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I gusti letterari degli italiani secondo Google: una prospettiva non del tutto felice

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2 minuti di lettura

google3Google ci osserva: niente di quello che cerchiamo nel motore di ricerca più utilizzato al mondo passa inosservato, ma entra immediatamente a far parte delle indagini del sito. Le statistiche di Google sono utili perché possono darci una visione molto chiara di quali siano i gusti della massa nei campi più disparati. Per esempio, considerando i primi sei mesi del 2015, cosa attira il grande pubblico in ambito letterario e cinematografico?

Secondo i dati di Google Trend, per quanto riguarda la letteratura la parola chiave più cercata è semplicemente “frasi”. Frasi d’amore, massime da condividere su Facebook, aforismi per stupire gli amici su Tumblr: nel 2015 la letteratura interessa a piccoli morsi. Oscar Wilde e Alda Merini sono i più apprezzati, grandi classici che non tramontano mai. Al secondo posto troviamo invece un generico “libri”, una frase digitata solitamente per trovare riassunti per la scuola o per comprare testi online. Sul gradino più basso del podio, ecco Vampire Diaries, una delle serie più seguite negli ultimi anni, di cui si cercano soprattutto le puntate in streaming. Nella parte bassa della classifica troviamo parole che si rifanno al più generico “frasi”, come “aforismi”, “citazioni”, “belle frasi” o un più rincuorante “poesie”.

Analizzando nel dettaglio la ricerca “libri”, scopriamo che la richiesta proviene prevalentemente dal Centro-Nord del nostro paese, con un picco in Umbria e a Bergamo. Le ricerche sono soprattutto legate alle grandi case editrici, ai negozi online o ai consigli sui libri da leggere, mentre gli unici titoli che appaiono in classifica sono Iliade, Odissea, Ladra di libri, Cinquanta sfumature di grigio e, come autrice, Oriana Fallaci. Analizzando invece la parola “poesia” la situazione è opposta: le ricerche provengono soprattutto dal Sud, in particolare Puglia e Calabria. Tra i poeti più cliccati abbiamo i grandi classici: Leopardi, Ungaretti, Neruda, Merini, Pascoli e Rodari.

googlefrasi

Per quanto riguarda gli argomenti – e non le parole chiave – più cliccati, non ci allontaniamo di molto: libri, serie tv in streaming (tra cui primeggia anche in questo caso Vampire Diaries, seguita da Game of Thrones), citazioni, poesie, aforismi.

Tra le ricerche in crescita – quelle che hanno raggiunto il picco soltanto negli ultimi mesi – abbiamo invece (in ordine): La dama velata, serie tv italiana in onda su Rai1, e Tale of Tales a pari merito, Mia madre di Nanni Moretti e Anna Karenina. Fuori dal podio troviamo invece ricerche come “frasi tumblr”, “Martin Luther King”, “Boccaccio” e “Erri De Luca”.

Per finire, una piccola parentesi su Youtube: i video più cercati dal grande pubblico riguardano nuovamente Game of Thrones, seguito da Gomorra, Harry Potter e, nella parte bassa della classifica, da La Pimpa, Cappuccetto Rosso e Vampire Diaries.

Osservando le parole chiave più inserite nel motore di ricerca possiamo notare come i social network siano ormai di grandissima influenza: gli aforismi e le citazioni da sfoggiare su Facebook o Tumblr spiccano, infatti, tra le ricerche in campo letterario. Se gli autori e i poeti più tradizionali e celebri sono ancora molto apprezzati, l’uso e lo scopo delle citazioni è molto cambiato, legandosi prevalentemente ai social e alla condivisioni (“frasi tumblr” è una parola chiave che appare in moltissimi campi diversi, mentre “frasi whatsapp” è una delle parole cercate su Google Immagini maggiormente in crescita). Le serie TV digitate su Google sono ovviamente le più popolari negli ultimi anni, mentre per quanto riguarda i libri e gli autori si passa dai grandi classici (merito della scuola?) alle ultime uscite.

Se le ricerche non sono del tutto negative – qualche buon libro o film c’è – Google Trend non ci lascia però  immaginare un futuro roseo per la letteratura, fatta eccezione per i testi più classici (interesse personale o dovere scolastico?) e le citazioni tratte da film e romanzi (amore per la letteratura e per il cinema o voglia di mi piace su Facebook?). Ci resta solo da sperare che questa mancanza di interesse sia dovuta al fatto che chi è dotato di una buona biblioteca e di un bel bagaglio culturale in campo letterario non abbia l’abitudine di cercare le sue letture su Google, ma sappia da sé cosa leggere e apprezzare.

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