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Addio a Andrea Camilleri, l’intellettuale nella civiltà dello spettacolo

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4 minuti di lettura

È morto Andrea Camilleri (93 anni), il creatore del famoso e amato commissario Montalbano.

Uno dei pochi scrittori contemporanei ad offrire una proposta di letteratura alta – a partire dal modello di Leonardo Sciascia – con un eccellente riscontro e apprezzamento da parte del grande pubblico.

Andrea Camilleri non è stato solo uno scrittore, ma un intellettuale per definizione. Nel senso originale e illuminista del termine.

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Fonte: ilpost.it

Addio all’intellettuale illuminista

Il termineintellettuale” (come sostantivo riferito a una persona) nasce nel Settecento con l’Illuminismo. Per “intellettuale” si intende colui che attraverso il potere della ragione e della cultura abbraccia l’impegno civile, lanciando appelli alla mobilitazione e all’impegno politico.

L’intellettuale – nel Settecento e anche nell’Ottocento con il Romanticismo e il Risorgimento – si innalzava come guida dell’opinione pubblica.

Questo è ciò che ha fatto anche Andrea Camilleri con le sue esplicite prese di posizione politiche, prima verso Silvio Berlusconi e – più di recente – verso Matteo Salvini.

Gli insulti

Le dichiarazioni di Camilleri contro Salvini hanno suscitato il rancore dei sostenitori del premier leghista. Odi che non si sono fermati neanche di fronte alla malattia.

Alla notizia del ricovero in ospedale di Camilleri, si è sollevata la folla dei leoni da tastiera che ha gioito e augurato la morte allo scrittore.

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Fonte: giornalettismo.com

Neanche Vittorio Feltri ha risparmiato il proprio livore contro lo scrittore, tanto che l’intervento di Feltri ha fatto aprire una petizione per ottenere la sua radiazione dall’Ordine dei Giornalisti.

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Fonte: change.org

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Andrea Camilleri e la civiltà dello spettacolo

Perchè gli insulti a Camilleri, se propone il ruolo tradizionale e civile dell’intellettuale? Perchè nella contemporaneità l’intellettuale è morto.

In questo senso è quanto mai attuale la riflessione di Mario Vargas Llosa, premio Nobel per la Letteratura 2010. Nel suo libretto – che consigliamo – La civiltà dello spettacolo (acquista), lo scrittore afferma che nella società contemporanea il ruolo civile dell’intellettuale è ormai impossibile. A guidare l’opinione pubblica non sono più gli intellettuali, ma i personaggi dello spettacolo (che in quanto tali non necessariamente sanno di cosa stanno parlando). Un solo esempio. Perché sempre durante le elezioni americane tutte le star di Hollywood, cantanti ecc. si schierano a favore dell’uno o dell’altro contendente? Esattamente per questa ragione.

Questo processo, secondo Vargas Llosa, è irreversibile. Non si può tornare all’ideale di intellettuale illuminista e gli insulti a Andrea Camilleri ne sono la dimostrazione.

Cosa rimane di Andrea Camilleri

A prescindere dal suo ruolo civile ormai inattuale, Andrea Camilleri continuerà a far appassionare alla lettura. Si aspetta già la pubblicazione postuma del capitolo conclusivo di Montalbano, che l’autore ha consegnato anni fa all’editore Sellerio.

Andrea Camilleri e Luca Zingaretti, volto televisivo del Commissario Montalbano. Fonte: ilsecoloxix.it

Vogliamo ricordarlo con le parole conclusive del suo libretto Conversazione su Tiresia (acquista), che sembrano – è proprio il caso di dirlo – profetiche.

«Può darsi che ci rivediamo tra cent’anni in questo stesso posto. Me lo auguro. Ve lo auguro.»

 

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