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10 libri per sopravvivere al lockdown (sperando che sia l’ultimo)

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9 minuti di lettura

Almeno fino a Pasqua si annuncia un nuovo lockdown in pressoché tutta Italia, con la speranza che sia l’ultimo. Proprio un anno fa, di questi tempi, vi consigliavamo i nostri libri preferiti per tenervi compagnia durante l’isolamento. Rieccoci, dodici mesi dopo, pronti a fare altrettanto e consigliarvi le nostre opere preferite, diversissime tra loro. Ce n’è per tutti i gusti, e speriamo di aiutarvi a incontrare il libro che sarà il protagonista della vostra primavera. Perché, per citare Daniel Pennac, «un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso». Ecco quindi i nostri consigli di 10 libri da leggere per sopravvivere al nuovo lockdown.

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«Nuovissimo testamento» di Giulio Cavalli

In un momento di stasi, di sentimenti comunicati per mezzo di uno smartphone, leggere la novità editoriale Nuovissimo Testamento (acquista) di Giulio Cavalli è un buon modo per riflettere su quelle emozioni che a volte non vorremmo avere perché impicciano, rendendoci fragili e vulnerabili. E questo è il motivo perché lo segnaliamo tra i libri da leggere assolutamente in occasione del nuovo lockdown. Nuovissimo testamento è un romanzo distopico che mescola il novecentesco 1984 di George Orwell alla recentissima serie Netflix Il racconto dell’ancella, tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Atwood.

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Nella cittadina di DF non c’è niente che non sia prestabilito da rigide regole del Governo, dai colori delle case alla dieta. Sono severamente vietate le emozioni, i legami e i desideri. Anzi, sono messi al bando da un vaccino somministrato dalla più tenera età. Ad un certo punto a DF succede qualcosa: nascono dei piccoli focolai di empatia, partendo dal reparto di Disturbi affettivi dell’ospedale. Se Fausto, Andrea e Angelo si trovano per caso a condividere la stessa camera, la rivoluzione è una scelta. Non appena capiscono che dietro a quel modo di vivere ci sta un disegno politico, decidono di rischiare la loro stessa vita per liberare le emozioni. Uno scroscio di empatia e sentimenti vengono riversati a cascata nelle case degli abitanti di DF dalle brigate sentimentali, con l’aiuto della dottoressa Anna Cordio, ideatrice dell’antidoto contro il vaccino. Tra le pagine troviamo il tormento, le emozioni represse, l’anima soffocata dei cittadini di DF. E al lettore viene voglia di vivere, amare e sentire tutto in maniera amplificata.

Consigliato da Maria Ducoli

«Testimone del tempo» di Enzo Biagi

Considerato dallo stesso autore il suo testo più importante, Testimone del tempo (acquista) di Enzo Biagi rappresenta un viaggio nelle «ore della storia», un faccia a faccia con le trasformazioni sociali, i drammi novecenteschi, i riflessi dell’arte nella vita quotidiana. Con uno stile nitido, votato all’essenzialità, Biagi rigetta ogni sensazionalismo e presenta i fatti attraverso la lente del colloquio intimo, il filtro episodico della memoria affettiva, restituendo un esempio di giornalismo che – come è stato scritto – «a buon diritto rientra nella letteratura».

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Il sottotitolo dell’opera recita «Tanti volti, tante storie», ed è in effetti un campionario di tipi umani quello che Biagi estrae dal suo taccuino di cronista, passato con coerenza dal bandito Casaroli al regista Fellini, dai militanti armati a Eugenio Montale. La raccolta ha qui il sapore di un album composito, comunque storico e resistente alla “misura” del tempo, in grado di offrire «qualche spunto per tracciare, a chi vorrà fare il ritratto di mezzo secolo, la storia del tempo faticoso che ci è toccato da vivere». Assolutamente un libro consigliatissimo da leggere per sopravvivere al lockdown.

Consigliato da Ginevra Amadio

«La grande cecità» di Amitav Ghosh

Lo scrittore e antropologo indiano Amitav Ghosh è tra gli intellettuali contemporanei che più di tutti sanno cogliere lo spirito del suo tempo. Una prova di ciò è il suo saggio pubblicato in Italia da Neri Pozza nel 2017 La grande cecità. Il cambiamento climatico e l’impensabile (acquista), uno scritto che aggiunge un tassello in più al dibattito sugli studi di ecocritica, partendo dall’idea che il cambiamento climatico e i disastri da esso provocati sono stati causati dalla “Grande Accelerazione” della modernità.

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Riconoscere di dover intervenire sul cambiamento climatico vuol dire ammettere i limiti dell’umano e della sua libertà e rinunciare al controllo delle risorse del pianeta a scapito dei paesi più svantaggiati. Ghosh esorta la politica e la cultura mondiale a riconoscere la nostra dipendenza dalla natura e a ritornare a un senso originario di comunità che ci permetta di affrontare al meglio l’imminente catastrofe climatica. Come mai questo saggio è l’ideale ora? Perché il Covid, il «non-umano» a cui Ghosh fa riferimento, è un fenomeno che ci ha messo di fronte ai nostri limiti, alle disparità della nostra società e alla nostra arroganza verso la natura.

Consigliato da Alberto Paolo Palumbo

«Nessuno si salva da solo» di Margaret Mazzantini

Nessuno si salva da solo (acquista) non è solo una frase – splendida e veritiera – che ci è stata ripetuta spesso dall’inizio della pandemia, ma anche il titolo di un romanzo di Margaret Mazzantini, da cui è stato tratto un omonimo film con Jasmine Trinca e Riccardo Scamarcio. La storia ruota intorno all’amore tra Delia e Gaetano: una passione tra opposti, bruciante fin dal primo momento. Due figli, messi al mondo con un forte desiderio di riscatto. Un amore che sembra ormai arrivato al capolinea, o forse no. Basta uscire a cena per discutere su chi si occuperà dei bambini durante l’estate, e tutto viene messo in discussione.

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Con questo libro, breve ma molto potente, Margaret Mazzantini ci ricorda che c’è un solo modo per sperare in una salvezza: mettersi in gioco affidando la propria storia e il proprio dolore agli altri. Una lezione che imparano i due protagonisti nel corso di una sola sera, ma che non si limita certo alle relazioni amorose. Vale anche e soprattutto in un periodo come quello che stiamo attraversando, in cui molti non condividono i propri sentimenti per paura di vederli sminuiti., ragion per cui è uno dei nostri 10 libri che consigliamo di leggere in lockdown. «Osate», sembra dirci Mazzantini. Nessuno si salva da solo.

Consigliato da Francesca Cerutti

«Il sussurro del mondo» di Richard Powers

Il sussurro del mondo (acquista) di Richard Power, vincitore del Pulitzer nel 2019, sfida il paradigma moderno che ha sancito la separazione definitiva tra narrazione epica e romanzo, proiettando quest’ultimo entro la dimensione dell’individualità. Il romanzo, scriveva Hegel, parla di uomini, di turbe e malumori umani, gioie e vittorie umane, staccando l’uomo dal contesto globale di cui è parte, per farne il centro gravitazionale della narrazione. In Powers no. Gli uomini sono appendici dei veri protagonisti del romanzo: gli alberi, le radici, i tronchi, le foglie. È questa la forza e la bellezza de Il sussurro del mondo, capace di risvegliare nel lettore la sua capacità di sentirsi parte – e non vertice – di quel tutto che i Greci chiamavano Natura.

Il romanzo si articola in sezioni che ricalcano la struttura dell’albero: vi sono delle Radici apparentemente sconnesse (9 racconti di uomini e donne) che s’intersecano e confluiscono in un unico Tronco, incrociandosi per aspirare al cielo nella Chioma, e ritornano alla terra, generando futuro, nei Semi. Gli alberi agiscono: sono il terreno sul quale si radicano le vicende dei personaggi ai quali Powers dà voce, lo sfondo che, seguendo i tempi lunghi della storia naturale, assiste silenzioso alla storia umana. Un romanzo corposo e filosoficamente robusto, che meglio di molti altri pone al centro della narrazione la questione ecologica, ricordandoci che «se vogliamo imparare i segreti della Natura, dobbiamo praticare più umanità».

Consigliato da Giovanni Fava

«Il grande me» di Anna Giurickovic Dato

Il grande me (acquista) è il secondo romanzo di Anna Giurickovic Dato, che dopo il suo esordio con La figlia femmina propone un delicato quanto toccante nuovo lavoro. Fin dall’inizio sembra di immergersi in una storia fin troppo normale e quotidiana, cosa assolutamente positiva. Infatti, la malattia che è tema centrale e cornice allo stesso tempo viene raccontata con profonda consapevolezza e verità. Non c’è traccia di retorica nelle parole di Dato, che ricostruisce la storia di un padre in fin di vita con le conseguenze che la sua malattia ha nella vita dei figli. Sono infatti chiamati a mantenere la calma, a essere lucidi anche quando Simone, il padre, decide di ripercorrere la sua vita per liberarsi di verità nascoste. È Carla, una dei figli, a raccontarci una storia fin dall’inizio delicata e intensa.

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Il punto di vista femminile è la vera perla di questo romanzo, che rientra a buon titolo tra i libri che consigliamo di leggere in lockdown e che non a caso è stato proposto per il Premio Strega. Il topos della malattia non lascia spazio a banalità, ma si muove nella complessità della leggerezza dell’essere, nel tentativo tra delirio e lucidità di ritrovare qualcosa, forse un respiro non abbastanza interiorizzato, un rimpianto fin troppo assopito.

Consigliato da Silvia Argento

«Euridice aveva un cane» di Michele Mari

Pubblicato per la prima volta nel 1993, Euridice aveva un cane (acquista) di Michele Mari sta gradualmente diventando – anche grazie alle diverse ristampe – un classico. Ecco perché è uno dei libri che consigliamo di leggere in lockdown. Il libro, composto da ben diciotto racconti, dimostra la maturità stilistica dell’Autore che padroneggia con sicurezza diversi tipi di linguaggio. Non sorprende, dunque, imbattersi in Li fratelli mia, una rivisitazione del mito della nascita dell’Urbe tutto in dialetto romano. Oltre l’indiscussa maestria nella parola, però, emergono all’istante le tematiche trattate che vengono analizzate in maniera inedita. Mari, infatti, si cimenta in amare speculazioni sulla morte, la perdita dell’innocenza e la crudeltà/bontà del cosmo. Su quest’ultimo aspetto è emblematico il delirante Tutto il dolore del mondo, che narra le peripezie di un uomo di fronte a un pesciolino in fin di vita.

La prosa di Mari, nonostante non risulti sempre scorrevole, regala perle insperate. È la sua grandiosa capacità narrativa a immortalare personaggi memorabili in poche pagine – alcune volte, addirittura, in un paio. Un libro particolarmente ben riuscito, i cui racconti sono – e saranno – presi a modello nei laboratori di scrittura creativa e non solo. Il consiglio è quello di leggere in totale tranquillità, apprezzando così ogni riga, che risulta minuziosamente studiata. Per comprendere la portata innovativa di Euridice aveva un cane basterà leggere I palloni del Signor Kurz, il racconto che apre la raccolta. È amore a prima lettura.

Consigliato da Lorenzo Gafforini

«Esercizi di fiducia» di Susan Choi

Vincitore del National Book Award nel 2019, Esercizi di fiducia (acquista) di Susan Choi è un libro cervellotico, che sfida la percezione del lettore, perfetto per un periodo come questo, in cui abbiamo tempo per metabolizzare al meglio le nostre letture. David e Sarah sono due adolescenti americani allievi della scuola di arti performative Citywide Academy for the Performing Arts, dove studiano sotto la guida dell’esigente professor Kingsley. Fin qui una trama molto convenzionale, se non fosse che esistono altre due versioni differenti di questa storia che mettono in crisi la versione precedente, svelando la menzogna (o la verità) dietro ognuna di essa. Al lettore, dunque, spetta il compito di sbrogliare l’intricata massa di quella che si rivelerà essere una storia di sopraffazione e abusi.

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Esercizi di fiducia di nome e di fatto, dunque, come quelli che si fanno a scuola di teatro. Quello che ci propone Susan Choi in questo libro, perfetto da leggere in lockdown, è un raffinato gioco metanarrativo che sfida la fiducia del lettore nei confronti dei vari narratori che si avvicendano nel corso del romanzo. Ciò che resta da fare è abbandonarsi a quello che è l’esercizio di fiducia più riuscito di tutti, ovvero la finzione narrativa, perché più veritiera della stessa realtà.

Consigliato da Alberto Paolo Palumbo

«Viaggio al termine della notte» di Louis-Ferdinand Céline

Un altro dei libri che vi consigliamo di leggere durante questo lockdown è Viaggio al termine della notte (acquista), il grande romanzo di Louis-Ferdinand Céline pubblicato nel 1932. La trama si svolge attorno alle peripezie di Ferdinand Bradamu, alter ego dell’autore, che si trova a confrontarsi con un’epoca storica particolare, quella della Prima guerra mondiale. Sballottato da Parigi alle trincee, fino alle colonie francesi in Africa e poi nel mondo delle speranze e delle illusioni statunitense, Bradamu/Céline è la vittima di un epoca dove la brutalità dell’uomo viene nascosta da canti patriottici e bandiere insanguinate.

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Viene messa in scena un’epoca storica con un senso forte di tragicomico, che nasconde però, dietro all’ilarità e alle sue belle parole, abissi di oscurità grottesca, quasi di incubo. Insomma, un viaggio nella notte che attraversa l’uomo e il suo tempo, che ci consegna tra le mani uno dei più grandi romanzi espressionisti del, e soprattutto sul, Novecento.

Consigliato da Vladislav Karaneuski

«La città dei vivi» di Nicola Lagioia

Un tuffo nell’abisso: due ragazzi romani di buona famiglia, apparentemente normali, Manuel Foffo e Marco Prato, in un delirio da cocaina uccidono Luca Varani. È uno dei crimini più efferati e al contempo insensati della cronaca nera italiana degli ultimi anni. Ne La città dei vivi, Nicola Lagioia ne ricostruisce alla perfezione le vicende e gli avvenimenti, romanzando fedelmente gli atti e le testimonianze del processo che lui ha seguito in prima persona.

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Il romanzo di Lagioia scava nell’animo umano senza prendere posizioni, senza giudicare, ma cercando di comprendere l’entità del male che coinvolge tutti, persino sé stessi. Sullo sfondo c’è Roma, vera protagonista del romanzo: la Città Eterna in cui ricchezza e miseria, bellezza e degrado s’incontrano. Città decadente, ma al contempo traboccante di vita, che dà il titolo al romanzo. Per queste ragioni, a suo tempo abbiamo inserito La città dei vivi in prima posizione nella nostra speciale classifica dei migliori libri usciti nel 2020. A maggior ragione, è uno dei libri che vi consigliamo di leggere durante questo nuovo lockdown.

Consigliato da Michele Castelnovo


Immagine di copertina: Photo by Thought Catalog on Unsplash

 


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