Affrontare un cammino è trovare una spinta iniziale, che carichi di eccitazione una fatica che logora pezzo pezzo. Ci vuole preparazione ed entusiasmo, in fase preliminare, attenta pianificazione e tenacia per via. Il Cammino dei Briganti si stira per 100 chilometri tra Abruzzo e Lazio ed è stato battezzato da Luca Gianotti, modenese che da anni batte i sentieri del Velino con gli asinelli.
Della Compagnia dei Cammini, che ha tracciato il percorso, facevano parte anche Fabiana Mapelli e Alberto Liberati, guide nella vita e autori della guida cartacea. I cammini stanno sotto i piedi con l’impegno quotidiano, di chi prima li ricava e li segnala, poi li mantiene e li comunica.
«Camminando ho imparato storie che i nostri libri di Storia non raccontano. Come la verità di ciò che successe con l’unificazione dell’Italia, cioè con la discesa a Sud dell’esercito piemontese. Ho scoperto che i Borboni non erano così odiati dal loro popolo e che i Sabaudi furono subito un esercito di invasori violenti e prepotenti. E che i briganti molto spesso erano uomini e donne (briganti e brigantesse) che non accettavano questo nuovo invasore, e quindi si davano alla macchia, entravano in clandestinità, diventavano in qualche modo partigiani.
(Gianotti, nell’introduzione della guida al Cammino dei Briganti – Edizioni dei Cammini)
La Storia come la si legge sui libri è sempre quella scritta dai vincitori, si sa. Camminando si possono invece imparare le contro-verità, e qui, lungo il Cammino dei Briganti, di storie ce ne sono tante. Belle e brutte».
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Il potenziale dell’itinerario è notevole, anche come fonte di sostentamento per il territorio. La diffusione mediatica si deve alla Compagnia dei Cammini, mentre uno dei comuni puntellati per la via, il Comune di Sante Marie, ha provveduto nel 2016 al pagamento dei salvacondotti, degli attestati, degli adesivi e altri beni primari. Alcune strutture ricettive sul percorso ne hanno poi intuito il potenziale, e curato la manutenzione in attesa dei contributi pubblici.
Le quote massime sul Cammino dei Briganti non sono vertiginose e si arriva a toccare i 1300 metri al massimo, per cui sono ammesse suole d’estate e ciaspole d’inverno. Si parte da Sante Marie in provincia di L’Aquila. A dormire si soggiorna nelle strutture convenzionate, che hanno sottoscritto un protocollo di impegno sul controllo del rapporto qualità/prezzo: sono ostelli e case private, ma anche B&B e agriturismi. L’elenco completo è reperibile all’indirizzo ufficiale: https://camminobriganti.wordpress.com/strutture/
Qui l’itinerario tappa per tappa: https://camminobriganti.wordpress.com/litinerario-tappa-per-tappa/
Fonte immagine di copertina: camminobriganti.wordpress.com
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