fbpx
Italo Calvino romanzo storico

Il romanzo storico e la lezione di Manzoni

dalla newsletter n. 32 - ottobre 2023

6 minuti di lettura

«Resta per l’Autore di questo libro l’oggetto di un amore continuamente dichiarato ma che egli sa di non poter realizzare, perché l’albero della letteratura mal sopporta i frutti fuori stagione» così dichiarò l’autore Italo Calvino nel 1957 in apertura del suo celebre romanzo Il Barone rampante. Con la pianificazione della celebre trilogia de I Nostri antenati, Italo Calvino si inserì a tutti gli effetti nel solco del romanzo storico e della sua complessa relazione con gli autori che lo avevano preceduto.

Calvino riteneva che il romanzo storico fosse il metodo migliore per parlare dei propri tempi; tuttavia il suo lavoro fu sempre guidato dalla grande domanda personale in merito all’attualità del romanzo storico nella società contemporanea. Questa questione fu sempre il centro della sua ricerca nella stesura, per evitare di scadere in anacronismi intenzionali, o addirittura in «caricature troppo facili».

Per trovare una risposta a questa questione, Italo Calvino si rifece alla lezione di un autore che lo aveva preceduto nel solco della tradizione del genere: Alessandro Manzoni. Il rapporto con questo scrittore è estremamente complesso e viscerale e mutò nel tempo. In un primo periodo, nel 1953 per un’inchiesta radiofonica della RAI (che non venne mai mandata in onda), Italo Calvino espresse un giudizio molto severo sull’autore lombardo: riteneva che fosse privo di gusto dell’avventura e un moralista sprovvisto di capacità di auto-introspezione. Si limitò a riconoscere i dovuti meriti linguistici per la sua capacità di costruire una lingua piena di arte e significato.

Questa critica così aspra venne poi lentamente mitigata da un percorso di rivalutazione di Alessandro Manzoni. Italo Calvino, coerente con la propria visione di critico letterario, riteneva fondamentale tornare a interrogare gli autori con cui si rapportava per comprendere l’evoluzione della propria prospettiva a seconda della maturazione e del percorso personale. Nel 1955 all’interno de il saggio Il midollo del leone, affiancò Alessandro Manzoni a Giovanni Verga in una ricerca che aveva lo scopo di recuperare l’ampiezza e la profondità della nostra tradizione letteraria. Lo scopo di associare questi due autori era dettato dalla necessità di dimostrare come il protagonista ideale non poteva identificarsi con nessuno dei personaggi, ma viveva e incarnava nella costante presenza morale dell’autore sulla scena del romanzo.

Nel 1959 il rapporto tra Alessandro Manzoni e Italo C…

Eleonora Fioletti

Nata tra le nebbie della pianura bresciana, ma con la testa tra le cime delle montagne. Laureata in Filologia moderna, si è appassionata ai manoscritti polverosi e alle fonti storiche. Nel tempo libero colleziona auricolari annodati, segnalibri improbabili, eterni esprit de l’escalier, citazioni nerd e disneyane da usare in caso di necessità.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.