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Addio a Franco Zeffirelli, pietra miliare del cinema

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2 minuti di lettura

Si è spento oggi, all’età di 96 anni, Franco Zeffirelli, vero e proprio maestro del cinema italiano e internazionale. Pur sapendo che è impossibile condensare in un articolo una così lunga e variegata carriera, abbiamo provato a rendergli il giusto omaggio.

Shakespeare sul grande schermo

Ricordiamo questo grande regista soprattutto per aver trasposto sul grande schermo diverse opere di William Shakespeare: La bisbetica domata, Romeo e Giulietta e Amleto. Proprio Romeo e Giulietta gli valse riconoscimenti importanti come il David di Donatello e il Nastro d’argento.

romeo e giulietta zeffirelli
Un fotogramma di Romeo e Giulietta (1968), con Leonard Whiting e Olivia Hussing nel ruolo degli amanti di Verona.

Tra cinema e teatro

Zeffirelli era un professionista a tutto tondo. Non per niente, non è stato solo un grande regista cinematografico, ma ha anche curato la regia di opere teatrali di spicco come La Bohème, Aida, Cavalleria rusticana.

Le opere di Zeffirelli sono state portate sui palchi dei più importanti teatri del mondo: la Scala di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia, passando per la Royal Opera House di Londra e il Metropolitan di New York, solo per citarne alcuni.

Fanny Ardant in una scena di Callas Forever (2002).

Il regista ha inoltre avuto modo di esprimere anche al cinema il suo grande amore per l’opera lirica, con il film Callas Forever, in cui la francese Fanny Ardant ha vestito i panni del soprano.

Una forte religiosità

Caratteristica di Franco Zeffirelli era anche una fortissima religiosità. È innegabile la sua influenza sull’opera del regista. Nella sua filmografia troviamo infatti Fratello sole sorella luna, pellicola poetica sulla vita di San Francesco d’Assisi, e il film per la televisione Gesù di Nazareth.

gesù di nazareth zeffirelli
Robert Powell in Gesù di Nazareth (1976).

Cosa ci lascia Zeffirelli, oltre ovviamente alla sua straordinaria produzione cinematografica? L’idea che ogni artista debba fare ciò che lo farà crescere. Non importa tanto cosa penserà la critica: ciò che conta è che l’opera abbia lasciato qualcosa a chi l’ha realizzata. Lo salutiamo allora con una sua citazione:

Tutto ciò che ho fatto, stroncature o no, è il risultato di scelte personali.

Francesca Cerutti

Classe 1997, laureata in Lingue per l'impresa e specializzata in Traduzione. Sempre alla ricerca di storie che meritino di essere raccontate. Nel 2020 è stato pubblicato il suo romanzo d'esordio, «Noi quattro nel mondo».

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