Una galleria fotografica porno-botanica
Cos’hanno in comune i fiori e la pornografia? Molto, dato che i fiori, seppur percepiti come un candido elemento naturale, sono stati spesso accostati metaforicamente alla sfera sessuale tanto a livello letterario, quanto visuale. Proprio su questo antico legame artistico si basa il progetto Pornosynthesis, ideato dagli inglesi Catherine Losing e Robert Graves-Morris.
«Pornosynthesis»: dai corpi ai fiori
Pur basandosi sulla rappresentazione botanica, l’opera ammicca alla sfera della sessualità e dell’erotismo attraverso dettagli sensuali, forme sinuose, petali di grande effetto visivo e simbolico. Sembrerebbero fiori, ma in realtà si tratta dei corpi degli artisti riprodotte in argilla e modificati a livello grafico attraverso l’uso del computer, il tutto in una grafica anni Settanta. Dettagli ingigantiti che perdono il loro significato, così da diventare fiori e unire due sfere lontane ma simili, quella della botanica e della sessualità.
Una buona causa
Lo scopo del progetto è importante: raccogliere fondi per due associazioni, The Bee Cause e Friends of the Earth, che si occupano rispettivamente della salvaguardia delle api e della natura. Il ricavato dalla vendita dell’opera sarà quindi destinato a questi due ambiziosi progetti per la cura dell’ambiente.
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