Nicolas Tolmachev, artista ucraino del 1993, ha un talento raro, che coltiva con dedizione da un’età molto giovane. I suoi dipinti, ispirati al Simbolismo e al Romanticismo, racchiudono sfaccettature non solo di correnti artistiche diverse, ma anche di tematiche che sembrerebbero non potersi incontrare mai.
Da un lato la malinconia, una sensazione agrodolce che come un velo cupo avvolge i suoi pallidi disegni, caratterizzati dall’uso degli acquerelli che, appunto, contribuiscono alla creazione di un’atmosfera onirica, indefinita, triste. Dall’altro, la provocazione, l’ironia, la rivoluzione, l’accostare simbologie che in un primo istante strappano un sorriso stupito o imbarazzato, ma in un secondo momento inducono a pensare, a scoprire significati nascosti e complessi.
I lavori di Nicolas Tolmachev colpiscono in quanto classici e fuori dagli schemi, romantici e carichi di erotismo, brillanti nella loro malinconia, tristi e sarcastici insieme. I suoi uomini e le sue donne sono eterei ma imperfetti, ritratti in azioni crude e lontane dal candore angelico che li avvolge. La sessualità ricopre poi un ruolo fondamentale non solo per i numerosi ritratti di nudo, ma anche per le relazioni ritratte senza gabbie o limiti, oltre il genere, oltre l’orientamento. I corpi dell’artista, spesso maschili, si avvolgono in un abbraccio o si completano con ironia, lasciando chi guarda spiazzato di fronte a dei dipinti che provocano sensazioni stridenti ma sorprendenti.