Un dettaglio minore

Ricercare il senso della Storia nel presente: “Un dettaglio minore” di Adania Shibli

dalla newsletter n. 35 - gennaio 2024

5 minuti di lettura

La Storia pullula di episodi caduti nell’oblio o spogliati di particolari, zone cieche tanto nella narrazione dei vincitori quanto nella memoria degli oppressi – nel contesto di una guerra e di un’occupazione che persiste ad oggi, gli episodi di violenza ai danni delle donne diventano troppo spesso un danno collaterale, un dettaglio minore. Un dettaglio minore è anche il titolo del terzo romanzo di Adania Shibli, autrice palestinese residente a Berlino, tradotto dall’arabo all’inglese nel 2020 e approdato in Italia nel 2021 grazie a La nave di Teseo nella traduzione di Monica Ruocco.

Palestina, 1949

Anche il nome dato a un evento ne plasma la memoria: Un dettaglio minore si apre a due anni dagli eventi che i palestinesi ricordano con il nome di Nakba, la catastrofe che ne causò l’esodo di massa a seguito dell’occupazione israeliana. Tuttavia, per il protagonista della prima metà del romanzo, ad essersi appena conclusa è la Guerra d’indipendenza: seguiamo infatti il punto di vista di un soldato israeliano, di cui non ci è dato sapere il nome, parte di un contingente in missione nel deserto del Negev.

La terra della Palestina svolge un ruolo cruciale sin dalle prime pagine di Un dettaglio minore. Nella routine estenuante delle operazioni militari il deserto del Negev è un’ambientazione ostile, che confonde, ostacola e ferisce. Il protagonista, affaticato dalle alte temperature e tormentato dal morso di un serpente, è percepito come un corpo estraneo da una terra che si ribella al possesso da parte di chi la conquista con la forza e la depreda di risorse.

Lascia un commento

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.