e aperta alla sperimentazione e all’avanguardia. In questa dimensione, la musica si fa paladina di una mimetica capacità espressiva, che raccoglie pensieri, parole e immagini di una nuova cerchia di battaglieri artisti.
Dodici in tutto saranno quelli che approderanno al primo live sul palco del Teatro Rodepower di Assago, periferia sud di Milano. Tre musicisti per ognuno dei quattro giudici che, da due anni, tessono le fila dello show di successo. E dopo un’edizione fortunata come quella dell’anno scorso, che ha coronato come vincitrice Elisa Coclito, in arte Casadilego, si confermano dietro i tavoli della giuria Manuel Agnelli, Emma, Hell Raton e Mika. A tenere il palcoscenico come conduttore, invece, un inedito protagonista: Ludovico Tersigni.
Ludovico Tersigni: il fattore aspirazionale
«X Factor sta alimentando il cambiamento» dichiara Agnelli alla conferenza stampa di presentazione della nuova edizione, che inizierà in contemporanea su Sky Uno, Now TV e TV8 la sera del 16 settembre. E tale espressione chiarifica una nuova direzione offerta allo spettacolo, che inizia a cambiare registro dal suo conduttore. Dopo l’epopea gloriosa di Alessandro Cattelan, carismatico leone da palcoscenico che ha incarnato nel tempo il fattore X, la guida passa a Ludovico Tersigni. Attore e musicista romano classe 1995, il giovane frontman si è affermato sul piccolo schermo con la serie teen firmata Netflix, Skam.
La sua interpretazione in una delle migliori serie televisive italiane contemporanee lo ha reso un modello di riferimento per le nuove generazioni. Un ragazzo che può porsi allo stesso livello di giovani musicisti alla ricerca del loro posto nel mondo, alimentando un cambiamento. Per questo la sua presenza è stata definita la «componente aspirazionale» di X Factor 2021. Un termine spesso usato in ambito pubblicitario, che concerne il modo di respirare suggestioni e sollecitazioni creative per poi espirarle in maniera costruttiva, stimolando il cambiamento attraverso una crescita personale e collettiva.
Dare etichette alla musica non ha più senso
Il cambiamento implica dinamismo, fluidità, abolizione di barriere, con la consapevolezza che «Tutti siamo tutto». Ecco perché la nuova edizione di X Factor si fa ancor più contemporanea con una scelta ambiziosa: abolire le categorie. Da sempre, infatti, lo show si è sedimentato sulla classificazione settoriale degli artisti in Under Uomini, Under Donne, Over e Gruppi. Ma da quest’anno non esistono più categorie. Ogni giudice, quindi, può scegliere gli artisti che più rispondono alla propria progettualità artistica.
Il motto è quello di lasciarsi ispirare da una creatività che si crea e si trasforma in itinere. Non è un’acquisizione di talento perché, conferma Emma, quello deve sussistere sin dal principio, ma la possibilità di modellarlo, crescendo insieme al musicista. Tutto avviene nell’ottica di una contaminazione musicale, libera e aperta all’ibridazione di generi, con l’obiettivo di creare un racconto musicale attraverso la sinestetica esperienza della musica live.
X Factor 2021: l’era della reinterpretazione
Per questo X Factor 2021 è l’edizione della reinterpretazione, della sinuosità protagonista di una realtà fluida e affamata di cambiamento. E se la musica è sempre una conseguenza, come ricordato da Agnelli, non si può prescindere dalla consapevolezza di una nuova cornice di artisti sul palco, figli di un 2020 che ha profondamente cambiato il loro modo di scrivere e interpretare il mondo. Un’osservazione che aggiunge in chiusura la curatrice del programma, Eliana Guerra, lanciando una nuova modalità lavorativa.
Questa si traduce in un lavoro diversificato per ogni artista, in maniera potenziata e più intima rispetto ai precedenti anni. A partire dalle audizioni (16-23-30 settembre), banco di prova davanti a cui non ci sarà alcun pubblico, con una scelta giustificata da Gabriele Immirzi, CEO di Fremantle, per un più personale confronto faccia a faccia, che scomparirà con il primo live. Ecco dunque che il claim di questa nuova edizione porta il titolo di un celebre brano dei Nirvana, Come As You Are. Senza paura, senza distinzioni, solo per il piacere di fare musica.
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