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L’inerzia, il pensiero e l’azione

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In fisica quando un corpo persevera nel suo stato di quiete o di moto uniforme e rettilineo, a meno che non sia costretto dall’intervento di una forza a mutare quello stato, si dice che procede per inerzia.

Dagli Atti della Real Accademia delle Scienze

Nei comportamenti umani, la qualità di chi è inerte corrisponde ad una tendenza abituale all’immobilità e all’inattività. In politica, alla mancanza di idee e di iniziativa.

L’inerzia trascina con una corda l’accidia, nell’opera Il Trionfo della Virtù che Andrea Mantegna ha dipinto nel 1502 e che è esposto al Museo del Louvre

In ogni caso è sufficiente una forza impressa al corpo per modificarne lo stato inerziale, deviandolo, rallentandolo, o accelerandolo.

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In fisica, può esserlo una forza come, tra le altre, la forza di gravità; nei comportamenti umani, una particolare motivazione e, lo stesso vale in politica, il risveglio spirituale, il pensiero e l’azione.

Oltre agli appelli ai principi e alle buone ragioni, dovremmo abitare il mondo come si deve, con le idee e con l’iniziativa, essere ed invitare ad essere nel mondo, prendervi parte senza lasciare che ci sfugga. Come italiani e come europei, dovremmo scegliere di diventare la Repubblica che siamo.

Michele Gerace

Scuola "cento giovani", avvocato, presidente dell'Osservatorio sulle Strategie Europee per la Crescita e l'Occupazione, fondatore tra i fondatori di Fonderie Digitali, ideatore di "Costituzionalmente: il coraggio di pensare con la propria testa", assiduo frequentatore del Bar Europa e dell'omonima rubrica al Rock Night Show su Radio Godot, alle prese con il diritto e le politiche dell'Unione europee. Responsabile del progetto "La Fondazione Luigi Einaudi per la Scuola". Alla ricerca di un principio costituente del mondo.

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