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Maurice de Vlaminck, Figura in una strada di paese, Olio su tela, 54.2 x 65 cm.

Maurice de Vlaminck:
natura e tormento

6 minuti di lettura

«Non ho chiesto niente. La vita mi ha dato tutto.
Ho fatto ciò che ho potuto, ho dipinto ciò che ho visto».

Maurice de Vlaminck

Maurice de Vlaminck, Figura in una strada di paese, Olio su tela, 54.2 x 65 cm.
Maurice de Vlaminck, Figura in una strada di paese, olio su tela, 54.2 x 65 cm.

Maurice de Vlaminck (1876 – 1958) è stato un pittore francese che ha saputo farsi riconoscere attraverso un’arte libera da vincoli e di grande impatto emotivo. Il tema più caro all’artista è il paesaggio naturale, che verrà reinterpretato  in diverse chiavi a seconda del periodo storico e delle vicissitudini personali del pittore. Le opere di Maurice de Vlaminck sono caratterizzate da pennellate violente, in grado di racchiudere l’istinto, la rabbia, l’inquietudine dell’artista; i particolari confusi dei suoi lavori trasmettono suggestioni forti attraverso linee decise e colori vivaci in netto contrasto tra loro.

Vlaminck impara a dipingere da solo, ispirandosi a vari pittori impressionisti, espressionisti e fauvisti: non solo le opere di Vincent Van Gogh, ma anche i lavori degli amici Henri Matisse e Andrè Derain, con cui esporrà in numerose occasioni. Degli artisti sopracitati Vlamick ammirava la capacità di sviluppare sensazioni attraverso forme e colori, rendendo i paesaggi – del tutto innaturali per tonalità e uso della prospettiva – ricchi di turbamento e dinamismo, caratteristiche che Vlamick ha saputo interpretare con grande creatività.

Le prime opere del pittore potrebbero essere legate appunto al movimento fauvista: così lo classificarono i critici quando, nel 1905, espose i suoi lavori al Salon d’Automne di Parigi nella sala numero VII, scioccando gli spettatori con un arte sperimentale e “selvaggia”. Con il tempo, Vlaminck trovò però uno stile meno estremo e dai colori più delicati, dando vita a opere più armoniche per linee e tonalità che si ispiravano in parte ai quadri di Paul Cézanne. Dopo la prima guerra mondiale, il pittore francese maturerà ulteriormente, esponendo gli orrori delle battaglie in paesaggi cupi, di stampo sempre più espressionista e in grado di trasmettere le paure del periodo storico in una realtà distorta ma efficace nel suo intento.

Figura in una strada di paese per esempio è caratterizzato da elementi estremamente semplificati e ci mostra un paesaggio caotico e antinaturalistico. Il dipinto è stato realizzato nel dopo guerra e presenta una via di campagna su cui si erge una fila di caseggiati rustici sul lato sinistro; proprio in questo periodo infatti l’artista si era trasferito da Parigi alla cittadina di  Rueil-la-Gadelière. Sulla strada cammina una figura appena abbozzata, di cui possiamo riconoscere pochissimi dettagli, come la gonna azzurra. Si tratta probabilmente di una donna, ma di lei non sappiamo nulla, il pittore non ci mostra nemmeno un dettaglio del viso. La vediamo sola, aggredita da un vento reso perfettamente su tela, sperduta in una natura ostile e solo in parte contaminata dall’uomo.

Il cielo, dai toni scuri, è coperto, come se un temporale fosse in arrivo, ma possiamo intravedere qualche spiraglio di luce tra le nubi composte da pennellate energiche. Il vento è invece percepibile osservando la posizione delle piante, inclinate verso destra. Gli alberi sono poi caratterizzati da colori forti che rimandano alle sofferenze della guerra: un rosso acceso, che potrebbe ricordare il sangue, e un nero che evidenzia le ombre della pianta. Vlamick in alcuni casi usava infatti dei colori puri, portati direttamente dal tubetto alla tela e quindi privi di sfumature.

In Figura in una strada di paese si può cogliere la confusione, il turbamento dell’artista, oltre a essere un dipinto caratterizzato da un grande dinamismo che lo rende vivo seppur privo di dettagli. In quest’opera si fonde da un lato un tema tipico del romanticismo, il rapporto tra essere umano e natura, la bellezza sublime dei fenomeni naturali, che affascinano e spaventano l’uomo (tanto la protagonista quanto lo spettatore); dall’altro, i colori forti stesi di getto rimandano alla guerra, a un pessimismo e una paura ben visibile sulla tela. Il dipinto riporta alla luce alcuni elementi del periodo fauvista, che in questo caso è però caratterizzato da un’oscurità e da un pessimismo nuovo, più maturo.

Figura in una strada di paese è quindi un dipinto ricco di aggressività ed energia trasmesse attraverso le pennellate e i colori sgargianti e tristi al tempo stesso. L’opera è di grande impatto visivo e, alla pari dei maestri pluristudiati nelle scuole, Vlaminck coglie e ricrea su tela i tormenti dell’uomo con abilità ed emotività.

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