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Il confine labile tra l’essere madre e l’essere donna

Dalla newsletter n. 26 - marzo 2023 di Frammenti Rivista

12 minuti di lettura

La sessualità di una donna che diventa madre è la stessa di quella di una donna che ancora non lo è o che non vorrà mai esserlo? È giusto, per una donna oggi, pensare che la maternità non sia un’esperienza che potrà mai rientrare nella sua vita a seguito di una libera scelta? Oppure le donne si sentono ancora costrette nel ruolo di madre a prescindere dalla loro volontà di auto-determinazione? Sono tanti i quesiti a cui non è facile rispondere, ma che vale la pena di affrontare. 

La madre che fa sesso o è porno, oppure non lo fa

Nell’immaginario comune, una madre che fa sesso o è una milf oppure la maternità ne esclude a priori la sessualità. Chi si è mai immaginato la propria madre fare sesso? Nessuno, o quasi, visto che la cultura insegna a de-sessualizzare i propri genitori. 

Su YourPorn, PornHub e tutte le piattaforme di fruizione del porno online, si trovano interessanti categorie in cui vengono stigmatizzate le donne madri (o sedicenti tali) considerate ancora appetibili per il mercato del sesso. Una, la più nota, è senza dubbio quella delle milf, ovvero le «mothers I’d like to fuck», «le madri che mi vorrei scopare». Si tratta di donne sulla soglia dei trent’anni che quindi possono essere considerate tranquillamente già delle madri e hanno un’età massima compresa tra i cinquanta e i cinquantacinque anni. Ovviamente il loro corpo deve essere chiuso all’interno di canoni prestabiliti da un sistema patriarcale e maschilista per cui queste donne devono presentarsi toniche, avvenenti, iper-depilate. E, nonostante si presuppone che siano delle madri e che non siano neanche più giovanissime, non devono presentare nessun segno di quella maternità, come il seno cadente o le smagliature sulla pancia, perché ciò, all’interno di questa cornice, non le renderebbe attrattive per gli uomini. 

Il problema è che c’è un “fuori” di quella cornice, che vede gli uomini alla ricerca di un ideale femminile somigliante a quello visto sui siti porno e le donne che non rispondono a quei canoni, giustamente.

Un’altra categoria del porno degna di interesse sono le pregnant, ovvero le donne incinte. Anche qui, donne bellissime, che viste di spalle non sembrano neanche incinte, con questi pancioni perfetti, con la pelle liscissima anche lì dove non dovrebbe esserlo, senza l’ombra di quelli che la cultura patriarcale ci ha insegnato a chiamare difetti. 

Le milf e le pregnant sono le madri del porno, donne di cui la maternità, vera o presunta, diventa un sintomo di attrazione erotica per gli uomini, a patto che esse rispettino sempre i canoni estetici del patriarcato. Donne ancora una volta oggetto di quegli stessi uomini che, mossi probabilmente dal desiderio di prosecuzione della specie e, al contempo, dalla volontà di controllare il popolo femminile, le reclamano, le usano, le chiudono in uno stereotipo e ne fanno volano del proprio egoistico piacere. 

Eppure la maternità è un a…

Anto D'Eri Viesti

A proud millennial. Dopo il dottorato in semiotica e gender studies decide di dedicarsi solo alle sue passioni, la comunicazione e la scrittura.
Copywriter e social media manager.
La verità sta negli interstizi, sui margini e nei lati oscuri.
Tanti fiori, cioccolato e caffè.

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