Ogni pendolare che si rispetti ha una certa familiarità con i «nonluoghi», concetto teorizzato dall’antropologo francese Marc Augé nel 1992 per indicare tutti quei luoghi non storici e non relazionali nati unicamente per assolvere una specifica funzione, ma che non lasciano nessun ricordo a coloro che vi transitano. Tra questi luoghi di transizione, oltre a centri commerciali e motel, figurano anche stazioni dei treni e stazioni metropolitane che, in alcuni casi, sono state protagoniste di vere e proprie riqualificazioni che hanno ribaltato le caratteristiche negative tradizionalmente associate al «nonluogo».
Dallo straordinario esempio nostrano delle «Stazioni dell’arte» di Napoli, progettate da architetti e designer di fama internazionale, con il coordinamento di Achille Bonito Oliva, alle «Linee Artistiche» della metropolitana di Vienna, passando per il Museo archeologico a cielo aperto della fermata Syntagma di Atene, ripercorriamo alcune delle metropolitane più belle d’Europa, in grado di regalare attimi di meraviglia anche al viaggiatore più distratto.
Le «Stazioni dell’arte» di Napoli
Nel 1995 viene avviato dal Comune di Napoli, nell’ambito di un imponente lavoro di riqualificazione di vaste aree del tessuto urbano, un progetto che vede protagoniste diciassette stazioni della metropolitana lungo le linee 1 e 6, attraverso l’installazione di oltre duecento opere site specific, creando un vero e proprio museo d’arte sotterraneo, oggi meta del turismo internazionale, in grado di coprire l’intera area urbana di Napoli.
Il critico d’arte Achille Bonito Oliva ha coordinato il lavoro di artisti, architetti e designer di fama internazionale, tra i quali Dominique Perrault, Michelangelo Pistoletto, Alavaro Siza a Gae Aulenti, dando vita a uno degli interventi di arte pubblica più significativi degli ultimi trent’anni, con l’obiettivo di esporre alla bellezza dell’arte quante più persone possibile.
Tra le stazioni più memorabili non si può non citare Toledo, centro nevralgico di Napoli, la cui riqualificazione è stata affidata all’architetto catalano Oscars Tusquets Blanca. La stazione, che il Daily Thelegraph ha definito «la più bella stazione metropolitana d’Europa» è denominata «Crater de Luz» per via della sua struttura costituita da un cono interamente ricoperto di mosaici che attraversa tutti i livelli della stazione, dall’esterno f…