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Cagli, gioiello dei Montefeltro

Alla scoperta dei borghi italiani: Cagli, fra le colline delle Marche

5 minuti di lettura

Cagli fu municipio romano con il nome di Cale Vicus ed era situata lungo la Via Flaminia che collegava Roma con l’alto Adriatico fino a Rimini.

Ma fu solo nel Medioevo che acquisì una certa importanza quando dopo l’incendio del 1287 fu riedificata in pianura, sotto il colle della Banderuola, con una pianta a reticolo, presso la confluenza dei fiumi Bosso e Burano. Il borgo, soggetto ai Montefeltro di Urbino dal 1376, era uno dei più importanti delle Marche grazie ad una prospera economia basata sulla lavorazione dei tessuti di lana e sulla concia dei pellami.

Cagli
Cagli. Fonte: Wikipedia

Lo sviluppo cittadino portò la crescita culturale segnata dalla presenza di artisti quali Federico Barocci e Giovanni Santi, il padre di Raffaello, facendo di Cagli un gioiello urbano tuttora intatto e da visitare.

Il torrione della rocca, a cui è collegato da un camminamento segreto, è opera di Francesco di Giorgio Martini, il geniale ideatore di macchine belliche apprezzato anche da Leonardo da Vinci ed ospita il Centro di scultura contemporanea.

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Torrione della rocca. Fonte: Wikipedia

Il Teatro Comunale, eretto fra il 1871 e il 1876 su disegni di Giovanni Santini, è uno splendido esempio di arte eclettica con i suoi fastosi colori e decori mentre la filiale della Banca delle Marche in piazza Matteotti espone tele di Gaetano Lapis, pittore originario di Cagli e attivo a Roma nel Settecento.

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Teatro di Cagli, interni. Fonte: turismo.marche.it

Piazza Matteotti è uno dei centri del borgo e su di essa sorge il Palazzo Pubblico, rifatto nel 1476 ma con aggiunte successive quali il balcone seicentesco e una nicchia con la statua della Madonna. Al suo interno, il Museo archeologico e della Via Flaminia espone i materiali rinvenuti in zona, dalla preistoria all’età romana.

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Piazza Matteotti e Palazzo Pubblico. Fonte: nonsoloflaminia.it

Sulla piazza si erge anche il Duomo, di origine romanica-gotica ma ricostruito nel Seicento. Seguendo alcuni vicoli si raggiunge il palazzo Tiranni-Castracani, sede del Museo della Città e della Raccolta diocesana, con disegni del Canova, oggetti sacri duecenteschi, opere di Claudio Ridolfi e un affresco di Giovanni Santi raffigurante San Sebastiano.

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Centro storico di Cagli. Fonte: thingstodopost.org

La chiesa di San Francesco è imponente con la sua abside poligonale e la sua facciata con una lunetta affrescata del Trecento. All’interno sono da ammirare la monumentale pala d’altare di Raffaellino del Colle del 1540 e un vasto ciclo di affreschi con apostoli e santi di Mello da Gubbio della metà del XIV secolo.

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San Francesco, interni. Fonte: Wikipedia
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Madonna col Bambino e santi, (1540) Raffaellino del Colle. Fonte: Wikipedia

Altra chiesa degna di nota è San Domenico. All’interno vi è la cappella Tiranni, la cui decorazione è considerata il principale lavoro di Giovanni Santi ed in cui uno degli angeli è ritenuto tradizionalmente il ritratto di Raffaello, suo figlio, bambino.

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San Domenico. Fonte: Wikipedia
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Cappella Tiranni. Fonte: whymarche.com

Sul ponte Mallio, alla periferia di Cagli ed appena fuori dall’abitato, transitava la Via Flaminia. La struttura, di età repubblicana, misura con le rampe d’accesso oltre 80 metri di lunghezza e 9 metri di larghezza.

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Profilo di Cagli. Fonte: turismo.marche.it

Cagli (PU)
Altitudine
: 276 m
Abitanti: 8.072

Come arrivare:

  • La stazione ferroviaria più vicina è a Pesaro
  • In auto dalla A14 Bologna – Taranto uscire a Fano, poi imboccare la superstrada in direzione di Roma e uscire a Cagli Est

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Gianpaolo Palumbo

Classe 1990, laureato in Scienze Politiche. Appassionato di storia, arte e cinema. "Per avere una narrazione è sufficiente che ci sia un narratore, una storia e qualcuno a cui raccontarla" (Andrea Bernardelli, "La narrazione", 1999).

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