Quale modo migliore per entrare nello spirito natalizio se non con un buon libro? Ecco una lista di alcuni classici natalizi, dai più famosi fino ai meno noti che varrebbe la pena (ri)scoprire.
Ancora una volta la grande letteratura offre perle da leggere e amare.
1. Racconti di Natale, C. Dickens
Anche se il suo ruolo di inventore del Natale è universalmente riconosciuto, è impossibile non citare Charles Dickens.
Con A Christmas Carol, il maggior prosatore inglese inaugurò un appuntamento periodico con migliaia di lettori. Sebbene il Carol rimanga il suo racconto di Natale più famoso e un capolavoro, Dickens scrisse altri quattro racconti: Le campane (The Chimes, 1844), Il grillo del focolare (The Cricket on the Hearth, 1845), La battaglia della vita (The Battle for Life, 1846) e Il patto col fantasma (The Haunted Man, 1848).
Successivamente i cinque racconti vennero raccolti in un unico volume, pubblicato in Italia con il titolo di Racconti di Natale.
Sono certo di aver sempre ritenuto il Natale, quando arrivava … a parte la venerazione dovuta al sacro nome e alla sua origine […], come l’unico periodo dell’anno in cui gli uomini e le donne […] sembrano pensare alle persone più povere di loro come se realmente fossero compagni di viaggio verso la tomba.
A Christmas Carol
Due dei cinque racconti di Natale, A Christmas Carol e Il Grillo del Focolare, sono stati pubblicati da CaravaggioEditore in una nuova edizione tradotta e curata dal prof. Enrico De Luca secondo attenti canoni di fedeltà al testo originale, anche nella veste grafica (le copertine proposte ricalcano quelle della prima edizione inglese).
2. Lo schiaccianoci e il re dei topi, E.T.A. Hoffmann
Lo schiaccianoci e il re dei topi è forse la fiaba di Natale più famosa al mondo fin dai tempi in cui Tchaikovskij gli dedicò il suo omonimo balletto. In occasione dell’uscita del film Lo Schiaccianoci e i quattro regni (ottobre 2018), è stata pubblicata una nuova traduzione del racconto di Hoffmann nella collana BUR deluxe con le illustrazioni della giovane artista e designer anglofinlandese Sanna Annukka.
Era la vigilia di Natale, e come cadde il tramonto, i bambini di tutta la Germania si mesero in silenziosa attesa della notte che stava per sopraggiungere, e con essa i doni di Gesù Bambino.
3. Racconti di Natale, Louisa M. Alcott
La maggior parte dei lettori inserirebbero nella lista di classici natalizi Piccole donne, ricordando la famosa frase della sorella maschiaccio Jo: Natale non sarà Natale senza regali. Il Natale, che apre e chiude il primo episodio della storia delle sorelle March, è anche il soggetto di diversi racconti della Alcott, pubblicati in Italia nel volume Racconti di Natale da Garzanti.
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E l’uccellino di Tilly fu un angelo di Natale, perché lei, donando amore e tenerezza a quella creaturina indifesa procurò bei regali a se stessa, la felicità a un benefattore ignoto, la fedele amicizia di un piccolo amico che non volò via, ma rimase con lei finché la neve non si sciolse, trasformando per lei l’inverno in estate.
4. La piccola fiammiferaia, H.C. Andersen
Tra le più famose e tristi fiabe di Andersen, La piccola fiammiferaia non è ambientata a Natale, ma nell’ultimo giorno dell’anno. Emblematicamente, il 31 dicembre rappresenta sia la fine dell’anno che quella della povera bambina protagonista.
In Italia molti dei testi di Andersen, tra cui anche La piccola fiammefaria, sono raccolti in Fiabe e storie di Feltrinelli.
L’ultima sera dell’anno, la vigilia di Capodanno con quel freddo e con quel buio una bambina povera camminava col capo scoperto e a piedi nudi.
5. Lettere da Babbo Natale, J.R.R. Tolkien
Ogni dicembre a casa Tolkien arrivavano le lettere di Babbo Natale. Lo scrittore, famoso per Lo Hobbit e la saga de Il Signore degli Anelli, si cala infatti nei panni di Babbo Natale e in ogni lettera racconta episodi straordinari della vita del Polo Nord.
Nell’edizione italiana delle Lettere da Babbo Natale sono presenti anche i disegni, che Tolkien allegava alle lettere.
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Miei cari ragazzi, quest’anno tremo più del solito. Colpa dell’Orso Bianco del Nord! È stata la più grande esplosione del mondo e il fuoco d’artificio più incredibile che si sia mai visto. Il Polo Nord è diventato tutto nero!
6. Il dottor Zivago, B. Pasternak
Il primo e unico romanzo di Boris Pasternak è un grande caso letterario ed editoriale. Il Dottor Zivago fu infatti pubblicato in anteprima mondiale da Feltrinelli e il suo successo fu planetario.
Con il suo unico romanzo Pasternak si aggiundicò il Premio Nobel per la Letteratura del 1958, ma Chruščёv gli impedì di ritirarlo. Il dottor Zivago sconfessava infatti la propaganda comunista dell’URSS e fu pubblicato per la prima volta in Russia solo nel 1988.
La vita, se volete saperlo, è un elemento che continuamente si rinnova e rielabora da sé, che da sé si rifà e si ricrea incessantemente, sempre tanto più alta di tutte le nostre ottuse teorie.
7. La volpe alla mangiatoia, P.L. Travers
Forse il meno noto tra i classici natalizi è La volpe alla mangiatoia, una favola di Natale, come recita il sottotitolo. L’autrice è Pamela Lyndon Travers, pseudonimo di Helen Lyndon Goff, più famosa per aver scritto la serie di Mary Poppins.
Nella sua favola, la scrittrice racconta di un presepe con animali parlanti. Tra di essi, la volpe farà al Bambino un dono più prezioso di quello dei Re Magi.
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[…] Oltre alla serie di Mary Poppins, Pamela Travers si dedicò alla scrittura di altre opere, tutte poco conosciute nel nostro Paese che meritano una rivalutazione.In rete non sono invece reperibili informazioni sulle sue poesie che, a quanto pare, rimangono inedite non solo in Italia ma anche all’estero.Uno dei pochi libri della Travers tradotti in Italia è una favola natalizia: La volpe alla mangiatoia (acquista), che ho inserito in una serie di consigli di letture natalizie nel mio articolo per Frammenti Rivista: Classici natalizi: 7 consigli di lettura oltre a Dickens. […]
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