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Fulvio Da Piazza

Fulvio Di Piazza: prolegomeni ad un viaggio iniziativo

Pittore che connubia egregiamente le sue virtuose capacità artistiche-pittoriche, per creare figure zoomorfi e antropomorfi nella ricerca dell'essere e divenire umani.

1 minuto di lettura

Nelle tele di Fulvio Di Piazza, caratterizzate da un virtuosismo tecnico stupefacente, campeggiano “golem” zoomorfi e antropomorfi, proiettati in atmosfere solforose. Il cielo non è mai di un azzurro puro, ma sempre insidiato da grosse nuvole cineree o da cerchi di fuoco. La natura è qui catturata nel suo inarrestabile divenire: essa stessa «divenire», assurge a matrice permanente di quel dissidio che travaglia gli elementi. Vapore, magma, acqua, masse vegetali e minerali, si intrecciano continuamente in un abbraccio feroce e convulso quasi a voler espiare l’un l’altro l’ingiustizia originaria di esistere. In questo modo si ossequia l’antica saggezza di Anassimandro e la domanda fondamentale sull’Essere.

D’altra parte l’atto demiurgico di Fulvio Di Piazza non è constatazione dello sfacelo del reale. La crudeltà della natura non conduce ad un rapporto depressivo con l’esistenza, ma al contrario attivo e propulsivo. Ecco allora che nell’opera L’Isola Nera, con al centro una scultura rappresentante la Sicilia, intervengono dei veri e propri flussi di «cetacei-gameti» che, come scrive Alberto Zanchetta, sembrano voler fecondare l’isola e determinarla ad un nuovo ciclo vitale.

La balena, del resto, è elemento pervasivo delle opere dell’artista siciliano, come nel grande dipinto Across the Universe: ciò che la fantasia di Fulvio Di Piazza qui concepisce è una balena-isola solcante un mare di legno ed erba. Si tratta forse di un riferimento a quella leggenda medioevale che voleva disseminati gli oceani di ingannevoli isole che si rivelavano dorsi di balene? Non lo sappiamo. È più probabile che l’artista interpreti il grande mammifero marino come simbolo arcaico di quel viaggio iniziatico a cui noi spettatori siamo chiamati. La discesa è necessaria, l’inabissamento indifferibile.

Fulvio Di Piazza,  Magmawhale, olio su tela
Fulvio Di Piazza, Magmawhale, olio su tela

Fulvio Di Piazza lo ribadisce popolando le sue tele di autoritratti criptati, indici di quella attitudine auto-analitica che, rifuggendo dalla pura evasione o dal semplice divertissement, rende le sue rappresentazioni scavo nelle profondità dell’Essere. Scopriamo allora in questo mare-magma di colori e forme, in questo umore primordiale preposto a vecchie e a nuove cosmogonie, un’ inattesa fonte d’abluzione in cui immergersi tramite l’esperienza estetica.

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Giuseppe Alletto

Giuseppe Alletto (Palermo, 13 Ottobre 1990), pittore, vive e opera a Bagheria, in provincia di Palermo. Dopo aver conseguito la maturità classica con il massimo dei voti, frequenta il corso di Storia dell’Arte presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo.
Ha tenuto le prime due mostre personali nel Dicembre 2008 e nel Maggio 2010 presso la sede della Biblioteca Comunale di Bagheria “Palazzo Aragona-Cutò”.
Nel Gennaio del 2013 ha tenuto una mostra personale presso il Polo Didattico dell’Università degli Studi di Palermo.
Nell’Ottobre del 2014 si è svolta una sua mostra personale dal titolo “VOCI dell’OLTRE”
presso la galleria “XXS apertoalcontemporaneo” di Palermo, a cura di Salvo Ferlito.

Ha partecipato a mostre collettive presso la galleria La Spadarina di Piacenza, Palacongressi di Agrigento, galleria “Il Trittico”di Roma, galleria Am Art di Bruxelles, Mondadori Multicenter di Palermo, galerie “Le Patio” di Cannes, Università degli Studi di Catania, Cappella “De Sleutelbrug" di Bruges, galleria Villa Casaurro di Bagheria, Kunstlerforum di Bonn, galleria “A Sud arte contemporanea” di Realmonte , galleria “Il Nuovo Cenacolo” di Palermo, Basilica SS. Apostoli di Roma, Museo Cerio di Capri, Palazzo Butera di Bagheria, Villa Malfitano-Whitaker di Palermo, Castello della contessa Adelaide in Val di Susa in occasione del Valsusa Film Festival, Museo MIIT di Torino, galleria Thuillier di Parigi, galleria Bobez di Palermo, Museo Civico “G.Sciortino” di Monreale, Bellange Gallery di Stoccolma, Castello Chiaramontano di Racalmuto, Galleria “Katané” di Catania, Palazzo Stella di Genova.

E’ presente sul numero di Marzo 2010 della rivista “ARTE Mondadori” e sul volume “Tra Forma e Figura” curato da Paolo Levi. Ha pubblicato le sue opere sulla rivista bimestrale “Effetto Arte” e sulla rivista “Arte Shop Magazine”. E' stato in copertina nel primo numero della nuova rivista "OverArt".
Sue opere fanno parte del corredo iconografico di volumi di poesia e saggistica di diversi autori.
Si sono interessati alla sua attività testate giornalistiche come “Il Giornale di Sicilia”, “Balarm”, “La Sicilia” e emittenti televisive come “Tele One” e “RAI 3 Sicilia”.

E’il vincitore dell’edizione del 2012 del premio Satura, per la sezione giovani.
E’ Socio Onorario dell’Accademia Internazionale Vesuviana di Napoli.
Una sua opera è entrata a far parte della collezione della Fondazione “Thule Cultura” di Palermo, che ospita opere di artisti quali Accardi, Caruso, Guccione, Munari, Provino.

Scrive articoli su Cultura, Arte e Cinema per riviste e blogs come “Il Settimanale di Bagheria” (Bagheria), “Cinema Sperimentale” (Palermo), “D’Ars” (Milano),
Espoarte (Savona), “Art / Texts / Pics” (Milano), “RivistaSegno” (Pescara), “ArtsLife” (Milano), “Juliet Art Magazine” (Trieste), “Il Fascino degli intellettuali” (Milano), “LoboDiLattice” (Milano).
Nel Dicembre 2013 è stato tra i relatori, con un intervento sul rapporto tra pittura e letteratura, nell’ambito della presentazione del nuovo saggio di Marco Scalabrino sugli autori siciliani contemporanei, svoltasi presso la Biblioteca Fardelliana di Trapani.
E' in copertina nel numero di settembre 2012 della rivista "Arte Shop Magazine" e all'interno si trova un articolo redatto dall'artista stesso su alcuni temi relativi all’arte contemporanea.
Un suo breve saggio sui martirii e le esecuzioni capitali nella storia dell’Arte è stato inserito nel volume di prossima pubblicazione sul culto dei Decollati a Palermo e sulla pena di morte, a cura di Rita Cedrini e Marilena Volpes.

Si sono interessati alla sua opera pittorica, tra i tanti: Paolo Levi, Fiorenzo Carella, Piero Longo, Giovanni Lo Castro, Lia Ciatto, Salvo Ferlito, Alessandro Madonia, Salvatore Maurici, Franca Alaimo, Rita Pengo, Pippo Oddo, Francesco Mineo, Lina Maria Ugolini, Maria Patrizia Allotta, Enzo Buttitta, Marco Scalabrino, Maria Antonietta La Barbera, Alfonso Leto, Gianmario Lucini, Elio Giunta, Tommaso Romano, Arrigo Musti, Vito Mauro, Rossella Cerniglia, Salvatore Di Marco, Giuseppe Fumìa, Tommaso Serra, Nicola Romano, Riccardo Melotti, Ester Monachino, Gaetano Lo Manto, Maria Teresa Prestigiacomo, Flora Buttitta, Elisa Bergamino, Dante Cerilli .

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