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Yesterday e Satisfaction, 50 anni delle “leggende per caso”

Divisi da un oceano e da uno stile fondamentalmente diverso, Yesterday e Satisfaction, compiono ben 50 anni. Due canzoni ormai leggenda, di due band che hanno segnato la storia della musica: Beatles e Rolling Stones.

4 minuti di lettura

Canzoni nate dal nulla, «canzoni per caso», che hanno segnato la storia della musica: una leggenda incredibile quella evocata da Yesterday e Satisfaction, capolavori che proprio in questi giorni compiono il loro mezzo secolo tra le orecchie e le chitarre di tutti noi.

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Il brano dei Beatles, che uscì nel 1965 con la prima esibizione live della canzone, fu subito amato dalla gente. Il vinile Yesterday and Today, pubblicato l’anno seguente, era il disco che tutte le famiglie benestanti potessero desiderare: una melodia dolce e semplice, una chitarra che lasciava spazio alla fantasia dell’ascoltatore pensoso, un quartetto d’archi che accompagnava la voce di Paul McCartney. Tutte canzoni brevi, da meno di due minuti e mezzo, ma la quinta traccia del primo lato- ricca di parole di una ricerca interiore raramente profonda per dei ragazzi così giovani- capitanava il loro successo in tutte le radio.

Dall’altra parte del mondo, nella grezza e sempliciotta America, Mick Jagger squarciava l’armonia con la sua voce roca e tagliente, una canzone suonata con una chitarra lancinante e un ritmo frenetico per quegli anni. La genialità del riff provocava amore e odio per quella sporcizia sonora che portava con sé. I giovani compravano i dischi esaltati dall’età e i genitori, formali e conservatori, cercavano di educarli molto più tradizionalmente di quanto potessero fare quelle sonorità. Uno stile di vita diverso dalla giacca e cravatta dei Beatles: un’apparire selvaggio quello dei Rolling Stones, il rock della ribellione e degli eccessi che, suonati da loro, venivano inneggiati come unica via per vivere una vita vera.

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McCartney dice di essersi svegliato una mattina con la canzone in testa, convinto, però, che non fosse sua e che l’avesse già sentita da qualche altra parte. Richards, in preda ai fumi della droga, non si ricordava nemmeno di avere acceso il registratore e di avere inciso su di esso il riff che ha cambiato la storia dei Rolling Stones e del rock’n’roll.

La stesura di Yesterday non è stata scritta da tutti i membri dei Beatles ma da McCartney e dal quinto componente, George Martin, che si è occupato della composizione orchestrale.

Per il suono di Satisfaction, invece, è stato decisivo l’intervento di Andrew Loog Oldham, produttore dei primi Stones, che ha deciso di arrangiare il brano della chitarra con l’effetto fuzz e ha convinto Mick Jagger a scrivere brani originali. Intervento molto più fruttuoso di quanto non fosse la loro idea di partenza: ossia suonare cover di blues e rhythm and blues.

Da quegli anni, Yesterday e Satisfaction sono arrivati fino a noi senza perdere di lucentezza, di originalità, perché reduci da un periodo dove la musica era più pura, libera da tutti gli effetti e dalla follia commerciale che mercifica ogni produzione artistica. Divisi da un oceano e da uno stile fondamentalmente diverso, pur essendo entrambi complici della nascita ufficiale del rock’n’roll, i Beatles e i Rolling Stones hanno fatto la storia della musica moderna con una discografia ricchissima, e con una storia personale che è stata romanzata più volte appassionatamente portandoli ad avere intorno al loro nome l’appellativo di «leggende della musica».

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Andrea Brunelli

Studente di ingegneria a Trento con la passione per la musica, quella vera. Cercatore di verità oltre il muro grigio.

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