Il castello di Barletta è uno dei meglio conservati di tutto il sud Italia ed è il frutto di varie stratificazioni architettoniche dovute al susseguirsi di diverse dinastie al potere ma è universalmente associato al periodo della dominazione sveva ed al suo più illustre rappresentante: l’imperatore Federico II.
Un tempo fortezza a scopo difensivo, è cinto dal mare che riempiva il fossato tutt’intorno al castello, facendone un bastione strategico nonché un simbolo “in pietra” del potere reale.
All’interno del castello troviamo il Museo Civico di Barletta, fondato nel 1929, mentre la Pinacoteca Giuseppe De Nittis, che raccoglie 140 opere dell’omonimo pittore pugliese donate alla città natale dalla moglie, è situata nel Palazzo della Marra nel centro storico, a poca distanza.
Per quanto riguarda il museo civico, le collezioni comprendono una raccolta archeologica con ceramiche e corredi tombali del V-III secolo a.C. rinvenuti in varie località dell’antica Daunia, alle quali si aggiungono ceramiche messapiche e apule del VI-V secolo a.C. e monete antiche di varia datazione.
Leggi anche:
Cisternino, fra i trulli della Puglia
In altre sale sono esposti dipinti di scuola napoletana del XVII-XIX secolo della collezione di Giuseppe Gabbiani, opere del pittore Raffaele Girondi, nonché stampe, mobili antichi, oggetti in ferro battuto e reperti etruschi donati da Ferdinando Cafiero nel 1936.
Nella sala Artificieri è allestita un’interessante collezione di pupi e marionette siciliane, dono della famiglia Immesi.
Ma le due opere più importanti sono il famoso busto in pietra calcarea di Federico II risalente al XIII secolo e il Sarcofago degli Apostoli, altorilievo in pietra del III-IV secolo e prima testimonianza della diffusione del Cristianesimo primitivo a Barletta e in tutta la Puglia.
Leggi anche:
Federico II e le suggestioni rinascimentali di una corte medievale
Il castello è stato più volte sede di set cinematografici tra cui Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini e l’Otello di Franco Zeffirelli ed è infine dal 1992 l’ubicazione della biblioteca comunale intitolata allo storico e giurista Sabino Loffredo.
La pinacoteca Giuseppe De Nittis illustra invece i temi dell’intera produzione pittorica dell’artista, dal legame con la terra natia e la cultura napoletana fino all’influenza dell’arte giapponese e il rapporto con il vedutismo inglese, il verismo e l’impressionismo francese.
Leggi anche:
La Pinacoteca “Corrado Giaquinto” di Bari
Museo Civico di Barletta
Info utili:
Castello di Barletta – Barletta (BT)
e-mail: polomuseale.mancini@comune.barletta.bt.it
tel. 0883 578 612 – 0883 578 613
Orari:
Orario Estivo (1 Maggio – 31 Ottobre) (10:00 – 20:00)
Orario Invernale (1 Novembre – 30 Aprile) (9:00 – 19:00)
Chiuso il Lunedì
Tariffe:
6 € (intero)
3 € (ridotto) età compresa fra 6 e 25 anni e oltre i 65 anni
Gratuito: minori di 6 anni
Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!
Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram, e iscriviti alla nostra newsletter!