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Il 2024 sarà l’anno dei musical a teatro?

Il 2023 ha mostrato che il teatro può portare pubblico da tutto il mondo se sceglie di presentare spettacoli ricercati e di grande qualità, come nel caso del musical «Phantom of the Opera». Anche nel nuovo anno non mancheranno le sorprese

7 minuti di lettura

Dallo scorso luglio qualcosa è cambiato nel panorama musicale teatrale in Italia. Un “piccolo” passo per il teatro Rossetti, un grande passo per i musical, si potrebbe dire. Dopo la tournée di successo del Phantom of the Opera, che ha coinvolto tre teatri tra l’estate passata e la fine del 2023, sembra che sia pronto a nascere qualcosa di nuovo.

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La genesi: il teatro Rossetti e Broadway Italia

Tutto inizia con la fondazione di Broadway Italia, una nuova società di produzione che ha la missione di portare spettacoli di qualità – in lingua originale – anche qui in Italia. Certamente la produzione di musical non manca nel Bel Paese, ma è sempre rimasta un genere di nicchia. I fan più accaniti sono ben contenti di poter avere la possibilità di accedere a musical di grande successo, ma la traduzione in italiano ha sempre posto un freno. La qualità delle performance dei nostri musical e delle loro traduzioni è sempre alta e di grande spessore, ma la possibilità di guardare un musical così come è stato pensato in origine cambia le regole del gioco.

Broadway Italia annuncia, quindi, l’arrivo del Phantom of the Opera in collaborazione col Teatro Rossetti. Lo spettacolo, come precedentemente approfondito in altri articoli, ha un successo che lo porta ad espandere la tournée a Milano e a Monte Carlo. Questo ha segnato l’inizio di una particolare attenzione del Rossetti per i musical in lingua originale.

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L’annuncio di Six e Les Misérables

La performance del Phantom ha portato al Rossetti spettatori di tutte le nazionalità, pronte ad assistere ad uno spettacolo straordinario con attori di grandissimo calibro. Un sold out dietro l’altro che non è passato inosservato. Qualche settimana dopo la fine delle recite triestine, ecco il nuovo annuncio: Ramin Karimloo e Hadley Fraser uniti nuovamente per uno spettacolo-concerto, solo per una sera.

Di nuovo, il teatro Rossetti cattura l’attenzione dei fan dei musical e, di nuovo, lo spettacolo fa sold out. Un’operazione vincente dietro l’altra, che a questo punto non può che continuare. Il teatro si mette subito in azione e da lì a poco arrivano altre tre novità.

Si parte ad aprile con il pluripremiato Six – The Musical, uno spettacolo che porta in scena le sei mogli di Enrico VIII, presentate come delle grandi rockstar. Un musical da non perdere, che trascende la Storia e la racconta come mai è stato fatto prima. A maggio, invece, si continua con gli spettacoli-concerti. Ritorna, dopo quasi un anno, Bradley Jaden per solo una notte: un’occasione imperdibile per riascoltare la voce che ci ha conquistati lo scorso luglio nei panni di Raoul. Si conclude, per ora almeno, a novembre. Per la prima volta in Italia, approda Les Misérables. Uno degli show più amati nel panorama musicale, nel suo nuovo world tour, tocca anche il Bel Paese: non perdetevi l’occasione di una vita.

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Il futuro: segue anche Milano

Certo che non è solamente Trieste ad aver rincorso il successo del Phantom of the Opera. Anche il Teatro degli Arcimboldi a Milano sembra voler percorrere la stessa strada. Anche a Milano, infatti, arriverà Les Misérables il prossimo novembre. Si spera, allora, che il 2024 sia un anno pieno di novità anche su questo fronte. La possibilità di avere già da ora due punti cardine nel panorama musicale internazionale qui in Italia crea un enorme precedente che merita di essere approfondito, soprattutto dopo gli eventi dell’estate scorsa.

Il 2023 ha mostrato come il teatro possa portare pubblico da tutto il mondo se si sceglie di presentare spettacoli ricercati e di grande qualità. Per quanto il musical possa essere considerato un genere di nicchia, la presentazione di spettacoli in lingua originale – soprattutto se accompagnati da attori di grande calibro – è un ricettacolo di successi. Certo, questo implica un lungo periodo di tempo per gestire la produzione, ma già solo la presa di coscienza che questo tipo di teatro può crescere e ammaliare è un passo importante. In questo modo, si può anche cercare di ampliare il target e permettere a più persone possibili di avvicinarsi a questo genere. Questo potrebbe aiutare anche il teatro musicale locale, raggiungendo nuovo pubblico e proponendo anche opere prime e non solo traduzioni.

Prossima destinazione?

Ci sono tanti altri spettacoli che potrebbero far scoppiare questa bolla verso un pubblico più ampio. Anche grazie a diversi adattamenti cinematografici prodotti negli ultimi anni (si veda, per esempio, West Side Story e In The Heights), il pubblico del genere musicale si è fatto più variegato e più generalizzato, anche a livello locale. Le possibilità sono infinite e la varietà di scelta fra tutti gli spettacoli che hanno reso grande il genere dei musical, sia per quanto riguarda i classici che negli ultimi anni, è ampia. Bisogna solo cercare di cogliere l’attimo e…  not throwin’ away our shot.

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Greta Mezzalira

Classe 1995, laureata in Filologia Moderna. Innamorata del teatro fin dalla prima visione di "Sogno di una notte di mezza estate" durante una gita scolastica. Amante di musical e di letteratura.

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