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Cosa leggere sotto l’ombrellone? I nostri 10 consigli di lettura

E' arrivata l'estate e noi di Frammenti non vi lasciamo a "bocca asciutta". Per queste vacanze abbiamo preparato per voi una piccola rassegna dei nostri consigli di lettura, per non essere a corto d'idee nemmeno sotto l'ombrellone!

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15 minuti di lettura

Scommettiamo che in inverno molti di voi comprano libri su libri, senza mai trovare il tempo per leggerli. Siete in ottima compagnia. L’estate, di solito, è il momento in cui finalmente troviamo il tempo e la giusta disposizione mentale per dedicarci alla lettura.

Se avete libri che vi aspettano da mesi, è il momento giusto per cominciarli. Se invece siete a corto d’idee e non sapete proprio che libro mettere in valigia… niente paura: abbiamo preparato per voi una piccola rassegna di consigli di lettura. Buone vacanze!

«Riccardino»

Autore: Andrea Camilleri
Editore: Sellerio
Numero di pagine: 292


Tutte le cose, anche le più belle, sono irrimediabilmente destinate a terminare. È una sorte che ci accomuna tutti, e i personaggi letterari non ne sono esenti. Così anche per Salvo Montalbano è giunta l’ora di congedarsi dalle scene: a un anno esatto dalla morte di Andrea Camilleri, a luglio Sellerio ha pubblicato Riccardino, l’ultima indagine del popolarissimo commissario.

Primo dei nostri consigli di lettura, il Riccardino è un meta-romanzo. Un racconto in cui Salvo Montalbano, ormai invecchiato, si trova costretto a doversi confrontare con il suo alter ego televisivo, più giovane e prestante, e, soprattutto, con il suo Autore. Così l’indagine del commissario di Vigata sulla morte di Riccardino Lopresti, tra corna, ingerenze episcopali e collusione tra mafia e politica, si svolge attraverso un costante dialogo tra il personaggio e l’Autore, fino all’inevitabile finale: quello in cui, dopo aver risolto anche questo ennesimo caso, con un inaspettato escamotage Montalbano si congeda definitivamente dai suoi lettori. E ci sia concessa un po’ di commozione per l’ultimo saluto a uno dei personaggi letterari (e televisivi) più amati di sempre.

Consigliato da Michele Castelnovo


«Il colibrì»

Autore: Sandro Veronesi
Editore: La nave di Teseo
Numero di pagine: 368

Il colibrì è forse il libro di cui si è parlato di più in questo 2020 e non potevamo non inserirlo nei nostri consigli di lettura. È stato fin da subito dichiarato un caso editoriale e, come da pronostici, ha vinto il Premio Strega. Narra la storia di Marco Carrera, ribattezzato “colibrì” da Luisa Lattes, il suo primo, eterno amore, per un’insolita ragione: come l’uccellino, per tutta la vita Marco ha messo «tutta la sua energia nel restare fermo», mentre il mondo si muoveva, inesorabile.

La caratteristica di questo romanzo è che i suoi capitoli non rispettano l’ordine cronologico: la storia comincia nel 1999, torna indietro agli anni Ottanta, salta dopo il 2000, per poi ritornare negli anni Ottanta, e così via. Una scelta apparentemente azzardata, ma in realtà vincente, per un romanzo che funziona come la memoria umana, in cui i ricordi vengono rievocati in modo misterioso ma, nonostante tutto, con una sua logica.

Consigliato da Francesca Cerutti


«Un pellegrino ad Angkor»

Autore: Pierre Loti
Editore: 13Lab
Numero di pagine: 160

In Un pellegrino ad Angkor (1901), raccontando con semplicità e meraviglia del suo viaggio nell’attuale Cambogia, l’autore francese Pierre Loti narra le proprie avventure e la misteriosa storia locale con la sua penna poetica profondamente sensibile. La vista dell’antichissimo complesso templare di Angkor Wat, oggi candidato alla lista delle Sette Meraviglie del Mondo, rappresenta per lo scrittore, all’epoca cinquantenne, la realizzazione di uno dei sogni d’infanzia più radicati. La lunga e perigliosa traversata della giungla indocinese e il contatto con culture sconosciute prendono le tinte di un pellegrinaggio che conduce ad una profonda lezione di saggezza.

Pierre Loti fa immergere il lettore, con capacità evocative fuori dal comune, dalle antiche rovine degli Khmer agli esotici villaggi sulle rive del Mekong. Le pagine di questo romanzo sono pervase dal sentimento di stupore e soggezione che la magnificenza delle antiche rovine suscita nell’autore, e riflettono la consapevolezza di trovarsi in un paese dove sopravvive ancora una cultura preziosa e raffinata, tutta da scoprire. Perciò, anche questo libro merita un posto nei nostri consigli di lettura.

Consigliato da Federica Funaro


«Tante storie. La vita, l’amore a Milano»

Autore: Carlo Castellaneta
Editore: Rizzoli
Numero di pagine: 240

In un’epoca digiuna di racconti – allergica, forse, al ‘buon’ governo della materia – Tante storie di Carlo Castellaneta è un recupero lieto, la riscoperta di un modus narrandi estinto, tanto lontano dalla narrativa in fotocopia degli autori odierni. Ci troviamo, del resto, dinnanzi a uno scrittore profondamente consapevole, che lavora sui «guizzi» e gli «scatti brucianti» sapendo che la forma racconto «non perdona una sola caduta, un errore, una minima debolezza».

I testi qui raccolti – ordinati dallo stesso Castellaneta – si pongono come capitoli di un romanzo ideale; sortiti dalle occasioni più varie, presentano una continuità tematica che si snoda lungo i binari del suo luogo emozionale, quella Milano specchio dei comportamenti sociali e dell’Italia che cambia. Protagonisti sono ragazze, operai, coppie d’amanti e grigi professionisti. Animano le sezioni di questa raccolta preziosa, capace di parlare di amore e politica come solo negli anni Settanta si sapeva fare.

Consigliato da Ginevra Amadio


«Gli schifosi»

Autore: Santiago Lorenzo
Editore: Blackie
Numero di pagine: 227

Gli schifosi di Santiago Lorenzo racconta la storia di Manuel, un uomo che decide di vivere lontano dalla città nel paesino di Zarzahuriel, imparando il valore della solitudine e delle piccole cose.

Un po’ come il Walden di Thoreau, un po’ come il Robinson Crusoe di Defoe, il romanzo dello scrittore e cineasta originario di Portugalete narra con caustica ironia la storia di un uomo che cerca rifugio dall’odierna società metropolitana di consumo, imparando da un lato il valore della lentezza, e dall’altro quello della solitudine, della frugalità e del piacere nelle piccole cose.

Consigliato da Alberto Paolo Palumbo


«Il giocatore»

Autore: Fëdor Dostoevskij
Editore: Feltrinelli
Numero di pagine: 233

Il giocatore è un romanzo scritto da Dostoevskij lo stesso anno del suo altro celebre romanzo: Delitto e Castigo. E il motivo per cui l’autore si ritrova a dover scrivere in fretta e furia il romanzo pare essere estrapolato dal romanzo stesso, perché infatti in quel momento si era ritrovato ad avere ingenti debiti di gioco.

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Così Il giocatore, oltre ad essere un’analisi profonda dell’irrazionale logica del ludopatico e della sua disperazione, è anche una lucida autobiografia di un uomo che ha compreso la propria malattia, ma non ne ha ancora trovato una cura.

Consigliato da Vladislav Karaneuski


«L’ultima moglie di J.D. Salinger»

Autore: Enrico Deaglio
Editore: Marsilio
Numero di pagine: 112

L’ultima moglie di J.D. Salinger è il romanzo che tutti gli amanti della letteratura dovrebbero portarsi sotto l’ombrellone. Il giornalista Enrico Deaglio immagina un intrigo poliziesco, in cui sono coinvolti FBI e spie russe, dietro uno dei capisaldi della letteratura americana: Il giovane Holden di J.D. Salinger.

Chiaramente si tratta di una storia di fantasia, ma il romanzo, scorrevole e avvincente, regala ore piacevoli sotto l’ombrellone. Inoltre, l’autore, da grande appassionato di Salinger e della sua produzione, costella il romanzo di curiosità – stavolta vere – sulla vita e le opere di questo scrittore. Una bella occasione di arricchire il proprio bagaglio culturale in tutta spensieratezza.

Consigliato da Francesca Cerutti


«Caino»

Autore: José Saramago
Editore: Feltrinelli
Numero di pagine: 142

A vent’anni di distanza da Il Vangelo secondo Gesù Cristo, José Saramago torna a confrontarsi con la religione. Per farlo, lo scrittore portoghese sceglie come protagonista di quello che sarà il suo ultimo romanzo una delle figure più controverse della Bibbia: il fratricida Caino. È attraverso i suoi occhi che l’autore narra e reinventa alcune delle principali vicende dell’Antico Testamento.

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Colui che nella tradizione cristiana viene spesso identificato, insieme ai genitori Adamo ed Eva, come l’origine del dolore e del peccato, nel libro di Saramago è presentato come un uomo qualunque; non tanto assassino, quanto vittima del vero cattivo della Storia: Dio. Un Dio egoista, capriccioso e superbo, contro il quale il protagonista si ribella e si scontra continuamente, dando vita a dialoghi serrati e intrisi di pungente e dissacrante ironia. Caino è un libro sia per chi non conosce Saramago, sia per coloro che già amano lo stile inconfondibile di un autore controverso, sfrontato e libero, ma che merita d’essere inserito all’interno dei nostri consigli di lettura.

Consigliato da Cristina Sivieri


«Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio»

Autore: Remo Rapino
Editore: Minimum Fax
Numero di pagine: 265

Chi ha mai pensato di scrivere un romanzo sullo «scemo del villaggio», raccontandone l’autobiografia? Nessuno, si direbbe, prima di Remo Rapino che con Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (tra i semifinalisti del Premio Strega 2020) restituisce il delicato e toccante ritratto di un «cocciamatte» che ha attraversato il Novecento, dagli anni del fascismo fino alle soglie del nuovo millennio. Nel farlo, l’autore usa una lingua imprevedibile, sgrammaticata, che mescola italiano e dialetto in un incredibile esercizio di realismo.

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Poco importa se Liborio corrisponda a una persona realmente esistita, o se sia solo frutto della fantasia di Rapino. Ma, pagina dopo pagina, ci si affeziona a lui, che ha gli occhi proprio uguali a quelli di suo padre, e alla sua esistenza scandita da un susseguirsi di “segni neri”: a partire proprio dal padre, che non ha mai conosciuto, passando per la morte del nonno e della madre, dalla delusione amorosa di Giordani Teresa, dalla leva militare, dal trasferimento in fabbrica a Milano e Bologna, dal ricovero in un ospedale psichiatrico per arrivare infine al ritorno al paese natale, mai citato, dove, nella miseria e tra i deliri, troverà infine la pace, nella morte. Una vita vissuta ai margini, quella di Bonfiglio Liborio. Una di quelle vite che di solito non trovano spazio nella letteratura, ma che Rapino ha saputo raccontare con rara maestria e che noi abbiamo deciso d’inserire nei nostri consigli di lettura.

Consigliato da Michele Castelnovo


«Peter Pan nei giardini di Kensington»

Autore: James Matthew Barrie
Editore: BUR Biblioteca Universale Rizzoli
Numero di pagine: 102

Ultimo dei nostri consigli di lettura é: Peter Pan nei giardini di Kensington.
Prima di Wendy, di Capitan Uncino e dei Bimbi Sperduti c’era solo lui: il neonato Peter Pan. In quest’opera pubblicata nel 1906, vediamo un Peter Pan molto diverso da come lo conosciamo. Infatti ha solo sette giorni, e come tutti i bambini appena nati, «essendo stati uccelli prima di essere uomini, naturalmente sono un po’ selvatici nelle prime settimane e sentono un gran prurito alle spalle dove prima avevano le ali». È così che Peter inizia una nuova vita, volando fuori dalla sua cameretta per recarsi nei favolosi Giardini di Kensington popolati, come tutti sanno, da fate, gnomi e molte altre creature. Qui inizieranno le sue avventure, in un mondo precluso agli uomini.

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La fantasia galoppante di Barrie, trova sfogo in questo romanzo dove l’autore ci spiega molte cose su bambini, fate e uccelli. Un romanzo che racconta le origini del bambino che non crescerà mai. Una storia non spensierata come credete e che vi lascerà dell’amaro in bocca.

Consigliato da Azzurra Bergamo


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In copertina: Photo by Dan Dumitriu on Unsplash

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