Cagli fu municipio romano con il nome di Cale Vicus ed era situata lungo la Via Flaminia che collegava Roma con l’alto Adriatico fino a Rimini.
Ma fu solo nel Medioevo che acquisì una certa importanza quando dopo l’incendio del 1287 fu riedificata in pianura, sotto il colle della Banderuola, con una pianta a reticolo, presso la confluenza dei fiumi Bosso e Burano. Il borgo, soggetto ai Montefeltro di Urbino dal 1376, era uno dei più importanti delle Marche grazie ad una prospera economia basata sulla lavorazione dei tessuti di lana e sulla concia dei pellami.
Lo sviluppo cittadino portò la crescita culturale segnata dalla presenza di artisti quali Federico Barocci e Giovanni Santi, il padre di Raffaello, facendo di Cagli un gioiello urbano tuttora intatto e da visitare.
Il torrione della rocca, a cui è collegato da un camminamento segreto, è opera di Francesco di Giorgio Martini, il geniale ideatore di macchine belliche apprezzato anche da Leonardo da Vinci ed ospita il Centro di scultura contemporanea.
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Il Teatro Comunale, eretto fra il 1871 e il 1876 su disegni di Giovanni Santini, è uno splendido esempio di arte eclettica con i suoi fastosi colori e decori mentre la filiale della Banca delle Marche in piazza Matteotti espone tele di Gaetano Lapis, pittore originario di Cagli e attivo a Roma nel Settecento.
Piazza Matteotti è uno dei centri del borgo e su di essa sorge il Palazzo Pubblico, rifatto nel 1476 ma con aggiunte successive quali il balcone seicentesco e una nicchia con la statua della Madonna. Al suo interno, il Museo archeologico e della Via Flaminia espone i materiali rinvenuti in zona, dalla preistoria all’età romana.
Sulla piazza si erge anche il Duomo, di origine romanica-gotica ma ricostruito nel Seicento. Seguendo alcuni vicoli si raggiunge il palazzo Tiranni-Castracani, sede del Museo della Città e della Raccolta diocesana, con disegni del Canova, oggetti sacri duecenteschi, opere di Claudio Ridolfi e un affresco di Giovanni Santi raffigurante San Sebastiano.
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La chiesa di San Francesco è imponente con la sua abside poligonale e la sua facciata con una lunetta affrescata del Trecento. All’interno sono da ammirare la monumentale pala d’altare di Raffaellino del Colle del 1540 e un vasto ciclo di affreschi con apostoli e santi di Mello da Gubbio della metà del XIV secolo.
Altra chiesa degna di nota è San Domenico. All’interno vi è la cappella Tiranni, la cui decorazione è considerata il principale lavoro di Giovanni Santi ed in cui uno degli angeli è ritenuto tradizionalmente il ritratto di Raffaello, suo figlio, bambino.
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Sul ponte Mallio, alla periferia di Cagli ed appena fuori dall’abitato, transitava la Via Flaminia. La struttura, di età repubblicana, misura con le rampe d’accesso oltre 80 metri di lunghezza e 9 metri di larghezza.
Cagli (PU)
Altitudine: 276 m
Abitanti: 8.072
Come arrivare:
- La stazione ferroviaria più vicina è a Pesaro
- In auto dalla A14 Bologna – Taranto uscire a Fano, poi imboccare la superstrada in direzione di Roma e uscire a Cagli Est
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