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Benvenuti sul Mars Express | Bar Europa

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Il modo migliore per avere poco rumore è vedere di notte. Dalla parte opposta rispetto al sole, quando non c’è il rumore, al riparo del vento solare.

Il 2003 è l’anno del lancio. Il 2005 iniziano le operazioni. Gli scienziati accumulano dati per molti anni. Cominciano ad avere il sospetto tra il 2008 e il 2009. In alcune zone specifiche sembra ci sia quello che stavano cercando, per cui quel radar era stato progettato.

Sullo stesso punto il satellite Mars Express, i suoi 27 passaggi, stagioni diverse, angolazioni differenti, tutte che danno lo stesso costante segnale.

Sotto la superficie rossa e sabbiosa c’è qualcosa che riflette moltissimo. Marsis, il radar montato a bordo non lascia dubbi. Le uniche cose che possono riflettere in maniera così forte sono una miniera di ferro grande quanto tutto il Lazio oppure un lago d’acqua. La seconda ipotesi è più probabile.

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La scoperta dà ragione agli scienziati italiani che, più di tanti altri, ci avevano creduto fin dagli anni ’70 quando se ne parlò per la prima volta a Coco beach, dietro Cape Canaveral, in Florida. Acqua ora fossile che è stata liquida prima che il vento solare spazzasse via l’atmosfera con tanto di effetto serra e vi si formasse il ghiaccio sopra.

L’effetto serra è una coperta che se diventa troppo pesante o troppo leggera rende le temperature, il clima e l’ambiente molto inospitali, come nel caso del pianeta rosso, a tratti glaciali.

Il fatto è che su Marte c’è acqua. Ossigeno e idrogeno per bere, respirare, irrigare, e produrre il combustibile necessario a riportarci sulla Terra.

Ne abbiamo parlato nel Bar Europa al Rock Night Show su Radio Godot con Enrico Flamini, uno degli scienziati presenti a Coco beach quando si pensò operativamente alle prime esplorazioni marziane, ex coordinatore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana, insegna Solar System Exploration al Dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Dall’Asi, alla European Space Agency, alla Nasa e SpaceX, non c’è gruppo di lavoro sul ghiaccio di Marte al quale non sia presente come uno dei maggiori esperti al mondo.

Buon ascolto!

https://m.soundcloud.com/michele-gerace-89416172/5-puntata-4-stagione-111019-bar-europa-michele-gerace-e-enrico-flamini

Michele Gerace

Scuola "cento giovani", avvocato, presidente dell'Osservatorio sulle Strategie Europee per la Crescita e l'Occupazione, fondatore tra i fondatori di Fonderie Digitali, ideatore di "Costituzionalmente: il coraggio di pensare con la propria testa", assiduo frequentatore del Bar Europa e dell'omonima rubrica al Rock Night Show su Radio Godot, alle prese con il diritto e le politiche dell'Unione europee. Responsabile del progetto "La Fondazione Luigi Einaudi per la Scuola". Alla ricerca di un principio costituente del mondo.