Matthew Morrocco, è un artista newyorkese laureatosi alla Columbia University del MFA. Trae dalle sua esperienza di vita, profondamente personali, per creare. È anche il caso del suo libro Complicit, edito MATTE edizioni, un racconto sugli uomini anziani nella loro intimità, teneramente. Gli uomini che Morrocco ha incontrato per questo lavoro sono sopravvissuti alla crisi dell’AIDS. I loro corpi, tra identità e sessualità, sono affermazioni straordinarie di umanità.
L’inizio del progetto
Il lavoro prende il titolo di Complicit. Uno scambio tra generazioni, il fotografo e il soggetto, spesso con uno o entrambi nudi, comincia, nel 2010, con un progetto fotografico che riprendeva i ritratti dei suoi nonni.
«Non c’è stato un serio processo di selezione, all’inizio volevo per lo più solo fotografare persone di una certa età.» Poi il progetto si è evoluto, di anno in anno.
La missione
Il suo obiettivo non è mai stato quello di catalogare gli anziani sopravvissuti al virus, piuttosto l’intento di Morrocco è stato quello di mostrare le ricche vite emotive degli uomini anziani (indipendentemente dalla razza) attraverso fotografie pensate con cura. Non una dichiarazione di sessualità, ma un mostrare gli uomini come esseri interi; persone che provano tenerezza e affetto, nonostante una pressione sociale per nascondere la vulnerabilità emotiva.
Una parola complicata
Complicit è diventata una parola così complicata. «Volevo sfidare le persone a pensare al di là di questa dinamica accusatoria che sembra di vivere in cui dipinge una parte come buona e un’altra come cattiva.»Sinonimo politico da una parte e un esame di ciò che ci rende umani.
«Quando ho iniziato a creare immagini, il mio obiettivo era quello di rendere i ritratti delle persone, vulnerabili ed emotivi in modo responsabile, etico e serio.»
«Sai quando fai una presentazione e la gente ti dice di immaginare tutti nudi», chiede Matthew Morrocco. «Era come quello in cui una volta vedevo persone nude di una certa età, che avevo accumulato nella mia testa, non avevo più paura di nessuno.»
Il libro e l’educazione (di storia sessuale) al suo interno
All’interno delle pagine patinate, un miscuglio di anziani in posa guarda nell’obiettivo di Morrocco o, a volte, giace con lo stesso Morrocco in una serie di autoritratti generazionali. Il libro è una cronologia di cinque anni trascorsi a fotografare se stesso con uomini gay più anziani a New York dal 2010 al 2015.
Il progetto fotografico di Morrocco serve come un’educazione sulla storia dei gay che una generazione più giovane di bambini sembra aver subito dietro di sé: l’HIV e l’AIDS sono passati da un’epidemia a un segnaposto nella storia.