fbpx
Museo La Civitella

Il Museo archeologico nazionale «La Civitella» di Chieti

Alla scoperta dei musei italiani: dai Marrucini all'antica Teate romana, la storia dell'antico Abruzzo

4 minuti di lettura

Il Museo «La Civitella» offre un interessante spaccato culturale sull’evoluzione urbana della città di Chieti, documentata soprattutto attraverso le ricerche condotte nell’area del centro storico e lo fa anche tramite innovative soluzioni espositive.

La sede del museo fa parte di un percorso che gravita intorno alla zona archeologica dell’anfiteatro romano scoperto nel 1982 durante i lavori al campo sportivo. Questo percorso rientra nell’ambito di un progetto di recupero e di valorizzazione finalizzato a restituire ai cittadini di Chieti un’area qualificata a livello museale nella quale illustrare la storia del sito e dell’intera città.

Museo archeologico nazionale "La Civitella"
Museo archeologico nazionale “La Civitella”, esterni. Fonte: Tripadvisor
Anfiteatro di Chieti
Anfiteatro di Chieti. Fonte: Tripadvisor

La struttura accoglie al suo interno i frammenti delle statue e delle lastre in terracotta dei templi rinvenuti nel 1965 e la ricostruzione di parti delle facciate degli edifici religiosi che nel II secolo a.C. sorgevano in questa zona, chiamata oggi Civitella, nel cuore dell’acropoli dell’antica Teate.

Terme romane di Chieti
Terme romane di Chieti. Fonte: Tripadvisor

Leggi anche:
Le antiche vacanze romane, cercando la pace (o piaceri dissoluti)

Il percorso espositivo si articola in tre diverse sezioni. «L’inizio della storia urbana» mostra i materiali del III-II secolo a.C. provenienti dai due quartieri religiosi della città, l’acropoli e l’area sacra dei cosiddetti «Tempietti». Degli edifici di culto presenti sull’acropoli sono esposti gli elementi in terracotta policroma relativi alle parti strutturali e all’apparato figurativo di almeno tre frontoni.

Della decorazione del tempio cittadino principale, il Capitolium, è stato possibile ricomporre undici personaggi a partire dai frammenti, fra cui le divinità della triade capitolina romana: Giove, Giunone e Minerva.

Museo archeologico nazionale "La Civitella"
Museo archeologico nazionale “La Civitella”, interni. Fonte: abruzzoturismo.it

Leggi anche:
Il Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola

Museo archeologico nazionale "La Civitella"
Museo archeologico nazionale “La Civitella”, frontone. Fonte: Tripadvisor

La sezione «Da Roma a ieri» è organizzata per settori monumentali: il foro, le terme, il teatro, l’anfiteatro, le necropoli e documenta le notizie ed i reperti relativi alla storia della città fino al declino tardo-antico.

«La terra dei Marrucini» infine narra della fiera popolazione italica che occupava il territorio dell’antica Teate prima della dominazione romana, un luogo che per la valenza strategica della sua posizione geografica compresa tra le gole montane di Popoli e il mare Adriatico, fu sempre il centro egemone dell’attuale Abruzzo.

Museo archeologico nazionale "La Civitella"
Museo archeologico nazionale “La Civitella”, necropoli. Fonte: abruzzo.cityrumors.it

Leggi anche:
Civitella del Tronto, la fortezza a difesa del Sud

La struttura museale è infine parte di un più ampio complesso che comprende un auditorium, un laboratorio archeologico, ambienti per attività didattiche, giardini e zone pedonali.

Museo archeologico nazionale "La Civitella"
Museo archeologico nazionale “La Civitella”, ricostruzione. Fonte: musei.abruzzo.beniculturali.it

Museo archeologico nazionale «La Civitella» di Chieti

Info utili:
Via Generale Pianell – Chieti (CH)

e-mail: drm-abr.museolacivitella@beniculturali.it
tel. +39 087 163 137

Sito Web

Orari:
Da Martedì a Sabato e prima Domenica del mese (8:30 – 19:30)

Chiuso il Lunedì

Tariffe:
4 € (intero)

2 € (ridotto)

Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!

Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram, e iscriviti alla nostra newsletter!

Gianpaolo Palumbo

Classe 1990, laureato in Scienze Politiche. Appassionato di storia, arte e cinema. "Per avere una narrazione è sufficiente che ci sia un narratore, una storia e qualcuno a cui raccontarla" (Andrea Bernardelli, "La narrazione", 1999).

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.