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eruzione del Krakatoa

L’eruzione del Krakatoa e la cancellazione delle isole

dalla newsletter n. 37 - marzo 2024

4 minuti di lettura

La storiografia ci ha abituato alla narrazione di fatti disastrosi che hanno cambiato l’aspetto di luoghi della storia e i volti di intere società. Se dovessimo pensare ad un esempio, sicuramente molti di noi penserebbero subito all’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. che distrusse le città di Pompei ed Ercolano. Distruggendo queste città, le ceneri le hanno consegnate alla storia, facendole diventare un paradiso perduto della classicità. Un fenomeno simile accadde nell’agosto del 1883, quando in Indonesia uno dei più forti e distruttivi fenomeni di vulcanesimo, l’eruzione del vulcano Krakatoa, distrusse un paradiso delle isole, portando morte e distruzione, ma generando anche effetti sul clima a livello mondiale.

Il vulcano Krakatoa, un gigante nel paradiso del mare di Giava

Il Krakatoa è un’isola di modesta estensione nello Stretto della Sonda che collega il mare di Giava e l’Oceano Indiano. Questo luogo paradisiaco, in Indonesia si trova nel settore occidentale dell’Anello di Fuoco, una catena di faglie e vulcani disposti circolarmente, dove sono presenti la maggior parte dei vulcani attivi del nostro pianeta.

Al momento dell’eruzione nel 1883, il luogo si trovava nelle zone di controllo degli olandesi ed era costituito da alcune isole principali: Rakata, Lang, Verlaten e da quella maggiore, proprio Krakatoa.

La popolazione locale aveva già assistito a fenomeni di eruzione di quel vulcano, una delle più celebri, raccontata da una cronaca locale nel 416 d.C. raccontava che:

Un rumore tuonante fu udito dalle montagne Batwara […]; tutto il mondo fu fortemente scosso e si scatenò un violento tuonare, accompagnato da pioggia fitta e tempeste, ma non solo questa pioggia fitta non estinse l’eruzione di fuoco del monte Kapi, ma il fuoco aumentò; il rumore era spaventoso, alla fine il monte Kapi con un boato tremendo scoppiò in pezzi e affondò nelle profondità terrestri. L’acqua del mare si alzò e inondò la terra, la zona dall’est del monte Batwara al monte Raja Basa fu sommersa …

Eleonora Fioletti

Nata tra le nebbie della pianura bresciana, ma con la testa tra le cime delle montagne. Laureata in Filologia moderna, si è appassionata ai manoscritti polverosi e alle fonti storiche. Nel tempo libero colleziona auricolari annodati, segnalibri improbabili, eterni esprit de l’escalier, citazioni nerd e disneyane da usare in caso di necessità.

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