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Finalmente in Italia il live action de «Il Re Leone»

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6 minuti di lettura

È uscito oggi in Italia Il Re Leone, live action dell’omonimo cartone animato uscito nel 1994. Il film, diretto dall’americano Jon Favreau, era arrivato nelle sale dei Paesi anglofoni lo scorso 19 luglio.

Grandissima fedeltà all’originale

Non è la prima volta che la Disney propone un live action di un cartone di successo: già nel 1996 era uscita la versione “a persone vere” de La carica dei 101, con la bravissima Glenn Close nel ruolo di Crudelia De Mon. Tra gli esempi più recenti, Cenerentola (2015), con Lily James ed Helena Bonham Carter, e La bella e la bestia (2017), con Emma Watson nei panni di Belle.

A volte i live action sono delle vere e proprie rielaborazioni sul tema, come nel caso di Maleficent (2014), che riprende la storia narrata ne La bella addormentata nel bosco dal punto di vista della strega Malefica, interpretata da Angelina Jolie. Non è invece il caso de Il Re Leone, che si propone come una fedelissima trasposizione del cartone originario.

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Chi ha amato già 25 anni fa le avventure del leoncino Simba ritroverà con piacere non solo la stessa storia, ma anche intere scene. In effetti, tanto per fare un esempio, la sequenza iniziale con il sole che sorge e il piccolo Simba presentato agli altri animali dalla scimmia Rafiki è ormai una vera icona della storia del cinema. Tantissimi, se non quasi tutti, avrebbero gridato allo scandalo non ritrovandola.

Simba in una delle primissime sequenze de Il Re Leone.

Lo stesso si può dire per la colonna sonora: per chi è stato bambino negli anni Novanta è un vero tuffo al cuore risentire canzoni come Circle of Life, I Just Can’t Wait to Be King e la dolcissima Can You Feel the Love Tonight. Pezzi di infanzia che riaffiorano in superficie.

Un film per grandi e piccini

È quasi impossibile che qualcuno non abbia visto o non ricordi il cartone de Il Re Leone, ma per chi avesse bisogno di un ripasso riproponiamo in breve la trama. Il leoncino Simba è figlio di Mufasa, rispettato re degli animali, e cerca di imparare dal padre tutto quello che c’è da sapere per regnare sulla savana. Viene però ingiustamente accusato dallo zio Scar, da sempre desideroso di usurpare il trono di Mufasa, di aver ucciso il padre, e per questo sceglie di fuggire. Vive lontano per molto tempo, insieme alla mangusta Timon e al facocero Pumbaa, finché un evento inatteso non lo convince a fare i conti con il passato.

Rivedendo Il Re Leone con occhi adulti, si può dire che non è solo un film per bambini. I più grandi coglieranno e apprezzeranno tanti spunti di riflessione su svariate tematiche tutt’altro che infantili, come il senso di colpa e il desiderio di risolvere le questioni lasciate in sospeso. Inoltre, Mufasa insegna al piccolo Simba il rispetto delle leggi della natura, un tema oggi come oggi più attuale che mai. Non vengono trascurate nemmeno le questioni di genere: la leonessa Nala si propone infatti come un modello femminile forte e determinato, innamorata di Simba ma comunque in grado di tenergli testa e metterlo di fronte alle sue responsabilità.

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Nala e Simba.

Doppiatori star

La versione originale vanta tra i doppiatori una star come Beyoncé, che presta la sua voce a Nala, la leonessa di cui si innamora Simba. Quella italiana non è stata da meno: sono stati scelti, infatti, idoli musicali nostrani per doppiare i protagonisti. La voce di Simba è quella di Marco Mengoni, mentre Nala è stata doppiata da Elisa.

In attesa dei prossimi live action

Il Re Leone è stato senz’altro un live action riuscito, complice anche la strepitosa fotografia, che a tratti fa scambiare il film per un documentario sulla vita nella savana. Per altri film, invece, non sono mancate le polemiche. È in cantiere La sirenetta, che ha già fatto parlare di sé perché il ruolo di Ariel è stato assegnato a Halle Bailey, un’attrice nera. I fan si sono divisi tra chi pensava che la sirena non dovesse essere per forza diafana e coi capelli rossi come nel cartone e chi, al contrario, riteneva che la scelta della Bailey fosse solo una strizzata d’occhio al politically correct.

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E, allo stesso modo, ha fatto discutere anche la proposta di affidare la parte del principe Eric a Harry Styles, giudicato inadatto. L’ex One Direction, in ogni caso, ha rifiutato la proposta. Vedremo quali saranno i prossimi sviluppi…

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Francesca Cerutti

Classe 1997, laureata in Lingue per l'impresa e specializzata in Traduzione. Sempre alla ricerca di storie che meritino di essere raccontate. Nel 2020 è stato pubblicato il suo romanzo d'esordio, «Noi quattro nel mondo».

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