Ci sono insegnanti che pensano di insegnare in scuole o università di serie B. Ci sono studenti che pensano di andare in scuole o università di serie B. Ci sono genitori che pensano che i propri figli frequentano scuole o università di serie B.
Non possiamo escludere che esistono scuole e università più o meno buoni, ma possiamo escludere che esistano indirizzi di studio, facoltà, corsi e percorsi formativi per definizione peggiori o migliori.
Quale che sia il punto di partenza, centri e periferie del territorio, della società e della mente, vediamo che gli insegnanti, gli studenti e i genitori, che non ripongono alcuna fiducia nell’educazione e nell’istruzione, si riducono essi stessi ad artefici di un mondo diminuito in cui tutto è già detto e fatto e non c’è altro da dirsi o da farsi, se non lamentarsi.
Eppure, vediamo che ci sono insegnanti, studenti e genitori per i quali l’educazione e l’istruzione diventano possibilità di riscattare sé stessi e il mondo dalla ridotta, aprirsi alla possibilità di dire e fare ancora e meglio. Centri e periferie. Spazi aperti per il territorio, per la società e per la mente.
Nel Bar Europa al Rock Night Show su Radio Godot abbiamo parlato degli incontri per gli studenti e gli insegnanti della Scuola sulla Complessità che desiderano preparare la prima prova e il colloquio dell’esame di maturità, in particolare, sui principi fondamentali della Costituzione e sull’idea di Europa, a cavallo tra filosofia, storia, antropologia, letteratura, arte, architettura e scienza, diritto ed economia.
Buon ascolto!
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