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Cavalieri di Alcántara: un ordine militare nella Spagna della Reconquista

Tra i tanti ordini cavallereschi nati nel Medioevo, spicca quello dei Cavalieri di Alcàntara: legati alla famiglia reale spagnola, furono protagonisti di importanti battaglie. Qual è la loro storia?

11 minuti di lettura

Spade scintillanti, scudi, mantelli, insegne, cavalli, battaglie, morte e rinascita, salvezza e peccato, fede ed eresia. Nel variegato panorama del mondo medievale i cavalieri e le loro storie occupano senza dubbio da sempre un posto di rilievo. E gli ordini cavallereschi nati nel Medioevo erano tanti, più di quanti si possa immaginare. Uno di questi è l’ordine spagnolo dei Cavalieri di Alcántara, sorto intorno al 1156.

Certamente meno noto dei Templari o degli Ospitalieri di San Giovanni di Malta, ma anche di altri cavalieri spagnoli stessi, come quelli di Calatrava, l’ordine militare di Alcántara, che prese il nome dell’omonima cittadina dell’Estremadura a pochi chilometri dal confine portoghese, è durato, tra alterne vicende, praticamente fino ai nostri giorni. Ma soprattutto nella Penisola iberica dei secoli tra il XII e il XV, ancora spaccata dalle lotte contro gli Arabi, i cavalieri di Alcántara furono protagonisti di importanti battaglie, finché nel 1482 l’ordine divenne dinastico, venendo legato alla famiglia reale spagnola.

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Arco sul ponte di Alcántara, Di José Luis Filpo Cabana – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9804791

La fondazione: un manipolo di cavalieri cattolici di provincia

Le origini dell’ordine di Alcántara non sono certo così famose come quelle dei Templari, ad esempio, da sempre legati alla leggenda della conquista di Gerusalemme e del Monte del Tempio. I cavalieri spagnoli nacquero da una piccola confraternita sorta tra il 1156 e il 1157 per mano di due fratelli originari di Salamanca, Suero e Gomez Fernandez Barrientos. La sede della confraternita era situata nella piccola e periferica località di San Julian del Pereiro. Il primo nome della confraternita fu infatti Ordine di San Julian del Pereiro.

Il beneplacito per l’istituzione formale del gruppo di cavalieri fu dato nel 1177 dal pontefice Alessandro III, con apposita bolla, e a Gomez Fernandez fu concesso il grado di Priore dell’ordine. Circa un decennio dopo il Priore divenne Maestro dell’ordine. Dapprima i fratelli cavalieri di San Julian adottarono – non avendone una ben precisa – la nota Regola di San Benedetto, per passare poco dopo a quella cistercense.

A partire dai primissimi anni del XIII secolo, ma già dallo scoccare del 1200, con la morte di Gomez Fernandez e la successione al vertice di Benito Suarez, l’ordine iniziò ad acquisire vari e piccoli territori della Spagna. Nel 1213 il sovrano Alfonso IX di Leon riconquistò la città di Alcántara cedendola all’ordine cavalleresco di Calatrava e fu da quest’ultimo ceduta all’ancora piccolo ordine di San Julian del Pereiro, che diventerà, proprio dal nome della città fortificata, l’ordine militare dei cavalieri di Alcántara.

Il re Alfonso IX di Leon

Il ponte della spada: riconquista e crescita di una roccaforte cattolica

La più nota storia dei cavalieri di Alcántara nacque proprio in questa piccola cittadina della provincia spagnola. Già nel XII secolo a parlare della località fu il noto geografo arabo Muhammad Al-Idrisi (Edrisi), menzionandone il ponte romano a sei archi che sovrasta il vicino fiume Tago. Edrisi ne parlò elogiando la bellezza del “Kantara as saif”, il “Ponte della spada”, così come lo definì.

L’abitato fortificato, dopo un’occupazione effimera da parte di Ferdinando II di Leon, fu per lungo tempo in mano musulmana, fino al già citato 1213 quando fu sottratto dalle lame cristiane ai saraceni, sotto Alfonso IX di Leon. L’ordine di Calatrava, che la acquisì dopo la riconquista, la considerò estremamente complessa da tenere, data la posizione geografica, cedendola volentieri all’ordine di San Julian de Pereiro che diventerà, come abbiamo visto, di Alcántara.

In base ad alcuni accordi anche con i vertici del clero, i cavalieri di Alcántara fondarono un convento nella cittadina, dedicandolo a San Benito, nel 1219. Pian piano la piccola confraternita partita da San Julian costruì intorno ad Alcántara una rete estesa di domini e possedimenti di vario genere. Il centro monastico e militare rimase vivo a lungo. Segnò la storia spagnola almeno fino alla metà del secolo XVII, quando, conclusasi la guerra col Portogallo, Alcántara perse una certa importanza strategica.

Parte della penisola iberica in una mappa dell’arabo Edrisi, 1154, Tabula Rogeriana

Le battaglie dell’ordine di Alcántara e il legame con la Corona di Spagna

Le attività militari e religiose dei cavalieri di Alcántara aumentarono gradualmente, ma fecero sì che l’ordine, nato come abbiamo visto da una piccola confraternita di periferia, diventasse un avamposto a Occidente dell’Europa cattolica. Già nel 1183 l’organizzazione era stata posta sotto la tutela diretta del Vaticano, maturando anche il rapporto di vicinanza con l’ordine di Calatrava che gli fruttò la cessione della fortezza di Alcántara.

I cavalieri dell’ordine furono protagonisti della presa di diverse località: Trujillo, Zalamea, Meddelìn, Valencia de Alcántara e non solo. Parteciparono alla presa della fortezza di Almeida e ad alcune note battaglie contro i portoghesi durante le lotte per l’indipendenza dalla Spagna. Tra il XIV e il XV secolo i cavalieri combatterono nelle guerre di Castiglia e ancora parteciparono alla Presa di Granada.

Dagli ultimi decenni del XV secolo l’ordine di Alcàntara venne incorporato dalla Corona di Spagna, divenendo a tutti gli effetti un ordine militare reale. Al tempo dell’incorporazione l’organizzazione militare contava circa una quarantina di commende sparse per la Spagna.

Raffigurazione di un assedio di Granada, 1492

Legami con altri ordini cavallereschi e possibili convergenze con i Templari

La storia dell’ordine di Alcántara s’incontrò spesso e volentieri, come abbiamo visto anche nel caso dei cavalieri di Calatrava, con altre organizzazioni analoghe. Intanto il destino dell’ordine militare, a partire dall’incorporazione con la corona spagnola, fu inesorabilmente legato a quello degli ordini di Santiago e di Calatrava stesso, che gravitavano nella stessa orbita, ma non solo.

Leggi anche:
Malta: un’isola di cavalieri nel cuore del Mediterraneo

Varie ipotesi avanzate nel tempo hanno considerato la probabilità ulteriore, a proposito di legami con altri cavalieri, che dopo il processo e lo scioglimento dei Templari, dal 1314, molti militi del Tempio di Gerusalemme abbiano scelto – forse anche su suggerimento papale – di confluire in differenti organizzazioni cavalleresche europee come l’ordine di Alcántara.

Sappiamo che alcuni Templari, probabilmente, confluirono nell’ordine di Malta, mentre altri ancora furono collegati alla nascita di un’altra organizzazione monastica-cavalleresca ma portoghese, l’ordine Supremo del Cristo o Milizia di Nostro Signore Gesù Cristo, sorta nel 1319, solo cinque anni dopo la fine dei Templari.

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Nastro con lo stemma dell’Ordine Militare di Alcántara, la croce verde gigliata

I Cazadores de Alcàntara

A combattere sotto le insegne di Alcántara (lo stemma presenta una croce verde gigliata) fu uno speciale reparto della cavalleria spagnola fondato sotto Filippo IV nella prima metà del XVII secolo. Il reparto, noto col nome di “Cazadores de Alcántara” o “Tercio de Nestien”, combatté in diverse battaglie, nell’esercito di Joan José d’Austria, contro i francesi. All’inizio del Settecento il reparto si fuse con il 7° Reggimento Cavalleria di Alcántara. Il Reggimento, cambiando spesso nomi e attraversando le due guerre mondiali, è sopravvissuto fino ai giorni nostri.

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Monumento ai Cazadores de Alcántara, De Zarateman – Trabajo propio, CC0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=31254323

L’ordine verso la contemporaneità, tra chiusure e rifondazioni

L’ordine militare di Alcántara in sé, invece, tra alterne vicende, fu soppresso una prima volta nel 1872. Due anni dopo, nel 1874, fu riaperto da Alfonso XII e nuovamente soppresso nel 1931. A ricostituirlo sarà, cinque anni più tardi, nel 1936 Francisco Franco.

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1939, raffigurazione del 9° Gruppo di Esplorazione del Marocco, con l’insegna della cavalleria di Alcàntara, da teutonic.altervista.org

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Riferimenti:

  • Giancarlo Rocca, Gli ordini militari in età moderna (secoli XVI – XVIII), in “Studi Melitensi”, XXIV, 2016, pp. 7-87
  • www.teutonic.altervista.org
  • Ordine militare di Alcàntara – Wikipedia
  • Alcàntara – Wikipedia
  • Alcàntara – Treccani

Foto di copertina: Dantla at the German-language Wikipedia, GFDL http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html, via Wikimedia Commons

Paolo Cristofaro

Nato nel 1994, si è laureato in Lettere e Beni Culturali all'Università della Calabria. Presso lo stesso ateneo ha conseguito poi la laurea magistrale in Scienze Storiche, con una tesi di ricerca sul Medioevo. Collaboratore di quotidiani e riviste, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti.

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