I cent’anni del PCI | Il fatto della settimana

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Questa settimana è caduto un anniversario importante: il 21 gennaio 1921, esattamente un secolo fa, nasceva a Livorno il Partito Comunista Italiano in quello che fu un vero e proprio coup de théâtre nella sinistra italiana.

Insomma, 100 anni fa Antonio Gramsci e i suoi seguaci uscivano platealmente dal teatro Goldoni di Livorno, dove si stava svolgendo il congresso del Partito Socialista, per fare la storia: anche in Italia arrivava, con il dovuto ritardo, il comunismo. 

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Dal 1921 in poi una storia difficile ma onorata: la Resistenza, le battaglie per i diritti, i grandi uomini politici, il più grande partito comunista d’Occidente, e infine il crollo del muro di Berlino, la Bolognina e la dissoluzione. Cosa rimane oggi?

Poco, forse nulla. Rimangono le idee e rimangono le persone. Come Emanuele Macaluso, storica colonna ed eredità del PCI, cui la vita non ha concesso di celebrare questo anniversario. Se ne è andato il 19 gennaio con amarezza, di fronte a una sinistra confusa e indecisa. Chi dopo di lui? Che cosa dopo il PCI?

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