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I Musei Civici di Pavia

Alla scoperta dei musei italiani: i Musei Civici nel Castello Visconteo di Pavia

3 minuti di lettura

I Musei Civici di Pavia, tra il 1951 e il 1981, furono trasferiti nel Castello Visconteo, eretto a partire dal 1360 dalla famiglia Visconti. In origine esso era collegato con un parco fino alla Certosa di Pavia e per circa 150 anni funzionò come residenza cittadina dei signori di Milano, che vi avevano insediato alcune importanti istituzioni ducali, come la biblioteca, trasferita in Francia nel 1499 da re Luigi XII.

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Sala Azzurra. Fonte: Wikipedia

Per circa quattro secoli, fino al 1921, l’edificio è stato adibito a caserma, subendo amputazioni e modifiche strutturali, a cui si iniziò a porre rimedio con l’acquisto da parte del comune di Pavia e con l’avvio, nel 1933, di una campagna di restauro volta alla trasformazione in museo e in deposito delle raccolte artistiche cittadine.

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Castello Visconteo. Fonte: Wikipedia

L’origine delle collezioni risale alla seconda metà dell’Ottocento, quando la città acquisì le variegate raccolte d’arte del marchese Luigi Malaspina di Sannazaro, che aveva accumulato una gran quantità di disegni e incisioni (5000 pezzi), di dipinti antichi (349 opere), una raccolta lapidaria, una egizia, una di sculture e un’altra di arti minori.

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Sala dei Mosaici. Fonte: Wikipedia

Le collezioni Malaspina sono state incrementate successivamente da altri nuclei di opere, frutto di acquisti o lasciti oppure di ritrovamenti avvenuti nel corso di scavi cittadini e demolizioni di edifici storici.

Ad oggi, accanto alla Pinacoteca Malaspina, ospitata nelle sale storiche del primo piano, possiamo visitare nel castello, una cospicua sezione archeologica e di scultura antica (con manufatti longobardi e di età romanica), una sezione di scultura moderna, una gipsoteca, la pinacoteca del Sei e Settecento, la quadreria dell’Ottocento, il Museo del Risorgimento, il Museo etnografico “Luigi Ribecchi Brichetti” mentre di particolare interesse nella torre est è il modello ligneo del duomo di Pavia, realizzato nel 1497-1519.

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Affresco da Sant’Agata in Monte, abside. Fonte: Wikipedia
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Porticato con lapidario. Fonte: Wikipedia

Fra le opere principali delle eterogenee collezioni ricordiamo alcuni pezzi di oreficeria longobarda, i mosaici pavimentali del XII secolo e dipinti di Correggio, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Vincenzo Foppa e Francesco Hayez.

Da segnalare gli spazi adibiti alle mostre temporanee nella sala del Rivellino e nelle Scuderie.

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Autoritratto come doge Gritti, (1870) Francesco Hayez. Fonte: lombardiabeniculturali.it
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Modello ligneo del duomo di Pavia. Fonte: Wikipedia

Musei Civici di Pavia

Info utili:
Viale XI Febbraio 35 – Pavia (PV)
tel. 0382 399 770
e-mail: museicivici@comune.pv.it
https://museicivici.comune.pv.it/site/home.html

Orari:

Mercoledì – Lunedì: 10:00 – 18:00
Chiuso il Martedì

La biglietteria chiude alle 17:30

Attualmente una parte della Pinacoteca è chiusa per lavori

Tariffe:
10 € (intero)
5 € (ridotto)
Gratuito: minori di 18 anni – maggiori di 70 anni

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Gianpaolo Palumbo

Classe 1990, laureato in Scienze Politiche. Appassionato di storia, arte e cinema. "Per avere una narrazione è sufficiente che ci sia un narratore, una storia e qualcuno a cui raccontarla" (Andrea Bernardelli, "La narrazione", 1999).

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