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Bobbio, tra monasteri e leggende

Alla scoperta dei borghi italiani: Bobbio, lungo la via Francigena sul Ponte del Diavolo

5 minuti di lettura

L’abbazia benedettina di Bobbio, fondata da san Colombano, monaco e santo irlandese, nel 614, rappresenta il nucleo originario del borgo che si svilupperà solo a partire dall’anno Mille. In quegli anni l’attiguo villaggio, abitato dalle famiglie dei lavoratori del monastero, divenne meta obbligata di passaggio per i pellegrini diretti a Roma lungo la via Francigena e sede vescovile.

Il borgo si estende lungo una strada principale, sulla quale affacciano il “prato della fiera” (oggi un parcheggio), il convento e la chiesa di San Francesco e la Piazza Nazionale dominata da un monumento ai partigiani.

La contrada di Porta Nuova, ricca di negozi e botteghe e fin dal Trecento in gran parte porticata, è dominata dal campanile e dalla Torre Civica con l’orologio, dov’era un tempo il Palazzo Comunale costruito nel 1226 e demolito nel 1927 e dove oggi è il Duomo.

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Duomo di Bobbio. Fonte: Wikipedia

Il Duomo di Bobbio venne costruito attorno al 1075 ma la facciata risale al 1463. Gli interni, ridecorati in stile “neogotico-bizantino” nel 1896, conservano anche notevoli esempi di affreschi trecenteschi.

Duomo di Bobbio, interni. Fonte: Wikipedia

Nell’adiacente Palazzo vescovile ha sede il Museo diocesano della Cattedrale, inaugurato nel 2014, con 10 sale piene di oggetti liturgici, reliquie e dipinti.

La famiglia Malaspina, che nel Trecento assunse la signoria di Bobbio, costruì una fortezza sul colmo della collina che sovrasta l’abitato anche se il castello vero e proprio fu eretto nel 1440 da Pietro dal Verme. Oggi ospita un museo dopo anni di restauri, con pregevoli sale tornate all’antico splendore.

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Castello Malaspina-Dal Verme. Fonte: castellidelducato.it
Castello Malaspina-Dal Verme, interni. Fonte: castellidelducato.it

Nel Palazzo Malaspina, risalente al XII secolo, vi è una biblioteca storica e dal cortile interno si può accedere alle antiche cantine sotterranee, dove riposano i pregiati vini prodotti dall’azienda di famiglia fin dal 1772.

Uno dei monumenti più iconici del borgo è senza dubbio il Ponte Gobbo detto anche Ponte del Diavolo, che attraversa il fiume Trebbia con le sue undici arcate e i suoi 273 metri di lunghezza. Secondo la leggenda il diavolo aiutò san Colombano nell’impresa di costruirlo in cambio della prima anima che lo avesse attraversato. Terminata l’opera, il santo fece passare un cagnolino e il diavolo, sentendosi ingannato, rovinò in parte il ponte, rendendolo instabile e sghembo, come appare ancor oggi con le sue arcate diseguali. Una leggenda simile esiste anche per altri ponti, a Venezia e nell’Europa centrale.

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Ponte Gobbo. Fonte: tripadvisor.it

L’abbazia di San Colombano a Bobbio è stato uno dei più importanti centri monastici d’Europa. Gli edifici, le cui parti più antiche risalgono al X secolo, comprendono la Basilica, costruita nel 1456-1522, la Biblioteca e tre musei annessi: il Museo dell’Abbazia, il Museo Collezione Mazzolini, dedicato all’arte del Novecento e il Museo della città, un percorso didattico e multimediale sulla storia del borgo.

Da segnalare è lo straordinario mosaico di età romanica, ritrovato casualmente durante alcuni lavori nel 1910, uno dei meglio conservati e più elaborati del suo tempo in Europa con rappresentazioni di storie della Bibbia, dei mesi dell’anno e di lotte fra animali leggendari, tra cui centauri, draghi e chimere.

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Abbazia di San Colombano. Fonte: Wikipedia
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Abbazia di San Colombano, mosaico (foto ribaltata). Fonte:pinterest.fr

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Di particolare interesse per il visitatore è il Falò di San Giuseppe, festa paesana del 19 marzo, in cui si accendono fuochi nel greto del fiume Trebbia per festeggiare la fine dell’inverno, tradizione di lontane origini celtiche.

Veduta di Bobbio. Fonte: Wikipedia

Link utili: cooltour.it

Bobbio (PC)
Altitudine
: 272 m
Abitanti: 3.487

Come arrivare:

  • La stazione ferroviaria di Piacenza è la fermata più vicina
  • In auto, sulla A1, uscire a Piacenza e proseguire per circa 45 km. Da Genova si raggiunge Bobbio tramite la SS45

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Gianpaolo Palumbo

Classe 1990, laureato in Scienze Politiche. Appassionato di storia, arte e cinema. "Per avere una narrazione è sufficiente che ci sia un narratore, una storia e qualcuno a cui raccontarla" (Andrea Bernardelli, "La narrazione", 1999).

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