In Toscana nasce il progetto per l’educazione sessuale Sarà SiCura, un’idea di diritto allo studio e #cittadinanzastudentesca a 360°.
Sarà Sicura parte dal presupposto che in Italia manchi un’educazione sessuale sana e ben regolata dallo Stato. Oltre alla mancanza di un programma di educazione sessuale nelle scuole, i contraccettivi risultano ancora molto costosi e spesso utilizzati senza una buona consapevolezza. In aggiunta, i consultori, un luogo prezioso per i più e meno giovani, sono spesso poco conosciuti dai ragazzi e dalle ragazze italiane. Ne consegue che “Studenti, studentesse, giovani lavoratori e giovani lavoratrici sono lasciate in balia delle proprie paure e insicurezze, delle proprie ansie, dei propri dubbi e timori, senza una corretta formazione e informazione in un campo così delicato come quello della sessualità.”
La campagna Sarà Sicura è suddivisa in quattro punti e mira ad aiutare gli under 30 (tanto studenti quanto lavoratori) della Toscana, sperando che, un giorno, queste iniziative possano raggiungere le altre regioni in tema di educazione sessuale. I punti che il progetto intende sviluppare sono:
- Informazione: sensibilizzare i giovani a partire dalle scuole medie, dove è necessario svolgere ore di educazione sessuale – disciplina ancora sconosciuta in Italia – al fine di formare e informare ad una sana sessualità
- Beni di prima necessità: garantire la gratuità di quei beni come assorbenti e coppette mestruali, indispensabile per l’igiene e il benessere del proprio corpo. Questi beni sono infatti tassati al 22%, come beni di lusso, considerati non indispensabili.
- Contraccezione: promuovere l’accesso gratuito agli anticoncezionali (pillole, spirali, preservativi, eccetera) tanto per evitare gravidanze indesiderate, tanto per prevenire la trasmissione di malattie veneree. In particolare per gli under 30 e gli studenti, garantire l’accesso alla contraccezione gratuita è fondamentale così da non gravare sulle spese familiari o dei più giovani.
- Consultori: migliorare il servizio dei consultori, promuovendone le attività e incrementandone le risorse. I consultori sono spazi informativi e medici accessibili a tutti, ma i giovani non ne conoscono le dinamiche. Sarebbe quindi utile aprire consultori in spazi universitari o scolastici, dove poter consegnare materiale gratuito e informare sul tema della sessualità.
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