Mete suggestive per gli intrepidi dell’ultimo minuto: dove andare a Natale e Capodanno per godersi la magia delle tradizioni, o romperle deviando su affascinanti possibilità alternative?
I paesini solitari sul mare della Liguria
È poetico il mare d’inverno, quando scalda e trascina nelle sue onde enormi, che si infrangono su un bagnasciuga su cui giocano, solo, pochi cani e bambini. La Liguria pullula di piccoli paesini con case colorate, alcune un po’ fatiscenti, che si arrampicano storte sulla montagna. Spiagge di sassi, affastellati disordinatamente, interrotte da scogliere che regalano viste improvvise, che violentemente colpiscono gli occhi, e tagliano il fiato. Albisola e Ospedaletti, sono due bei posti deserti in cui lasciarsi accarezzare dal mare d’inverno.
Limone del Piemonte: regina delle Alpi Marittime
Un paese freddo, riscaldato da luci natalizie tra le più fantasiose, abbarbicato a 1010 metri sul livello del mare, nella valle Vermenagna, in prossimità del Colle Tenda, che poi passa in Francia. Della meta invernale ha gli impianti sciistici, rinomati, quel freddo di qualche manciata di gradi sotto lo zero, che penetra nelle ossa, il punch, il vov, il bombardino e il caffè russo, che ringalluzziscono gli animi intorpiditi. Per le sue vie strette, da cui sorridono pasticcerie e bar in stile montagnino tradizionale, si arrampica in questo periodo una vasta selezione di mercatini di Natale.
Caldo è il Capodanno se le mete sono a sud
Seicento chilometri le staccano dalle coste della Sicilia. Lampedusa e Linosa godono di un clima primaverile anche a Capodanno, e a volte permettono anche un veloce salto in acqua. Pianeggiante e desertica la prima, brulla e verde la seconda, il contrasto tra le due non manca di appagare sempre, a ragion veduta, la vista.
Belli i borghi dell’Umbria
Alberi illuminati sulle pareti di un colle disegnano a Gubbio l’albero di Natale più grande del mondo. Sulle pendici del monte Igino, nel 1981, è stata inaugurata questa tradizione da Guinness dei Primati. Settecentocinquanta metri di altezza e 130 mila metri quadri di estensione occupa con la sua possenza. Dalle mura della città medievale si arrampica fino alla basilica del Patrono, sant’Ubaldo. Dal picco si alza, stavolta nell’aria, la luminosissima stella cometa.
I migliori mercatini di Natale del 2017
Le città del nord Italia, in cui sopravvivono più tradizioni di matrice tedesca, allestiscono i mercatini più caratteristici. Trento e Bolzano in testa, il primo dall’indole fortemente culinaria, seguono Merano, Vipiteno e Rovereto. Dall’interno in legno delle caratteristiche casette, si alzano i profumi invitanti dei piatti della cucina tirolese, fumanti, che scacciano il freddo. Canederli, strudel, grostl e marmellate artigianali riempiono la vista, sullo sfondo dei classici colori natalizi.
Meno conosciuti ma molto validi, altri mercatini in giro per l’Italia
Produzioni artigianali, mestieri d’arte, della creatività, della sperimentazione e del riciclo, si scaldano uno vicino all’altro nel mercatino di Natale alla Rocca, incastonato tra le mura di una fortezza risalente al XVI secolo. Sono i vicoli della Perugia sotterranea ad ospitare uno degli eventi natalizi più suggestivi ed attesi in Italia.
Anche il mercato delle Strenne, sempre a Perugia, nella Rocca Paolina, merita una tappa, accanto ad altre mete irrinunciabili nella vicina Toscana: il Paese di Babbo Natale a Chianciano Terme, la Casa di Babbo Natale e i mercatini a Montecatini Terme, le casette di legno di Montepulciano e una vera e propria Fabbrica di Natale nel Palazzo dei Congressi di Pisa.
Luci d’artista a Salerno
Salerno addolcisce il Natale con il suo clima più mite, e le luci allegre della manifestazione Luci d’artista. È ormai un evento dal forte richiamo nazionale e internazionale, che sposa elementi e storie disparati: fiabe, astri e stagioni sono i protagonisti di viaggi fantastici, intrecciati a fiori e alberi di limone. La città, intrisa di storia, arte e cultura, si illumina di creature che raccontano la sua natura mediterranea, c’è la volta celeste, e ancora foreste e animali, mosaici di materiali riciclati, e l’immancabile circo.
Jesolo e il presepe di sabbia
Si sente spesso di presepi viventi e non viventi, sono molti in Italia, e varie le classifiche. Jesolo però ne batte tanti in originalità: a Natali gli artisti impastano un enorme presepe di sabbia. È Sand Nativity, anche nel 2017 in piazza Marconi in un’enorme tensostruttura. Piazza Brescia si popola poi di sculture di sabbia di artisti qua riunitisi da varie parti del mondo. Dall’8 dicembre ingresso libero, e offerte devolute a progetti benefici.
Mezzano costruita da Geppetto
Nella conca di Primiero, in provincia di Trento, il borgo di Mezzano occhieggia ai suoi visitatori. Nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, in questo paesino è un’arte antica a farla da padrona: quella di accatastare la legna. Tra casette di pietra e stretti vicoli, è cresciuto Cataste e Canze, un progetto che ha il sapore di vicende passate e vecchie canzoni, che vede fiorire nei cortili e nei ballatoi opere d’arte a mezzo legna. Al momento si contano più di venti di questi “canzei” in giro per le vie del piccolo borgo.
Non si chiude col botto: le mete del Capodanno alternativo
In Valle Maira, nel cuneese, di turismo invernale che vuole piste e funivie ancora non si parla. Solo con le ciaspole si può accedere a quel paesaggio candido, sospeso nella bellezza diafana dell’intoccabile. Nella notte del 31 e in quelle successive, molte scuole di fondo della zona organizzano ciaspolate suggestive.
Di tutt’altro tenore è il Capodanno al faro di Otranto, il punto più a oriente d’Italia, da cui per primi si può ammirare l’alba del nuovo anno. A castel Condino si celebra il Capodanno del silenzio, un seminario di canto armonico e sperimentazione vocale proposto dal musico-terapeuta Lorenzo Pierobon. Tre giorni di ritualità, meditazione, condivisione, lontano dai botti sfavillanti e rumorosi dei tradizionali festeggiamenti.