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L’Antropocene e la fine del desiderio

Dalla newsletter n. 29 - giugno 2023 di Frammenti Rivista

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Sessualità ed ecologia sembrano due parole, due concetti distanti, eppure la relazione tra il desiderio e il rispetto dell’ambiente sono sempre più accostati da diversi studiosi e studiose. Un punto chiave è proprio l’Antropocene e le sue conseguenze: l’influenza degli esseri umani sulla Terra e sul suo sempre più precario equilibrio ci porta a pensare a nuove strategie per sostenere una convivenza rispettosa e armonica con il pianeta. E il desiderio? Per quanto estremamente naturale, primordiale, è in corso una nuova riflessione su come la libido possa essere uno – tra i tanti – elementi che influiscono sullo sfruttamento del pianeta e sulla crisi ambientale, in modo certo non diretto, ma non per questo meno nocivo.

Per esempio, nel suo recente volume sul tema, Ecologia erotica. Sesso, libido e collasso del desiderio, Dominic Pettman svela l’insostenibilità del desiderio. Per scoprire l’intreccio tra libido ed ecologia non ci basta una sola disciplina, ma è necessario uno sguardo plurale, complesso: si parte dagli studi ecologici, ma danno il loro contributo anche la filosofia, la psicologia, l’economia, l’arte, discipline che ci aiutano a comprendere – o anche solo concepire – questa relazione non proprio immediata. L’arte, per esempio, è colma di riferimenti alla tensione erotica tra umanità e natura, a partire dal pacato eros espresso in La colazione sull’erba di Édouard Manet, in cui le donne senza vestiti si fondono naturalmente o innaturalmente (è una questione di punti di vista e di cultura) con l’ambiente.