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Il Museo Mandralisca di Cefalù

Alla scoperta dei musei italiani: nella "Camera delle Meraviglie" di Cefalù

4 minuti di lettura

Il Museo Mandralisca fu istituito nel 1934 per esporre le collezioni raccolte nel XIX secolo dal barone Enrico Pirajno di Mandralisca ed ha sede nel palazzo di famiglia del nobile, nel cuore del centro storico di Cefalù, a poca distanza dal Duomo, un capolavoro assoluto dell’arte normanna-siciliana.

Cefalù
Cefalù. Fonte: Wikipedia

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Museo Mandralisca
Museo Mandralisca, esterni. Fonte: panormus.es

Il patrimonio museale è estremamente eterogeneo e reca la caratteristica impronta eclettica dovuta alla volontà collezionistica che sta alla base della sua formazione, improntata alla tradizione delle Wunderkammer, le “Camere delle Meraviglie” in voga nel Settecento.

Reperti archeologici greci e romani, dipinti, monete figurano infatti accanto alle raccolte ornitologiche e malacologiche.

Museo Mandralisca
Museo Mandralisca, pinacoteca. Fonte: qrtour.it

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Museo Mandralisca
Museo Mandralisca, sezione malacologica. Fonte: Tripadvisor

Tale varietà è stata il punto di partenza per il riallestimento del museo avvenuto nel 1995 che ha reso fruibili i diversi nuclei di reperti e opere realizzando percorsi specifici accompagnati da pannelli didattici al fine di venire incontro alle esigenze di un pubblico più ampio.

La collezione archeologica conserva oggetti rinvenuti soprattutto a Cefalù e sull’isola di Lipari mentre la sezione numismatica è famosa per la serie di monete appartenenti all’antica zecca di Siracusa, tra V e III secolo a.C.

Museo Mandralisca
Museo Mandralisca, sezione archeologica. Fonte: sicilyintour.com

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Museo Mandralisca
Museo Mandralisca, sezione archeologica. Fonte: Tripadvisor

La sezione principale è rappresentata dalla pinacoteca, collocata nelle sale centrali del museo e comprendente tele di artisti veneziani quali Francesco Guardi e Vincenzo Catena, fiamminghi e napoletani come Giuseppe Ruoppolo.

Vi è anche un interessante e raro gruppo di tempere su tavola realizzate da artisti cretesi-veneziani fra il XV e il XVIII secolo in cui è evidente l’influsso artistico di scuola bizantina.

Museo Mandralisca
Tempere su tavola di scuola bizantina. Fonte: panormus.es

Il fulcro del museo rimane però la sala dedicata al celeberrimo Ritratto di ignoto di Antonello da Messina, uno dei dipinti più enigmatici della storia dell’arte, con il suo sorriso beffardo e misterioso.

Alla fortuna critica dell’opera è dedicata quindi una ampia sezione di approfondimento che traccia la storia del quadro e le vicende della sua conservazione e restauro.

Antonello da Messina
Ritratto di ignoto, (1465-1470) Antonello da Messina. Fonte: Wikipedia

A completare la visita troviamo la biblioteca storica, conservata nel suo stato originario e contenente circa 7000 volumi tra cui 2 incunaboli, 60 testi del Cinquecento e 87 del Seicento oltre alla raccolta dei diplomi dell’Archivio Capitolare del Duomo di Cefalù.

Museo Mandralisca
Museo Mandralisca, biblioteca storica. Fonte: cefalu.it

Museo Mandralisca

Info utili:
Via Mandralisca 13 – Cefalù (PA)

e-mail: fondazione.mandralisca@gmail.com
tel. 092 142 1547

Sito Web

Orari:
Tutto l’anno (9:00 – 19:00)
Luglio e Agosto (9:00 – 23:00)

Aperto tutti i giorni

Tariffe:
6 € (intero)

4 € (ridotto) età compresa fra 11 e 15 anni

2 € (ridotto) età compresa fra 6 e 10 anni

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Gianpaolo Palumbo

Classe 1990, laureato in Scienze Politiche. Appassionato di storia, arte e cinema. "Per avere una narrazione è sufficiente che ci sia un narratore, una storia e qualcuno a cui raccontarla" (Andrea Bernardelli, "La narrazione", 1999).

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