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Recanati (Macerata), tutto quello che c’è da sapere

Abbiamo chiesto ai collaboratori di Frammenti Rivista di raccontarci i propri luoghi del cuore. L’obiettivo? Costruire una mappa delle bellezze del nostro Paese, viste con gli occhi di chi, questi luoghi, li ama davvero.

4 minuti di lettura

L’anima e lo spirito di Recanati (Macerata), anche definito il «natio borgo selvaggio», sono indissolubilmente legati al sentire del suo cittadino più illustre, il poeta Giacomo Leopardi.

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura

L’infinito (1818-1819), Giacomo Leopardi

Inerpicata sul Monte Tabor, idealmente identificato come l’ermo colle dell’Infinito, tra le basse valli dei fiumi Musone e Potenza, Recanati (dal latino Recinetum e Ricinetum) rappresenta un luogo chiave del nostro panorama culturale e artistico. Circondato dalle dorate colline caratteristiche della marca maceratese, il borgo, situato a 293 m s.l.m., è poco distante dal Mare Adriatico e, nelle giornate limpide, si riesce ad ammirare i monti della Dalmazia, il Monte Conero e le cime degli Appennini.

Punta di diamante di Recanati, che conta oggi poco più di 20mila abitanti, è senza alcun dubbio la casa museo di Giacomo Leopardi, la cui biblioteca conserva più di 20mila volumi, un patrimonio librario che il conte Monaldo Leopardi riuscì a raccogliere negli anni per la formazione dei suoi tre figli.

Casa Leopardi
Museo Casa Leopardi, Biblioteca. Fonte: Il Sole 24 Ore

Nel 2019 la casa museo ha esteso gli spazi aperti al pubblico che, oltre alla biblioteca, oggi includono anche le stanze personali in cui il giovane poeta è cresciuto, la sezione dedicata alla realtà virtuale Io nel pensier mi fingo e l’Orto del colle dell’Infinito, un rigoglioso giardino di alberi e ortaggi, fiori e frutti, riaperto al pubblico dal FAI dopo un lungo lavoro di restauro.

Dopo essersi lasciati alle spalle il museo e la suggestiva Piazza del sabato del villaggio – «fanciulli che giocano su la piazzola in frotta»  – e la chiesa di Santa Maria di Montemorello, il nostro sguardo si rivolge verso il fondo della piazza, dove si trova la casa di Teresa Fattorini e dove ci piace immaginare la giovane Silvia che affacciata ispirava i versi di una delle più famose liriche composte dal poeta.

Percorrendo suggestivi saliscendi di vicoli, scalette e sentieri, passeggiando tra i palazzi e le antiche fonti della tradizione contadina, si raggiunge in pochi minuti il Museo Civico Villa Colloredo Mels, antica villa nobiliare che custodisce significative opere del pittore rinascimentale Lorenzo Lotto.

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Di gusto neoclassico invece è la piazza Giacomo Leopardi, maestosa ed elegante, salotto cittadino costruito alla fine dell’Ottocento in occasione del centenario della nascita del poeta dalle storiche famiglie aristocratiche del borgo.

Dopo essere stato protagonista del film Il giovane favoloso di Mario Martone, il borgo di Recanati è diventato oggi una delle principali mete di un turismo “letterario”, più consapevole e rispettoso, che valorizza la storia del territorio apprezzandone anche le bellezze naturali.

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Valentina Cognini

Nata a Verona 24 anni fa, nostalgica e ancorata alle sue radici marchigiane, si è laureata in Conservazione dei beni culturali a Venezia. Tornata a Parigi per studiare Museologia all'Ecole du Louvre, si specializza in storia e conservazione del costume a New York. Fa la pace con il mondo quando va a cavallo e quando disquisisce con il suo cane.

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