STANFORD (USA) – È morto ieri sera a 91 anni nella sua casa di Stanford René Girard. Storico professore di Letteratura Francese presso l’Università di Stanford ed eminente membro dell’Académie Française dal 2005, Girard è stato antropologo, critico letterario e filosofo. Il professor R.P. Harrison, suo collega alla Stanford, lo ha paragonato a Heinrich Schliemann, «che si mise Omero sotto il braccio e scoprì Troia»; così Girard aveva la profonda convinzione che, attraverso l’analisi dei testi letterari, si potesse ricavare la verità sulla natura umana.
Nato ad Avignone nel 1923, Girard ha iniziato i suoi studi come critico letterario, ma sempre con un grande interesse per le caratteristiche delle religioni. Tra le sue opere, fondamentale rimane La violenza e il sacro (1961), in cui, attraverso lo studio delle religioni primitive, vengono sviluppate la teoria del desiderio mimetico e quella del capro espiatorio, con un critica anche a Freud e Lévi-Strauss. Altrettanto importante è Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo (1978), in cui Girard amplia la sua teoria focalizzandosi sulla religione giudaico-cristiana.
S.F.
[…] René Girard, antropologo, filosofo e critico letterario, nasce ad Avignone nel 1923 e si forma all’École des Chartres, specializzandosi come archivista. Si trasferisce poi negli Stati Uniti, conseguendo il dottorato in Storia nel 1950 all’Indiana University, per poi approdare, nel 1981, dopo collaborazioni con prestigiosi atenei statunitensi, alla Stanford University, dove insegna lingua, letteratura e civiltà francese fino alla sua morte, avvenuta quest’anno in novembre. […]