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teatro cinese

Una breve storia del teatro cinese

dalla newsletter n. 38 - aprile 2024

12 minuti di lettura

Quando a scuola si studia la storia del teatro, è giusto che si inquadri la sua nascita e formalizzazione in Grecia nel V secolo a.C. circa. Andando ad approfondire lo studio, è possibile far risalire le prime forme embrionali di teatro a periodi ancora precedenti: rituali propiziatori, dialoghi e danze in onore delle divinità. Tuttavia, un teatro che si studia poco, se non da chi è addetto ai lavori – e anche in questo caso potrebbe volerci un interesse particolare – è il Teatro orientale.

I primi contatti con l’Occidente

Fino alla fine dell’Ottocento, i contatti con il teatro orientale si erano limitati a pochissimi episodi senza alcuna influenza tra le parti. In Giappone si ebbe l’apertura verso l’Occidente con la fine dello shogunato nel 1868 e la rapida modernizzazione del paese. In Cina invece, l’apertura avvenne alcuni decenni dopo, nel 1912, dopo la caduta dell’impero e la nascita della repubblica.

Un grande ruolo nel contatto tra i due poli sono state le esposizioni universali, in cui gli artisti si esibivano in forme teatrali tradizionali a rappresentanza del proprio paese. Gradualmente l’interesse di grandi teorici come Edward Gordon Craig, Antonin Artaud e Bertolt Brecht, permise la creazione di teorie d’avanguardia per la ricerca sull’arte teatrale. Similmente in anni successivi anche Jerzy Grotowski e Eugenio Barba studiarono approfonditamente il teatro orientale.

Il teatro in Cina

Le prime forme teatrali, come anche in Occidente, furono la danza, la musica e i rituali propiziatori apotropaici. La prima grande epoca dell’arte fu quella della dinastia Han (206 a.C. – 221 d.C.). In questo periodo fiorirono numerose forme di danza e mimo, focalizzate molto sulla spettacolarità di giochi ginnici e acrobatici (si vedrà come questo dettaglio sia caratterizzante del teatro cinese).

Intorno al 121 a.C. si sviluppò anche il teatro d’ombre, quello per antonomasia del gioco delle «ombre cinesi». Nei secoli successivi si alternarono periodi di stabilità ad altri di lotte intestine, durante i quali non ci fu una sostanziale crescita delle tradizioni teatrali. È doveroso menzionare la nascita della scuola fondata dall’imperatore Xuan Zong nel 714 durante la dinastia Tang. La scuola fu talmente importante che ancora oggi gli attori rivendicano la loro discendenza da tale istituzione.

Tra il 960 e il 1280 la Cina fu governata dalla dinastia Song che la portò a un rinnovato splendore culturale. In questo periodo iniziò a delinearsi una forma di dramma pienamente sviluppata e ne abbiamo notizia grazie al ritrovamento di tre opere avvenuto nel 1920. Gli attori più bravi venivano reclutati per recitare alle splendide feste dell’imperatore, mentre gli altri recitavano ovunque potessero

Marialuce Giardini

Diplomata al liceo classico, decide che la sua strada sarà fare teatro, in qualsiasi forma e modo le sarà possibile.
Segue corsi di regia e laboratori di recitazione tra Milano e Monza.
Si è laureata in Scienze dei Beni Culturali nel 2021

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