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Al via il Festival Collisioni 2015,
la Woodstock delle Langhe

9 minuti di lettura

di Sirio Schiano Lo Moriello

baroloSi svolge a Barolo (CN) dal 17 al 21 luglio l’edizione 2015 del festival Collisioni, contenitore di letteratura, musica ed enogastronomia che colora di convivialità il territorio delle Langhe, da quest’anno nominate patrimonio dell’UNESCO.

Ospiti di spicco che incontreremo in questa edizione saranno, per la musica: Mark KnopflerSting, il leader dei Simply Red Mick Hucknall, Vinicio Capossela, Paolo Nutini e Passenger; mentre per la letteratura: il premio nobel Wole Soyinka, Daniel Pennac e Scott Turow. Ma il programma è davvero fitto con oltre 40 appuntamenti tra talking e concerti. Il “Premio Giovani” sarà assegnato a Cesare Cremonini, mentre quello “Cinema e Paesaggio” al regista Gianni Amelio. Novità del 2015 è il programma Wine-cult curato da Ian D’Agata. Quattro giorni molto intensi per un festival che in soli sei anni è diventato modello di riferimento nel panorama nazionale per la sua formula innovativa ed il pubblico trasversale.

Sui palchi, disseminati tra le piazze, si mescolano ospiti di fama mondiale con artisti esordienti, autori che dialogano con studenti, anziani che si imbattono negli idoli dei propri nipoti e viceversa. Tra le viuzze del paese si sosta in cantina, in osteria o tra i vari banchetti che servono le specialità locali, mentre per i cultori del vino il Progetto Wine-cult offrirà degustazioni guidate graduite. Perché in Italia anche mangiare e bere bene è una forma di cultura.

Collisioni accoglie anche fin dal 2010 il Progetto Giovani, che consente di ospitare ogni anno oltre 400 ragazzi da tutta Italia, provenienti soprattutto da condizioni economiche o sociali disagiate. Il fondo offre ai partecipanti vitto e alloggio, dando loro la possibilità di esibirsi come artisti o di collaborare con i professionisti della produzione del festival.

Collisioni è una festa, a giudicare dall’atmosfera informale in cui la cultura è immersa, dove le idee hanno occasione di confrontarsi nelle piazze e le generazioni di incrociarsi travalicando i limiti dell’età.

festival collisioniLa manifestazione, in soli sei anni, ha visto raddoppiare di volta in volta il numero dei partecipanti e da questa edizione è partito il gemellaggio con il festival “Aria di Festa” di San Daniele in Friuli e l’anticipazione a Mondovì con la due giorni di giugno. La scorsa edizione ha raggiunto la quota di 100mila partecipanti, cifra che non farebbe rabbrividire se confrontata con i grossi eventi commerciali finanziati dai grandi sponsor, ma Collisioni è un evento no profit, prodotto quasi totalmente da partners privati e sponsor locali e si svolge in un paesino, noto sì in tutto il mondo per la sua produzione di vino, ma che conta solo 800 anime su di una superficie di meno di 6kmq. Nonostante ciò, questo festival è stato già scelto in passato da artisti del calibro di Bob Dylan, Deep Purple, Neil Young, Jamiroquai, Salman Rushdie, Paul Auster e Don De Lillo, in alcuni casi indicandolo come unica tappa italiana nei loro tour. E non ultimo, l’evento riesce a raddoppiare la ricaduta economica sul territorio rispetto al budget investito: com’è possibile il fenomeno Collisioni?

Collisione significa letteralmente scontro tra due corpi in movimento: così appaiono le discipline, i generi, gli artisti, gli intellettuali ed anche il pubblico che in questo festival sembrano messi in un medesimo contenitore quasi forzatamente. Ma è proprio a questa idea di targettizazione e di settorializzazione che Collisioni si oppone. Era il 2009 quando un gruppo di amici – tra cui l’attuale direttore artistico Filippo Taricco – decise di organizzare un piccolo festival in risposta alla folla crescente che si radunava ai loro incontri di lettura. Furono invitati Jovanotti e Alessandro Baricco a dialogare con i giovani, per avvicinarli alla letteratura con un approccio meno aulico e alla musica con una visione più riflessiva. Gli ospiti arrivarono gratuitamente e tutto il paese contribuì con piccole donazioni o lavoro volontario alla realizzazione dell’evento. Giunsero più di 10mila persone.

C’era l’ideologia del villaggio globale nel progetto di quel gruppo di amici. Ed è stata forse quella prospettiva che ha convinto artisti di fama mondiale a partecipare, nelle edizioni che si sono succedute, ad un festival ancora poco conosciuto e che è diventato a detta di qualche turista estero “La Woodstock delle Langhe”. Collisioni consente ai musicisti di scendere dai palchi e raccontare la genesi della loro musica o la letteratura che l’ha ispirata. Permette a filosofi, scrittori e artisti, di uscire dai loro studi e dialogare con la gente, non più come star ma come persone. E consente infine al pubblico stesso un dialogo transgenere e transgenerazionale. Le persone si mescolano tra un palco e l’altro, camminano avanti e indietro durante gli appuntamenti che si susseguono e si accavallano, inciampano di tanto in tanto in una bicchierata e finiscono per sbaglio ad un evento del programma che magari non era stato preventivamente selezionato. Le collisioni non si sono risolte in scontri, ammaccature, relitti, ma hanno dimostrato di generare idee, condivisione, partecipazione e soprattutto nuove scoperte.

collisioni 1Ma questo è solo il fenomeno intellettuale di Collisioni ed un festival, si sa non è fatto solo di idee: di un progetto se ne deve valutare anzitutto la fattibilità e qui c’è l’altro fenomeno, quello economico. Collisioni moltiplica la ricaduta di profitto sul territorio rispetto al capitale investito, a fronte di biglietti venduti a prezzi indubbiamente popolari che includono tra i servizi, oltre che l’offerta artistica e i vari progetti collaterali, anche gli spostamenti con le navette. Fino al 2012 il festival è stato completamente gratuito, mentre quest’anno l’ingesso costa 15€ al giorno per circa 20 eventi proposti. Come è possibile far quadrare i conti?

In varie interviste Taricco ha illustrato il modello che si è evoluto spontaneamente negli anni: tutta la popolazione locale partecipa al festival con quello che può dal primo cittadino agli studenti, dagli imprenditori ai contadini, giovani e anziani: lavoro, volontariato, donazioni, sponsorizzazioni, che nel tempo sono mano a mano cresciute e hanno portato ad un budget intorno al milione e mezzo di euro per una ricaduta sul territorio di oltre due milioni e mezzo, con un contributo pubblico che si aggira intorno ai 100mila euro.
Un modo insomma per spiegare che nel nostro Paese davvero l’arte e la cultura possono essere motore dell’economia.

L’analisi e i numeri ci hanno aiutato a comprendere un bel po’ di cose, ma Collisioni è un evento nel vero senso della parola, è cioè un avvenimento di qualcosa che avviene in un dato luogo ed in un preciso momento. Collisioni è un’atmosfera. Aiutata, certo, dal paesaggio collinare che si imbiondisce sotto il sole, dai fiumi di vino riversati a profusione dalle cantine di Barolo, dal buon cibo genuino di cui profumano le strade, ma alimentata soprattutto dalle idee, dalla cultura, dalle persone quelle che incontri inaspettatamente e da quelle che eri sicuro di vedere proprio là, dalla voglia, cioè, che c’è ancora di condividere e confrontarsi.

collisioni

Per consultare il programma completo: www.collisioni.it

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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