L’erba, comunemente detta, o le piante erbacee se vogliamo essere più precisi, condividono la stessa radice con le erbacce. Origine botanica e linguistica ma non solo.
Le piante erbacee e le erbacce, infestanti o malerba che dir si voglia, sono sempre uniche e nella propria unicità riflettono la storia dei luoghi, della terra da cui traggono la forza per crescere.
Prendere l’erba e la malerba e farne un taccuino significa in qualche modo appuntare la vita per esprimerle in una muta di colori che cambiano nel tempo e che non estraggono ma aggiungono uno strato di realtà invisibile al mondo visibile.
Ne abbiamo parlato nel Bar Europa al Rock Night Show su Radio Godot con Gaia Bellini, artista e creatrice dei Taccuini Botanici, e Francesca Guida, fondatrice di Eccom, idee per la cultura, e ideatrice insieme a PAV di Live Museum Live Change ai Mercati di Traiano.
Esiste un nesso tra l’arte intesa come atto creativo e la nostra percezione dello spazio e del tempo.
Andare alla radice di un luogo, saperne cogliere la memoria, risalirne il principio, immaginarne il futuro, e nel frattempo attraversarlo nello spazio attraverso il tempo, passeggiarlo, dialogarlo, vuol dire viverlo, condividerlo, riempirlo ed arricchirlo come spazio vitale vivendolo.
Buon ascolto!
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