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Alla scoperta dei borghi e dei musei meno conosciuti

Due nuove rubriche su Frammenti Rivista per conoscere meglio 33 borghi e 33 musei sparsi per la penisola.

6 minuti di lettura

L’Italia è uno dei luoghi, in Europa, in cui è più facile imbattersi in un piccolo borgo o in un piccolo museo ad ogni angolo della strada per via della sua storia millenaria e della sua geografia frammentata da catene montuose, mari e colline che ne fanno un posto unico al mondo per densità di popolazione urbana su un territorio relativamente ristretto. Ciò è dovuto a due fattori principali.

Il primo è il grande fermento artistico che ha da sempre animato la penisola italiana, dal periodo romano al Medioevo, dal Rinascimento al Barocco fino alle epoche più recenti, quando artisti, poeti, scrittori, scienziati e viaggiatori hanno animato la vita culturale dei vari stati in cui era suddivisa l’Italia e questi stati a loro volta, per via della geografia frastagliata e della storia precedente non divennero mai territori centralizzati dominati dalla capitale ma un puzzle di contrade, vallate, province e distretti separati da fiumi, catene montuose, golfi e altipiani.

E ognuno di questi territori aveva la sua famiglia nobile, la sua casata con il castello nel centro del paese, la sua corporazione cittadina che amministrava il territorio locale dal palazzo municipale, la sua parrocchia e il convento che possedeva ampi spazi del contado. Ed ognuna di queste istituzioni civili e religiose aveva la sua collezione (di arte o di storia naturale).

Un microcosmo autosufficiente, a volte lontano dalle grandi vie di comunicazione e del commercio internazionale, che ha generato tutta una serie di realtà locali di piccola e media grandezza che non sono mai assurte al rango di capoluoghi amministrativi se non dell’immediato territorio circostante.

In qualsiasi zona d’Italia si vada, quindi, è facilissimo individuare dei borghi pittoreschi da visitare, tanto che la riscoperta di questo patrimonio culturale inestimabile, ha favorito la ricrescita economica locale e la parola stessa “borgo” ormai viene associata nell’immaginario collettivo al concetto di turismo sostenibile in una piccola realtà urbana.

Abbiamo deciso di passare in rassegna da nord a sud, regione per regione, una serie di 33 borghi, per conoscerne i monumenti principali, le rotte da seguire e curiosità varie che possano spingere il turista ad approfondire la visita. Nelle prossime settimane, sulle pagine di Frammenti Rivista, ospiteremo quindi una nuova rubrica dedicata proprio alla scoperta dei borghi più belli d’Italia.

borghi italia
Isola di San Giulio (NO). Fonte: Wikipedia

Non solo borghi: in Italia ci sono anche tanti musei poco conosciuti, che meritano di avere maggiore visibilità. Ma prima qualche dato.

Nel mondo sono censiti circa 80.000 musei e il loro numero è in grande crescita, soprattutto in Estremo Oriente con la Cina a fare da traino. In Italia, secondo l’ISTAT, nel 2015 c’erano 4.976 musei e istituti similari, pubblici e privati, aperti al pubblico. Di questi, 4.158 erano musei, gallerie o collezioni, 282 aree e parchi archeologici e 536 monumenti e complessi monumentali.

Quasi un comune su tre ospita almeno una struttura a carattere museale: un patrimonio diffuso quantificabile in 1,7 musei ogni 100 kmq e circa uno ogni 12 mila abitanti. Le regioni con il maggior numero di musei sono la Toscana (548), l’Emilia-Romagna (477) e il Piemonte (427).

Nel Sud e nelle Isole è concentrato invece circa il 53 % delle aree archeologiche della penisola. Le tipologie prevalenti delle collezioni dei musei sono etnografia e antropologia (16,6 %), arte antica (15,9 %), archeologia (14,7 %) e storia (11,5 %). Meno diffusi ma in crescita i musei scientifici e industriali.

Sempre nel 2015, i visitatori di questi 4.976 musei e istituti similari, aperti al pubblico, hanno raggiunto la cifra di 110,6 milioni, in aumento rispetto agli anni precedenti. Ma tre sole regioni assorbono più del 50 % dei visitatori: il Lazio (22,3 %), la Toscana (20,6 %) e la Campania (9,2 %).

Il vero problema in Italia è che i flussi turistici sono troppo concentrati in poche istituzioni museali (circa una ventina) a loro volta ubicate in una serie ristretta di città (in particolare Roma, Firenze, la zona del napoletano, Torino e Milano). Il resto raccoglie le briciole ed è visitato soprattutto da turisti ad alto tasso di scolarizzazione e tramite visite guidate di gruppi organizzati e scolaresche.

In realtà il territorio italiano, come dicono i numeri sopra citati, è pieno di sistemi e micro-sistemi turistici locali che offrono itinerari nei quali i luoghi distano tra loro pochi chilometri e ogni museo rimanda a un altro museo della zona.

I musei italiani meno conosciuti sono protagonisti di un’altra rubrica che avremo il piacere di ospitare su Frammenti Rivista. Abbiamo scelto 33 realtà culturali di città medio-grandi (con qualche eccezione), dal nord al sud della penisola, per far scoprire al grande pubblico un patrimonio immenso di arte, bellezza e storia poco conosciuto.

Che il viaggio abbia inizio!

Galleria degli Uffizi. Fonte: Wikipedia

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Gianpaolo Palumbo

Classe 1990, laureato in Scienze Politiche. Appassionato di storia, arte e cinema. "Per avere una narrazione è sufficiente che ci sia un narratore, una storia e qualcuno a cui raccontarla" (Andrea Bernardelli, "La narrazione", 1999).

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