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Bob Noorda, padre dei paesaggi visivi contemporanei

2 minuti di lettura

Sono multidisciplinarietà e sovrabbondanza di compiti ad associarsi alla figura del graphic designer in Italia. La definizione inglese del progettista grafico è invece più precisa e riguarda l’ideazione di prodotti visivi esteticamente validi da proporre su supporto cartaceo o digitale, con finalità comunicative o più specificamente persuasive. Funzionalità e cura estetica sono gli obiettivi strategici che guidano la libera creazione del professionista, soddisfazione del cliente e conseguente sperabile remunerazione i parametri per misurarne la riuscita.

Nell’attualità del multitasking, in cui i percorsi di formazione istituzionali non tengono il passo dell’evoluzione dei meccanismi e delle forme della comunicazione, a questi ed altri professionisti che giocano sui confini tra diverse discipline la sopravvivenza impone di destreggiarsi in tutte le attività arraffabili. Fotografia, litografia, web design sono gli spiragli possibili che oggi si aprono, agenzie pubblicitarie, uffici di grafica di riviste, case editrici, aziende, studi professionali, e collaborazioni più o meno saltuarie come freelancer i potenziali spazi di lavoro.

Bob Noorda
Fonte: www.studiobrado.it

Il tecnico del nord che migra in Italia

Originariamente il grafico era il tecnico alla guida di macchine per la stampa in tipografia o litografia. Di grafici l’Italia delle Belle Arti ne ha partoriti, ma anche un olandese naturalizzato italiano può attirare l’attenzione di chi è in cerca di immigrati, e non emigrati, che hanno fatto la storia del nostro Paese. Bob Noorda ha ridisegnato i paesaggi della vita urbana, lombarda in particolare. Loghi e segnaletiche che scorrono lisci allo sguardo del passante del XXI secolo, qualche decennio fa erano solo un pugno di idee e prove colore nella testa di un progettista arrivato da nord. 

Bob Noorda interrompe il suo percorso di studi per fare il servizio militare nell’Indonesia allora colonia dei suoi nativi Paesi Bassi. Nel 1950 si diploma all’IvKNO, oggi Gerrit Rietveld Academie ad Amsterdam. Ad Admsterdam poi preferisce Milano, ma solo nel 1954, dopo qualche anno di gavetta come freelancer nella capitale.

Bob Noorda
Fonte: www.ebay.it

Colleziona loghi e disegna segnaletiche metropolitane

L’impronta che gli guida la mano e gli orienta la testa è funzionalista, e infarcita di influenze di Bauhaus. Pirelli, Rinascente e Olivetti sono i grandi nomi dei commissionari delle campagne dei suoi primi anni milanesi. Bob circuita in ambienti dal forte potenziale, grazie a Pirelli, e incontra Bruno Munari, Aldo Calabresi, Max Huber e Lara Lamm tra gli altri. Mantiene l’ottima direzione imboccata anche con la collaborazione alla realizzazione della segnaletica e dell’allestimento visivo della nuova metropolitana milanese, inaugurata nel 1964. Il progetto è insignito del Compasso d’Oro.

«La famosa fascia rossa della linea uno, e la verde per la due, che porta solo le indicazioni per la segnaletica per trovare la strada in questi ambienti e anche sulla banchina. Una novità». (Bob Noorda)

Bob Noorda
Fonte: www.doppiozero.com

Sotto etichette e su cattedre rinomate

Bob Noorda continua a viaggiare su nomi noti, sotto l’etichetta della nuova Unimark International, agenzia grafica fondata con il designer meneghino Massimo Vignelli. Sperimentale e innovativa nel pensare per clienti del calibro di Knoll, IBM e American Airlines, la Unimark in breve tempo conquista cinque paesi. Vola alto sottoterra Noorda, e fa il bis di comunicazione visiva metropolitana con l’assegnazione del progetto per la linea di New York, poi il tris con San Paolo del Brasile. Lasciata la Unimark nei primi anni Settanta, prosegue con lo studio milanese fino al 2000, e poi con la moglie sotto il cappello del Noorda Design.

Un design a servizio tra gli altri di Coop, Arnoldo Mondadori Editore, Enel, lo stemma della Regione Lombardia, nonché dell’immagine coordinata di Agip Total Mitsubishi. Altro fiore all’occhiello le collaborazioni  con Feltrinelli, Sansoni e Vallecchi. Bob approda anche all’insegnamento, in luoghi di culto quali la Scuola di disegno industriale di Venezia, l’Istituto superiore per le industrie artistiche (ISIA) di Urbino e il Politecnico di Milano. 

Bob Noorda
Fonte: http://www.brandmilano.org

Fonte immagine di copertina: www.innerdesign.com

Francesca Leali

Nata a Brescia nel 1993. Laureata in lettere moderne indirizzo arti all'Università di Bergamo, dopo un anno trascorso in Erasmus a Parigi. Appassionata di fotografia, cinema, teatro e arte contemporanea.

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