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Anatomia della malinconia

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La parola “malinconia” ha un etimo antico. Deriva dal greco, ed è composta di mélas, che significa nero, e cholé, bile nera. Di che si tratta? Secondo la medicina ippocratica e poi galenica, la bile nera, o atrabile, è uno dei quattro umori fondamentali che regolano la vita umana. Gli umori – bile nera, gialla, sangue e flemma – sono responsabili della corretta regolazione dell’organismo. A seconda del giusto dosaggio dell’uno o dell’altro all’interno del corpo, lo stato di salute dell’individuo varierà. Di qui la medicina quantitativa attraverso la quale s’inquadra l’eziologia di un disturbo. Quando gli umori sono in equilibrio, l’individuo è in salute; il disequilibrio, invece, è generato dagli scompensi tra gli elementi.

A ogni umore la medicina antica associava un elemento tra i quattro fondamentali che costituiscono il cosmo (fuoco, terra, aria, acqua) e un luogo d’elezione all’interno del corpo. Così, secondo Galeno – che portò a un livello di maggior elaborazione teorica la medicina ippocratica – il fuoco corrisponde alla bile gialla, che ha sede nel fegato; la terra alla bile nera, che si trova nella milza; l’aria al sangue, la cui sede è il cuore; l’acqua alla flemma, che ha sede nella testa. L’abbiamo detto: l’equilibrio del sistema è assicurato dall’armonia delle parti, la salute dal giusto dosaggio.  Si tratta di un gioco di corrispondenze basato sull’idea che ogni elemento dell’universo è un riflesso di ciò che lo soprassiede, che, come ha mostrato così bene Michel Foucault ne Le parole e le cose, il microcosmo – l’uomo – è composto in maniera proporzionalmente eguale al tutto. Così, ciascun umore è anche associato a una fase della vita – infanzia, giovinezza, maturità, vecchiaia – e ogni fase della vita ad una stagione – primavera, estate, autunno, inverno –; di nuovo, seguendo questa quadripartizione che si sviluppa a matrioska, l’uomo è riflesso del cosmo.

Non è tutto. Ogni umore determina un tratto caratteriale prevalente nell’individuo. Negli uomini e nelle donne in cui prevale la bile gialla, il temperamento sarà collerico, irascibile, facile all’arrabbiature; sanguigno, allegro, gioviale in chi – ovvio – predomina il sangue; flemmatico, lento, pacato, in chi prevale il flegma. Malinconico, infine, in chi vince la bile nera.

Malinconico è quindi il temperamento dell’individuo in cui la bile nera prevale nel dosaggio degli umori. Macroscopicamente il suo elemento è la terra – e tutti gli attributi che ad essa sono connessi: la pesantezza, la lentezza; la sua stagione l’autunno – e dunque la tristezza, il sentimento di finitudine, di incompiutezza di ciò che non ha con sé né la forza esplosiva dell’estate ma neanche la rigidità dell’inverno –; l’età della vita la maturità, che precede la fase più compiuta e, secondo i pitagorici, migliore della vita – la vecchiaia – e succede a quella più gioiosa e piena, la giovinezza.

Giovanni Fava

25 anni; filosofia, Antropocene, geologia. Perlopiù passeggio in montagna.

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