La letteratura inglese del XIX secolo è ricca di autori eccezionali. Dai grandi romanzieri come Charles Dickens e Wilkie Collins, passando ai g poeti romantici, l’Ottocento ha visto anche l’affermazione di intellettuali femminili che grazie alla scrittura hanno fatto un primo passo verso l’emancipazione femminile. Sebbene al giorno d’oggi si osannino le splendide opere in prosa delle sorelle Bronte o i celebri romanzi di Jane Austen, la poesia stenta ancora a decollare, e molte eccezionali poetesse attendono di essere apprezzate e pienamente conosciute. Fra loro spicca per ricchezza e valore artistico la poetessa Christina Georgina Rossetti (Londra, 5 dicembre 1830 – Londra, 29 dicembre 1894), di origini italiane e sorella del celebre pittore Dante Gabriel Rossetti, esponente principale del Pre – Raffaellismo .
Nata e cresciuta in un vivace e stimolante ambiente intellettuale (tutti i membri della sua famiglia, dal padre ai fratelli, erano artisti), Christina sviluppa una notevole capacità narrativa che coltiva e affina sin dalla tenera età, componendo storie e racconti che leggeva ad amici e parenti riuniti. Molto vicina al fratello Dante Gabriel, Christina era sempre circondata da artisti, poeti, critici e ben presto iniziò a comporre e pubblicare le sue prime poesie. Potente e delicata al tempo stesso, la scrittura della Rossetti coincide con quello che era il suo animo tormentato, fragile ma tenace e irremovibile. Vittima di violenti periodi di depressione e debolezza fisica, Christina trovava forza e conforto nella fede anglicana, cui sarà sempre ferventemente devota. Inoltre sarà proprio la religione a precluderle per sempre il matrimonio, in quanto nessuno dei numerosi pretendenti si rivelerà sufficientemente devoto per i suoi standard.
La Rossetti visse dunque sempre da nubile, provvedendo a se stessa e spesso anche alla sua famiglia grazie alla scrittura. La sua prima e più famosa composizione è il poemetto allegorico Goblin Market (Il Mercato dei Folletti, 1862), in cui il simbolismo religioso è unito a tematiche di natura sessuale che ruotano intorno alla libertà femminile e all’importanza della virtù. Oltre alle molte poesie di natura religiosa, si contano anche numerose filastrocche per bambini (come la celebre A Rose is Pink) che le garantirono successo e apprezzamento da parte di un pubblico di tutte le età. Estremamente colta, dai gusti raffinati e acuta osservatrice della realtà intellettuale, Christina Rossetti divenne famosa grazie a meravigliosi sonetti celebrativi (si ricordi la sublime Sappho) e amorosi, dove ha saputo descrivere con vivacità e superba delicatezza molti aspetti intimi di grandi artisti, come nel sonetto In an Artist’s Studio (1896) dove racconta la storia d’amore tra il fratello Dante Gabriel e la splendida Elizabeth Siddal.
La sua scrittura, evocativa e ricca di simbolismo, segue le norme e i precetti di un Pre – Raffaellismo romantico, dipingendo i sentimenti con tinte brillanti, tratti nitidi, dal forte impatto pittorico. I suoi versi si rifanno alle pennellate del pittore: sono colorati, pieni, saturi di materia come i grumi di tempera lasciati sulla tela, sono vivi e sensoriali come se il tocco potesse percepirne le crepe, l’andatura irregolare, i solchi. Tutto nell’opera di Christina Rossetti è bellezza, tutto evoca emozioni sublimi, estreme, sia nella gioia che nel dolore, escludendo la mediocrità e la monotonia, abolendo tutto ciò che è statico. Il dinamismo, la forza centrifuga che dalle sue poesie si spande verso l’esterno, sono elementi che rendono i suoi componimenti perfetti, sia dal punto di visto formale che da quello emotivo. Simile per alcuni aspetti alla poetessa americana Emily Dickinson, Christina Rossetti riuscì a raccontare l’amore che forse non provò mai, descrisse la passione, la nostalgia, la sensualità del rapporto fisico con un’energia e un trasporto unici e inimitabili, soprattutto se dettati dall’immaginazione e non da esperienze dirette.
La grandezza della sua produzione fu tra le poche ad essere riconosciute all’epoca della pubblicazione, e la Rossetti fu la prima autrice inglese ad essere candidata al prestigioso titolo di Poeta Laureato d’Inghilterra. Come altri grandi donne che furono anche artiste, Christina Rossetti riuscì ad affermare la sua femminilità, la sua indipendenza grazie alla scrittura, riuscendo a provvedere a se stessa con un mestiere che a stento sfamava i colleghi maschili. Sublime e meravigliosa, la poesia di Christina Rossetti è senza tempo, senza limiti, capace di stravolgere il cuore con la sua intensità, è diretta, è vera, di una bellezza straordinaria, sempre con qualcosa da dire, ma dimenticata nel silenzio.