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«Now and Then», una canzone dei Beatles nel 2023

4 minuti e 10 secondi che ci riportano alla fine degli anni Settanta: un piccolo miracolo? Operazione nostalgia o marketing? Il nuovo pezzo dei Beatles fa riflettere, e già non è poco.

5 minuti di lettura

Il 2 novembre scorso su tutte le piattaforme digitali è uscito Now and Then, singolo del gruppo musicale più famoso di tutti i tempi: The Beatles. Si tratta di un’importante notizia: a distanza di decenni dall’ultimo brano dei quattro musicisti di Liverpool, ora che i membri del gruppo originale sono solo due viene rilasciata una traccia inedita. Un gioiello raro e prezioso, nato grazie a due grandi protagonisti: il primo, la musica dei Beatles (che ha cambiato la storia in molti modi) ed il secondo, l’intelligenza artificiale (che è destinata a cambiare lo storia in molti modi).

Quanto dei Beatles c’è davvero in «Now and Then»?

Tantissimo. La traccia originale risale alle fine degli anni Settanta, registrata da John Lennon. La voce che sentite cantata nel pezzo del 2023 è la sua: è stata estrapolata da una registrazione confusa e rumorosa nel 2022 grazie al machine learning, una branchia dell’intelligenza artificiale che ci permette di fare tantissime cose e che funziona tramite un continuo apprendimento da parte della macchina. Tale apprendimento automatico, appunto, si spinge ovunque, anche nella musica. Il machine learning utilizzato nel singolo Now and Then ha permesso di poter incidere nuovi suoni su una traccia di 50 anni fa. Nuovi, come la chitarra del 1994 registrata a parte da George Harrison (chitarrista solista dei Beatles scomparso nel 2001) e nuovissimi, grazie al lavoro di Paul McCartney e Ringo Starr, gli ultimi due membri della band che hanno lavorato al nuovo singolo e gli hanno dato nuova vita.

Immediatamente dopo l’uscita del brano, sono partite le mille domande sul significato della canzone. Per molti commentatori è una ballata d’amore che Lennon cantò per la sua amata Yoko Ono. Per altri, (ed è la tesi avanzata da Forbes in primis) è una lettera d’amore da parte di John per Paul, nel ricordo di un passato glorioso e di un auspicato futuro (che si è rivelato essere troppo breve) che non avrebbe allontanato le due leggende della musica, Lennon e McCartney, nonostante i nuovi percorsi artistici intrapresi.

So che è vero
È tutto merito tuo
E se te ne vai via
So che non potresti mai restare

Now and Then – The Beatles

Che brano è «Now and Then»?

È un brano dei Beatles. Nel senso più musicologico del termine, è un brano malinconico ed irraggiungibile, uscito da un’altra epoca eppure attualissimo. La sua modernità sta nelle sonorità morbide ed avvolgenti senza tempo (classiche delle ballate d’amore dell’ultimo Lennon) e mai nel tentativo di adeguarsi alla musica attuale. I Beatles sono riusciti nell’impresa di rimanere fedeli a loro stessi sfuggendo all’effetto di “pura nostalgia”, creando qualcosa di inedito. Si tratta forse di una mossa di marketing? Per alcuni sì, ma chi scrive reputa che ci sia di più: un’irresistibile tentazione di non lasciare un nastro così prezioso nel cassetto, una voglia sfrenata di dire ancora la propria. Tutto questo funziona, musicalmente parlando ma anche per la storia arzigogolata che accompagna l’uscita del brano. Come ci dice in un brillante pezzo Rolling Stones Italia:

«Now and Then» è una canzone-Frankestein, ma sono comunque i Beatles

Non si tratta, a nostro avviso, della traccia più indimenticabile del quartetto di Liverpool, ma entra sicuramente di diritto tra le più iconiche: la storia tumultuosa che la attraversa e la seconda vita che ritrova nel XXI secolo la rendono un pezzo di storia della musica da ascoltare con un orecchio critico in più, con la consapevolezza che, questa volta, la tecnologia futurista (che anche loro cantano negli anni Sessanta) ci ha messo lo zampino.

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C’è poi l’elemento sentimentale, perché risentire la voce di John Lennon è una stilettata al cuore nel senso più nobile del termine; fan dei Beatles concorderanno nel dire che è una sensazione che toglie il respiro.

Onestamente non sapremmo indicare un album dei Beatles in cui questo singolo potrebbe trovarsi a suo agio, il che è anche un ulteriore attestato della capacità del gruppo di non fermarsi mai in una propria fase. 

Paolo Madeddu, Rolling Stones Italia

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Agnese Zappalà

Classe 1993. Ho studiato musica classica, storia e scienze politiche. Oggi sono giornalista pubblicista a Monza. Vicedirettrice di Frammenti Rivista. Aspirante Nora Ephron.

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