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anziani e invecchiamento

Che cosa significa invecchiare oggi?

Senilità. Qual è il vero problema dell'invecchiamento nella civiltà occidentale? Gli anziani sono davvero un peso così insostenibile nella società di oggi?

6 minuti di lettura

Il 2 ottobre ricorre la festa dei nonni e anche quest’anno è stata un’ottima occasione per passare del tempo in famiglia e per riflettere sulla condizione dell’anziano oggi. Cominciamo dal principio. Chi può definirsi anziano?

La Società Italiana di Gerontologia ha definito nel 2018 «anziana» quella persona che ha tra i 65 compiuti e i 75 anni. Con una speranza di vita che si è allungata di molto, vivendo in un paese sviluppato e avendo la possibilità di mantenerci allenati sia dal punto di vista fisico che mentale, possiamo operare una distinzione ulteriore all’interno della categoria «anziano».

Ci sono anziani che appartengono alla terza età, ovvero coloro che godono di buone condizioni di salute, e anziani che appartengono alla quarta età ovvero coloro che purtroppo devono dipendere da altri per eseguire le operazioni più elementari.

Come se non bastasse, possiamo suddividere gli anziani in: giovani anziani, se hanno un’età compresa tra i 64 e i 74 anni, anziani veri e propri se hanno dai 75 agli 84 anni e grandi vecchi se hanno tra gli 85 e i 99 anni. Dopo i 99 anni si diventa senza dubbio centenari. Ma pochi ce la fanno.

In realtà, la tendenza che si sta affermando di recente è quella di definire anziana quella persona che ha compiuto 75 anni in quanto i sessantacinquenni di oggi sono paragonabili ai quarantacinquenni di trent’anni fa e, peraltro, sono ancora in età da lavoro perciò non possono essere considerati anziani.

Il primo Rapporto Censis – Tendercapital [1] pubblicato nel 2019, dedicato alla Silver Economy e alle sue conseguenze, aveva evidenziato che in 25 anni il benessere economico degli over 65 è aumentato del 77% in quanto gli anziani italiani si sono dichiarati soddisfatti del proprio tenore di vita e hanno speso risorse in attività che migliorano la qualità della vita grazie a risparmi e beni di proprietà perché il livello medio di una singola pensione non supera i mille euro al mese.

Poi è arrivato il Covid. Il rapporto La silver economy e le sue conseguenze nella società post Covid-19, pubblicato a giugno 2020 [2] dai medesimi Enti, ha messo in risalto una figura di anziano che diventa un ostacolo nel momento in cui è ritenuto colpevole di vivere troppo a lungo e questa longevità diventa un peso, un costo per la società e per i giovani.

È dimostrato, ormai, il fallimento del settore della residenzialità per anziani in Italia e soprattutto in Lombardia durante il Covid, considerati gli oltre 9mila decessi tra positivi e affetti da sintomi influenzali, ma che è stato solo il risultato di anni di inefficienze e di mancati interventi a sostegno della sicurezza delle persone.

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Cos’è che abbiamo perso di vista? Gli anziani possono essere davvero attivi e felici? Se, come sostiene Adriano Fabris in Relazione. Una filosofia performativa [3], «invecchiare è il farsi del tempo» perché «vecchi non si è ma si diventa» la vecchiaia è, quindi, una condizione insita nel nostro essere dal momento in cui siamo nati. Non si comprende, allora, l’avversione e il senso di fastidio che nutriamo spesso verso i nostri anziani e questo nostro desiderio di restare sempre giovani. Ogni anziano porta con sé un’esperienza di vita e può continuare a dare un contributo alla società, soprattutto alle giovani generazioni.

Il problema dell’invecchiamento nella civiltà occidentale è il progressivo rallentamento della vita sociale, ovvero «l’irrigidirsi delle relazioni» fino a quando la vita diventa mera sopravvivenza. Ma le persone non sono cose e se non fossimo accecati dal continuo consumo di cose a cui ci spinge questa società liquida in cui viviamo, per riprendere il pensiero di Zygmut Bauman, capiremmo che ogni persona ha un valore.

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Invecchiare è un’esperienza che ci auguriamo di poter vivere tutti. Dobbiamo prendere consapevolezza di questo. L’unica strada è recuperare la dimensione della relazione e vivere i nostri anni come un tempo di opportunità.

Virginia Colonna

Note

[1] Primo Rapporto Censis – Tendercapital “La Silver economy e le sue conseguenze” – ottobre 2019
[2] Rapporto Censis – Tendercapital “La silver economy e le sue conseguenze nella società post Covid-19” – giugno 2020
[3] Adriano Fabris “Relazione. Una filosofia performativa”, Editrice Morcelliana, 2016

 


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