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La IV edizione del Festival delle Geografie guarda al futuro

Dal 15 al 18 settembre 2022 a Villasanta (MB) torna il Festival delle Geografie. Quattro giorni di confronto interdisciplinare per riflettere sul concetto di futuro.

7 minuti di lettura

Pensare il futuro. È questo lo stimolo di partenza della IV edizione del Festival delle Geografie di Villasanta (visita il sito), promosso dalla Associazione La Casa dei Popoli e dal Comune di Villasanta, che avrà luogo in Villa Camperio dal 15 al 18 settembre 2022.

Il Festival, dedicato al rapporto tra l’uomo e lo spazio, torna quest’anno con un programma divulgativo e interdisciplinare che propone incontri, conferenze, laboratori, spettacoli e momenti di approfondimento culturale intorno al concetto di futuro. Infatti il tema di questa edizione è: E se domani… geografie per abitare il futuro.

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Scienziati, letterati e artisti indagheranno i cambiamenti, i limiti, le sfide e le speranze della società di oggi in 25 eventi pensati appositamente per il palco del Festival. Tutti i contributi sono come sempre rivolti ad un pubblico ampio, vario e affezionato che è la vera anima del Festival.

Festival Geografie

Da dove nasce il tema di quest’anno

Una pandemia, una guerra alle porte di casa, una lunga siccità, ghiacciai che si spengono, una crisi demografica importante: viene naturale chiedersi se la sfortuna c’entri qualcosa, se dopo un periodo di vacche grasse la sorte sia girata e ora ci tocchi quello delle vacche magre.

Se ci si abbandona a questa visione legata alla sfortuna, non è difficile capire come siamo finiti in mezzo a tutto questo continuo parlare di emergenze. A livello mediatico viviamo ormai in un susseguirsi di emergenze e stati d’eccezione continuo.

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La sfortuna ovviamente c’entra poco, l’Homo sapiens, una specie neonata (300.000 anni fa), dal peso ridotto (0,01% della biomassa terrestre), sta alterando a velocità impressionante il pianeta su cui vive. Per via di questo impatto impressionante sono oggi in voga alcune cornici interpretative: una prende il nome di Antropocene, per indicare un’epoca in cui l’uomo esercita – al negativo – impatti tali da cambiare persino i connotati geologici alla Terra, qualcun altro ha proposto di parlare di Capitalocene, puntando il dito sul sistema economico che alcune oligarchie hanno costruito e la sua inesauribile fame di crescita. Che prevalga una o l’altra chiave di lettura, sia chiaro, al pianeta poco importa, continuerà la sua strada. Il punto è invece per noi che quel pianeta, questo pianeta, lo abitiamo: in gioco c’è il nostro vivere in pace su e con questa terra.

Davanti a questa situazione l’edizione 2022 del Festival è stata dedicata al tema del futuro e a come abitarlo. L’idea è quella di provare a capire – attraverso diversi punti di vista – come cambieranno le nostre abitudini quotidiane, in che modo da cittadini potremo contribuire a inclinare la barca da una o dall’altra parte; in definitiva se ci attendono solo geografie del collasso o possiamo immaginare delle vie di uscita.

Perché un festival che parla di geografia in Brianza?

La scelta del verbo abitare non è casuale: parla del nostro rapporto con lo spazio e del nostro essere, prima di tutto, cittadini. Il contesto del Festival, il luogo in cui sorge il nostro laboratorio di idee, la città diffusa brianzola, con il suo essere spazio ibrido, territorio misto tra la metropoli e le Alpi, in cui le tensioni dell’urbano e del rurale giocano una partita particolare, ha avuto un suo peso. I territori di frontiera, del resto, come ogni zona di confine, offrono molti spunti alla lettura geografica.

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Un assaggio al programma

Un ricco programma, di cui parleremo nei prossimi articoli, costellerà i quattro giorni no stop del Festival: tre mostre fotografiche, proiezioni, laboratori e corsi per i più piccoli e per i più grandi.

Luoghi e informazioni utili

Come arrivare:

L’evento si svolge a Villasanta (MB) all’interno della Villa Camperio, situata nel centro storico del paese, in via Confalonieri 55.

Per chi arriva in auto il parcheggio più vicino è situato in via Ada Negri a circa 100 metri dalla Villa Camperio.

Per chi arriva in treno si può scendere alla stazione di Villasanta della linea Milano-Lecco (via Molteno Oggiono) che dista circa 800 metri dalla Villa Camperio.

Gli eventi si svolgono nei vari ambienti resi disponibili sia all’aperto che all’interno della villa.

Come ogni anno è sempre operativo nei giorni della manifestazione un Punto Ristoro con una selezione di aperitivi a tema che accompagneranno il susseguirsi degli eventi. La Libreria del Festival con tutti i titoli presentati durante le quattro giornate ma anche molto altro in materia di viaggi, geografie, luoghi e culture. Anche per la quarta edizione il Festival sarà in streaming tramite il sito e la pagina Facebook.

Attraverso molti dialoghi, incontri tra diversi punti di vista, cercheremo ancora una volta, segni che ci aiutino a decifrare le pagine del Libro del Mondo e ad essere parte attiva nei suoi processi di cambiamento. In ossequio a un vecchio principio (sempre valido), cercheremo di fare della quarta edizione del Festival un luogo in cui pensare in modo globale possa aiutarci ad agire, concretamente, a livello locale.

Festival Geografie

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Fausta Riva

Fausta Riva nasce in Brianza nel 1990.
Geografa di formazione(Geography L-6) poi specializzata in fotografia al cfp Bauer.
Oggi collabora con agenzie fotografiche e lavora come freelance nel mondo della comunicazione visiva.
Fausta Riva nasce sognatrice, esploratrice dell’ordinario. Ama le poesie, ama perdersi e lasciarsi ispirare.

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