Come ogni domenica vi riproponiamo quelli che sono stati i migliori articoli pubblicati sul nostro giornale nella settimana appena conclusa, scelti dalla redazione. Così anche chi si è distratto può recuperare con tutta calma!
GIACOMO MATTEOTTI:
DALLA PARTE GIUSTA
![Giacomo Matteotti](https://www.frammentirivista.it/wp-content/uploads/2016/06/Giacomo-Matteotti2.jpg)
Morire per delle idee si può. Alzare la voce e non piegare la testa è possibile, anche se il rischio è grande, anche se forse non ci si rende conto del pericolo che incombe. O forse sì, lo si capisce. Ma le idee non muoiono mai, sopravvivono al tempo, alle ingiustizie, ai crimini assurdi perpetrati da genti col pelo sul cuore e le mani impastate del sangue che si fa nero. Giacomo Matteotti lo sapeva, altrimenti non avrebbe urlato, qualche mese prima di morire, «Uccidete pure me, ma non ucciderete mai l’idea che è in me».
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L’EROTISMO BURLESCO
DI ANDREA PAZIENZA
![Andrea Pazienza](https://www.frammentirivista.it/wp-content/uploads/2016/06/andrea-pazienza-22.jpg)
C’è un sottile erotismo nei lavori di Andrea Pazienza, che avrebbe da poco compiuto sessant’anni se la vita non avesse deciso di portarselo via ancora giovane e pieno di cose da dare. Come l’arte innanzitutto, fiducia nella matita intesa come mezzo dispensatore di bellezza al pari del pennello e capace di passare con disinvoltura dai personaggi impressionisti alle copertine dei dischi, dai tocchi quasi rembrandtiani alle strisce geniali e irrispettose.
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RITORNARE A CASA
PER RACCONTARE
IL NOSTRO “SPAESAMENTO”
Entrando in una libreria, oggi, si potrebbe rimanere afflitti dalla moria di autori italiani degli ultimi dieci anni: ci sono – difesi dal nome Adelphi, certificato di qualità – gli Sciascia e poi, qualche scaffale più in giù, i Fabio Volo; girandosi, ecco qualche titolo di cucina o di problem solving o il Canzoniere di Petrarca o una guida per imparare il linguaggio del proprio animale domestico. Ma ci sono eccezioni che smentiscono la regola. Una di queste è Giorgio Vasta, per cui vale la tesi di Italo Calvino, in chiusura de Le città invisibili, che richiede «attenzione e apprendimento continui» per «cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio». Nel 2010 la casa editrice Laterza ha pubblicato Spaesamento, il resoconto di un ritorno a casa, tre giorni trascorsi dallo scrittore a Palermo.
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TORINO UNDERGROUND:
RIMAPPARE LA CITTÀ
PER RISCOPRIRE UN’IDENTITÀ
![Hall fame Torino @ Simona Sora](https://www.frammentirivista.it/wp-content/uploads/2016/06/md72.jpg)
C’è una mappa di Torino che permette ai più curiosi di sporcarsi di underground. È una cartina di quelle classiche per turisti, ma che traccia a tappe serrate un percorso non tradizionale. È l’itinerario di un museo che non ci si aspetta, perché non chiuso entro quattro pareti. Eppure i muri sono ancora il suo asse portante, la tela effettiva delle sue opere d’arte. Si parla di arte urbana, di street art spalmata sul territorio, di un museo a cielo aperto che si districa tra le vie dell’urbe.
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MODA E PROVOCAZIONE:
I NUDI DI HELMUT NEWTON
STUPISCONO VENEZIA
![Bergstrom Over Paris (1976).](https://www.frammentirivista.it/wp-content/uploads/2016/06/Newton_Bergstrom_over_Paris_1976-567x3502.jpg)
Helmut Newton (1920 – 2004) è stato uno dei fotografi più influenti del secolo passato, un artista di incredibile talento che ha saputo rendere la fotografia di moda uno spunto erotico privo di censura e dal grande effetto spettacolare ed emotivo. Per celebrarlo, Venezia propone dal 7 aprile al 7 agosto 2016 Helmut Newton. Fotografie. White Women / Sleepless Nights / Big Nudes, una mostra in suo onore dove sono esposte oltre 200 opere tratte dai tre volumi curati dall’artista: appunto White women, Sleepless nights eBig Nudes.
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